Nel 2022 Mido celebra 20 anni del proprio legame con l’architettura. E sottolinea i valori condivisi con questa forma d’arte attraverso la creazione di cinque orologi. Cinque modelli che appartengono alle principali collezioni in catalogo: dopo l’All Dial, uscito l’inverno scorso, ecco quindi il Baroncelli. In versione Baroncelli Signature 20th Anniversary Inspired by Architecture.
È probabilmente la nascita recente – almeno rispetto alla maggior parte dei marchi della tradizione svizzera, visto che parliamo del 1918 e non del secolo precedente – che ha portato Mido a scegliere l’architettura come proprio riferimento creativo. Un contesto che lo colloca in un’ottica di modernità. Non si tratta infatti di sponsorizzazioni, di collaborazioni o eventi sul tema, piuttosto di richiami fortemente presenti nella classicità del design.
La prima collezione ispirata all’architettura del marchio, a suo tempo fondato da George Shaeren e oggi parte di Swatch Group, è stata lanciata nel 1976 con il nome di Baroncelli e un riferimento al Colosseo. In seguito, esattamente 20 anni fa, la stessa collezione è stata rilanciata come Baroncelli Signature, senza soluzione di continuità sui temi dell’architettura.
La collezione Baroncelli Signature
Oggi questa “firma” – a sua volta simbolicamente riferita a una nobile e storica famiglia fiorentina, che nel ‘300 si distinse per i commerci e le commissioni d’importanti opere d’arte – è celebrata e festeggiata con una nuova collezione. Che comprende da un lato un duo di modelli maschili e femminili, dall’altro una serie limitata e numerata.
Nel primo caso, si tratta di due Baroncelli Signature con indicazione di ore, minuti, secondi e data al 3. Animati da un movimento automatico realizzato su base Eta, si distinguono per le differenti dimensioni della cassa; entrambe in acciaio con trattamento Pvd oro rosa, presentano un diametro di 39 millimetri per la versione maschile e di 30 per quella femminile. Misure molto contenute rispetto agli standard correnti, che sottolineano ancora una volta l’adesione di Mido al concetto di classicità.
La serie limitata
Per quanto riguarda invece la serie limitata, la cassa in acciaio ha un diametro di 39 millimetri; mentre il movimento automatico è il Calibro 80, sempre elaborato su base Eta, ma che si distingue per la presenza della spirale Nivachron e di ben 80 ore di autonomia. La numerazione, rigorosamente incisa sulla cassa, è di 1836 esemplari.
Una cifra non casuale: si riferisce alla data di inaugurazione di un famoso monumento francese, il teatro dell’Opera di Rennes. Questa costruzione, che si trova in Bretagna, è stata progettata e costruita nel XIX secolo in stile italiano. Per Mido rappresenta l’ennesimo e più attuale richiamo all’architettura, tant’è che ne tratteggia la facciata su fondello e ne riprende un dettaglio nell’indice a ore 12.
Ispirazione architettura
Del resto il marchio in passato aveva espresso lo stesso legame con il Guggenheim Museum di Frank Lloyd Wright e il Bilbao Museum di Frank Gehry. Questo genere d’ispirazione estetica diventa un più generale contesto, ricco e bello. Adottato da Mido non solo come interessante motivo di comunicazione, ma anche nella progettazione degli orologi secondo le formule dell’architettura razionalista.
Infatti nei suoi esemplari si ritrova quel concetto di essenzialità formale e di sobria funzionalità, in cui anche le indicazioni risultano chiare e immediatamente leggibili; e il cui decoro non è affidato a fronzoli estetici, ma al gradevole contrasto cromatico tra la fredda lucentezza dell’acciaio e le morbide tonalità dell’oro rosa.
Questo vale in particolare per la coppia di modelli uomo e donna della nuova collezione Baroncelli Signature. Mentre per la serie limitata Baroncelli Signature 20th Anniversary Inspired by Architecture, Mido ha scelto l’eleganza monocromatica, con il colore avorio del quadrante che si fonde con l’acciaio della cassa.