Attualità

TAG Heuer Carrera, la conferma che speravo

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Sono andato a rileggere cosa avevo scritto del subacqueo TAG Heuer. Perché scrivere del Carrera senza magari trovare conferme non sarebbe stata una bella figura. Voglio dire che parlando dell’Aquaracer mi lasciavo andare in considerazioni sull’intelligenza di un orologio che, in qualche modo, si rivela un amico (lo trovate qui).
Beh, confermo tutto. Anche il TAG Heuer Carrera Day Date è un solido amico del quale si può avere fiducia. Una fiducia sempre più profonda e fondata. E questo è bene perché mica è merce quotidiana, la fiducia…

Le premesse

Senza tante storie – perché a me, a noi interessa la sostanza -, il TAG Heuer Carrera nasce un bel po’ di anni fa (nel 1963, per i didascalici), quando la Carrera Panamericana era già una leggenda del passato. L’ultima edizione si svolse infatti nel 1954, ma nella sua pur breve storia la corsa riuscì comunque ad entrare nella leggenda. E a questa leggenda Jack Heuer decise di riferirsi, ideando un orologio apparentemente semplice, all’insegna della facile leggibilità e della solida affidabilità. Virtù banali sulla carta. Un po’ meno quando vuoi ottenerle e per giunta a prezzi non eccessivi.

Il TAG Heuer Carrera che arriva oggi nei negozi (in tre versioni: oltre al Day Date c’è la versione semplice, con solo il datario, e una con lancetta GMT) va considerato sotto questo punto di vista. Leggibile ed affidabile lo è. Troviamo ancora una volta, come nell’Aquaracer, il Calibro 5, variante dell’Eta 2824-2. Rispetto a quello montato nell’Aquaracer in questo caso abbiamo la doppia indicazione di giorno della settimana e data.

Ma la cosa più importante è che, tenuto conto delle caratteristiche dei due orologi, alla fine si può dire che il prezzo è equivalente. E che non si sia approfittato per aumentarlo, dall’Aquaracer (giugno) al Carrera (oggi) è un gran bel segnale. Anzi, a dirla tutta, il prezzo è addirittura diminuito di un centinaio d’euro. E questo è una chiara dimostrazione di quanto TAG Heuer ci tenga a conquistare sempre maggiore spazio nel proprio segmento di prezzo.

La domanda, a questo punto, è se queste ambizioni sono sensate.

TAG Heuer Carrera, il movimento

Solo un pazzo si esporrebbe al rischio di veder fallire le proprie ambizioni per non aver calcolato bene il proprio valore e la propria forza. E non sembra proprio che TAG Heuer sia popolata di pazzi. Al contrario.

Sul movimento non ci sono dubbi. Attraverso il fondello trasparente (con vetro zaffiro, laddove altri usano il meno costoso vetro temperato) risulta evidente che TAG usa il migliore allestimento dell’Eta, per giunta con un rotore di carica personalizzato. Tu mi chiederai: e perché allora non c’è il certificato Cosc di cronometro? Perché costa e questo è un risparmio sensato. I parametri del Cosc, eseguiti solo sul movimento e non sull’orologio, cominciano a mostrare segni di debolezza.

Un orologio con un movimento di qualità e poi ben regolato, non ha grandi difficoltà a superare le specifiche richieste dal Cosc. Il movimento scelto da TAG Heuer non è solo affidabile, insomma, ma anche scelto in allestimento di alta qualità. E in questo caso è anche un day-date, caratteristica non comune per un orologio di questo prezzo2.750 euro, che salgono a 2.950 nella versione con minuteria placcata d’oro rosa.

Questione di dettagli

Quel che sorprende di più è la cura dei dettagli. Noto il vetro zaffiro bombato con il perimetro smussato; il doppio trattamento antiriflesso, interno ed esterno; gli indici applicati, la cornice sulla finestrella del day-date; l’uso non invadente, ma molto efficace, del Super-LumiNova bianco (quello più leggibile al buio); l’ottima integrazione fra la cassa e il bracciale, diverso e più elegante rispetto a quello dell’Aquaracer – del resto destinato ad un uso sportivo.

E noto, ancora, l’impermeabilità fino a 10 atmosfere che rende comunque il TAG Heuer Carrera Day Date 41 mm (cifra che si riferisce al diametro della cassa) un orologio per tutte le stagioni, in perfetta sintonia con la vita quotidiana come con l’attività sportiva. Una seria conferma, insomma, per un orologio che ha la giustificata ambizione di essere considerato un ottimo acquisto.

Come al solito, vi invito ad andare a verificare con i vostri occhi quel che ho detto. Vi chiederei, in particolare, di osservare l’alternanza di finiture lucide e satinate, una lavorazione decisamente raffinata. E ribadita (ve ne renderete conto saggiando gli spigoli con le dita) da una leggera, ma importante smussatura degli angoli vivi. Perché la qualità sta anche nel creare un rapporto piacevole con un orologio da portare al polso con sincero orgoglio. Il TAG Heuer Carrera Day Date è un altro buon amico, da tenere in seria considerazione.