Terminata l’emergenza pandemica che aveva impedito lo svolgersi di meeting ed eventi mondani, riprendiamo Le cronache di PDV, interrotte a febbraio dello scorso anno. Ovvero i racconti del nostro inviato, Paolo De Vecchi, che condividerà con voi i suoi Percorsi di Viaggio. A cominciare da questa esclusiva serata Omega
Le cronache di PDV – Percorsi di Viaggio XVII
Lo scorso giovedì 23 settembre, a Milano, si è tenuta la presentazione di un nuovo modello Omega, lo Speedmaster Chronoscope. Rivolta a piccoli gruppi di giornalisti sia italiani che stranieri presso l’Hotel Il Duca, è stata organizzata dallo staff (al gran completo) che eravamo abituati a vedere in occasione di Baselworld. Un gradito ritorno al futuro di quella che si preannuncia essere la rinnovata e reinventata normalità. Con la ripresa degli incontri per l’esposizione e la spiegazione delle novità, ulteriormente rafforzati da un evento internazionale. La serata Omega, con il Presidente e Amministratore delegato Raynald Aeschlimann a fare da padrone di casa, era immersa in un meraviglioso contesto che ne ha esaltato la bellezza.
La serata Omega a Villa Necchi Campiglio
Il momento culminante è stato infatti l’appuntamento a Villa Necchi Campiglio, con la suggestione del farsi sera nell’incantevole giardino con piscina e una miriade di candele accese. E poi la possibilità di visitare quella è stata un’abitazione a lungo vissuta dalla ricca borghesia industriale milanese. Una casa su due piani, progettata nel 1930 dall’architetto Piero Portaluppi, uno dei massimi interpreti del Razionalismo Italiano. Percorrendone le sale, si percepisce ancora l’eco del bel vivere dei proprietari. Tra la passione collezionistica per oggetti e opere d’arte, la cura per la “moderna” coerenza dell’arredamento e i fastosi ricevimenti con amici e personalità nei più disparati campi.
Nella piacevolezza del clima settembrino, non più caldo né umido, la cena è stata servita in una struttura creata per l’occasione nel giardino. Apparecchiata su un unico tavolo, lungo e stretto, ha visto i commensali gli uni di fronte agli altri, separati da una sola fioriera, lunga come il tavolo. Maestro di cerimonia Carlo Cracco. Che ha proposto, con il suo ormai proverbiale gusto estetico e culinario, caviale e risotto con l’astice accompagnati da Sauvignon Terlano; filetto gratinato e Pinot Noir Lechburg; quindi dolce di mascarpone e frutto della passione, con Moscato d’Asti Saracco.
Alla serata Omega hanno partecipato un centinaio di invitati, tra giornalisti di settore (i soliti noti italiani, ma anche molti provenienti dai maggiori mercati europei) e “amici della marca”. Come l’influencer Beatrice Valli (quasi 3 milioni di follower che, aggiunti a quelli del marito Marco Fantini, pure lui presente, raggiungono quota 4 milioni); l’ostacolista statunitense medaglia d’argento a Tokyo 2020 Dalilah Muhammad; o ancora il nuotatore olimpico Alex Di Giorgio e il modello americano Alton Mason.
Lo Speedmaster Chronoscope
La giornata dedicata al nuovo cronografo Speedmaster Chronoscope non avrebbe davvero potuto avere miglior lieto fine, visto che questo orologio s’ispira a un modello degli anni 1940… E l’originale sarebbe stato certamente ben visto al polso degli esigenti e raffinati signori che all’epoca frequentavano Villa Necchi Campiglio.
L’orologio riprende dagli esemplari d’antan la presenza sul quadrante delle tre scale di misurazione (tachimetrica, telemetrica e pulsometrica) concentriche e i due contatori; aggiornato invece il diametro della cassa, portato a 43 millimetri. Il movimento meccanico a carica manuale è il calibro Omega 9908, corredato dell’ormai consueta certificazione Master Chronometer, rilasciata dal Metas. Abbellito dalla decorazione a raggiera del grande ponte, visibile dal fondello, per lo smistamento delle funzioni cronografiche adotta il sistema di ruota a colonne; mentre un particolare trattamento Diamond Like Carbon riveste i bariletti, come protezione antiusura.
Fin dal giorno della presentazione il cronografo è disponibile nelle boutique Omega. Quattro le referenze, con la versione basica in acciaio accompagnata da una ben più ricca. Che mette in scena l’ultima esclusiva della maison di Bienne: la nuova lega Bronze Gold, in cui il rame (componente del bronzo) non si ossida. Ed è nobilitata – anche allo sguardo – dalla presenza di materiali pregiati come l’oro (37,5 per cento), l’argento e il palladio.