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Swatch X Centre Pompidou. Arte per amore dell’Arte

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Permette di indossare alcuni capolavori dell’arte moderna la nuova collezione Swatch X Centre Pompidou. Un’operazione che piacerà a molti appassionati, senza distinzione di genere, età, ceto sociale. Ora più che mai, si fa sentire la necessità di portare bellezza, gentilezza, luce – in poche parole: arte – nella vita di tutti i giorni. E di ammirarla, appunto, anche al polso… perché no? Ecco allora la speciale collezione artistica realizzata da Swatch in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi. Ovvero, la rielaborazione di sei opere rappresentative della ricca raccolta di uno dei musei simbolo della Ville Lumière, sotto forma di altrettanti orologi.

La collezione Swatch X Centre Pompidou

I figurativi: Amedeo Modigliani e Frida Kahlo

Citandoli a uno a uno, Portrait of Dédie, by Amedeo Modigliani è un omaggio all’opera con cui l’artista italiano ha saputo catturare un volto femminile nella Parigi del XX secolo. Il Marchio svizzero ha impreziosito questo modello con un tocco inusuale di colore rosa sulla cassa, sulle lancette, sul passante e sulla fibbia. E soprattutto con la firma di Modigliani sul cinturino: un elemento che appare per la prima volta in uno Swatch, come se l’artista avesse veramente autografato l’orologio.

Invece con The Frame, by Frida Kahlo il Brand elvetico si è concentrato su uno degli autoritratti più famosi dell’artista messicana. L’esemplare colpisce per l’immagine di Frida ripetuta in modo speculare sulle due parti del cinturino, mentre trasferisce sul quadrante i motivi floreali presenti nella cornice del ritratto, festosi e vivaci, tipici del folklore messicano.

L’Astrattismo di Robert Delaunay…

Un posto speciale nella collezione Swatch X Centre Pompidou è poi occupato dal padre del Cubismo Orfico, Robert Delaunay. Che ha suggerito al Brand la creazione di ben due modelli: Carousel, ispirato alla grande tela Manège de Cochons; che evoca il turbinio dell’atmosfera parigina durante les Années Folles, ma le cui forme circolari potrebbero rimandare al moto dei ruotismi degli orologi; ed Eiffel Tower, che rielabora la rappresentazione angolare in prospettiva della Torre più famosa del mondo.

«Associo questo dipinto all’idea di innocenza, per la sua relazione con il monumento iconico della città», ha dichiarato Carlo Giordanetti durante la presentazione che si è svolta qualche giorno fa nelle sale espositive del Beaubourg – e che abbiamo seguito in streaming su Zoom. «È anche un emblema di modernità. Quando fu inaugurata, in occasione dell’Esposizione universale del 1889, Robert Delaunay aveva solo 4 anni. Ne fu talmente colpito, da averla poi rappresentata decine di volte nel corso della carriera», ha spiegato Claire de Cointet, Head of Publishing del Museo.

… e quello di Mondrian e Kandinsky

Ancora, con Red, Blue and White, by Piet Mondrian Swatch rende omaggio al fondatore dell’Astrattismo geometrico attraverso la ripresa di un’opera celeberrima, presente nell’immaginario collettivo e utilizzata più volte anche nel mondo della moda. Infine, Blue Sky, by Vassily Kandinsky, con le sue misteriose, fantastiche figure biomorfe che si librano in uno sfondo blu; opera che rivela la predilezione per la tonalità celeste del precursore della pittura astratta.

Del resto uno degli elementi comuni ai sei nuovi Swatch X Centre Pompidou è il colore, inteso come messaggio di modernità, trasparenza, vita, in linea con le caratteristiche peculiari del Marchio. Ma ciò che stupisce ancora una volta è la capacità di Swatch di rielaborare a modo proprio le opere d’arte. Di coglierne l’essenza, assimilarle e restituirle con un gusto e una sensibilità personali. Per mezzo di procedimento che se non è esso stesso creazione artistica, almeno vi si avvicina molto.

Trascorsi artistici

Del resto l’amore per l’arte è parte del Dna del marchio svizzero. Per Swatch – che è anche main partner della Biennale Arte di Venezia 2022 – la collaborazione con il Centre Pompidou è l’ultima di una lunga serie avviata nel 1985. Che ha lanciato collezioni Swatch Art Special dedicate alle partnership con i maggiori musei: dal Rijksmuseum di Amsterdam al Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza di Madrid; dal Louvre parigino al MoMA di New York.

E ora anche il Centre Pompidou ha aperto le sue porte a Swatch. Con il Museo, di cui Renzo Piano è uno degli architetti, il Brand svizzero condivide una visione rivoluzionaria di arte e cultura: entrambe hanno l’obiettivo di rendere l’arte accessibile a tutti. Swatch per portarla al polso e il Centre Pompidou per portarla al grande pubblico.