La sintesi di due secoli di storia. E, insieme, la capacità di rileggerli in chiave attuale. Fin dal lancio, nel 2005, The Longines Master Collection ha rappresentato la volontà di restare fedele ai canoni della tradizione orologiera, ma anche di saperli esprimere con la sensibilità del momento. Era l’epoca in cui il mercato, dopo la sbronza del quarzo dei decenni precedenti, tornava a preferire i movimenti meccanici. E la Casa della Clessidra Alata – forte di un lungo passato e di un ferrato savoir-faire – creò una ricca collezione che reinterpretava sì diverse complicazioni, ma le svecchiava con tocchi di modernità. È un po’ quello che i tedeschi definiscono Zeitgeist, lo spirito del tempo. Un concetto rimasto presente negli anni, e che si riscontra anche nei nuovi esemplari della Longines Master Collection 34 mm, ultima declinazione al femminile dell’ormai storica linea.
Un’estetica sofisticata
Due orologi dalle forme classiche ma con un twist contemporaneo: il quadrante che Longines chiama “color champagne”. Una tonalità particolare di beige, che sa un po’ di caffellatte un po’ di grigio sabbia, cui la lavorazione soleil dona riflessi ora più cupi ora più luminosi. Una sfumatura sofisticata e chic, inconsueta e scevra da qualsiasi implicazione modaiola, che si impreziosisce ulteriormente grazie agli indici di diamanti (doppi a ore 12). E che si abbina con identica armonia sia al cinturino in pelle color talpa nacré, sia al bel bracciale in acciaio. Il modo in cui si allaccia al polso l’orologio è del resto l’unica differenza tra i due modelli, che oltretutto hanno anche lo stesso prezzo: 2.430 euro.
Per il resto, le novità della Longines Master Collection 34 mm rispecchiano le caratteristiche dei precedenti da donna già in catalogo. In collezione esistono infatti altri sei esemplari: con quadrante in madreperla bianca, argenté a grain d’orge o blu soleil, corredati di cinturini in pelle rossa oppure blu, o del tipico bracciale a tre file. Tutti hanno la cassa rotonda in acciaio lucido, priva di spigoli vivi, con la lunetta leggermente bombata e le anse ben proporzionate. E tutti esprimono una sicura femminilità, salda nei propri principi e valori, naturalmente incline allo stile più classico e attenta ai contenuti tecnici dell’orologeria tradizionale.
Il movimento della Longines Master Collection 34 mm
Il “cuore pulsante” della Longines Master Collection 34 mm è infatti un movimento rigorosamente meccanico: il Calibro L888.5. A onor di cronaca, devo sottolineare che il Calibro L888.5 è stato progettato “in casa” sulla base dell’Eta 2892/A2, uno dei movimenti automatici “solo tempo” più celebri e diffusi, apprezzato per l’affidabilità, la resistenza e anche lo spessore contenuto (che non guasta). Ed è realizzato in esclusiva dalla Eta – che, come la stessa Longines, fa parte di Swatch Group. Ancora una volta, dunque, si tratta di uno di quei risultati positivi prodotti dalla sinergia fra le marche del gruppo, di cui Il Giornale degli Orologi si è già occupato più volte.
A carica automatica, anche il Calibro L888.5 è un mix di tradizione e contemporaneità: funzionale e di buona fattura, ha un’autonomia di 3 giorni. Particolarmente apprezzabile perché permette di non indossare l’orologio per tutto il weekend e di ritrovarlo al lunedì mattina ancora funzionante. E poi monta una spirale in silicio, materiale immune dalle variazioni di temperatura e dai campi magnetici. La lunga autonomia e la presenza del silicio sono peculiarità che contribuiscono alla costanza di marcia del movimento, e quindi alla precisione nel tempo. Tant’è che il Calibro L888.5, se sottoposto ai test del Cosc, potrebbe superarli senza problemi e ottenere il certificato ufficiale di cronometro. Un ulteriore dato da tener presente quando si valuta un orologio.