Attualità

@badartnicewatch, l’ironia del wabi-sabi

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Uno degli aspetti positivi del mondo social è poter scoprire e “incontrare”, anche se solo virtualmente, creativi e artisti di talento che altrimenti resterebbero sepolti nel mondo dell’underground. È il caso di Bryan Braddy, originario di Raleigh, North Carolina. Ufficialmente un professionista che opera nel settore tecnologico, nel tempo libero crea acquerelli di orologi, che poi pubblica sul proprio account di Instagram @badartnicewatch. Il suo stile di arte spontanea rivela la grande passione che, ci racconta, gli appartiene fin dall’infanzia.

Come si è appassionato agli orologi? E quando ha iniziato a esprimere questa passione con l’illustrazione?
Per quanto ne so, entrambe le cose fanno parte della mia vita da sempre. Da bambino passavo giornate intere a disegnare, ho riempito non so quanti album con i miei scarabocchi. Mi incuriosiva il processo creativo: un interesse che mi accompagna ancora oggi e che riguarda non solo il disegno, ma anche la musica, la scrittura, la fotografia, la pittura… Lo stesso vale per gli orologi. A quanto pare, stando ai racconti di famiglia, a due anni ho preso il Mickey Mouse di mia madre e non gliel’ho più restituito. A riprova, c’è una foto che mi ritrae accanto a mia nonna, in cui si vede chiaramente che porto l’orologio al polso.

Di quale tecnica si avvale? E come definirebbe il suo stile?
Diciamo che il mio stile è figlio dei miei limiti di artista. Questo perché sono principalmente autodidatta. Con il tempo e l’esperienza ho capito che il concetto giapponese di wabi-sabi – o quello francese di jolie laide, ovvero “l’accettazione e la contemplazione dell’imperfezione” -, ha definito il mio stile. Questa filosofia è diventata parte del messaggio del mio lavoro. Ogni nuova opera che faccio inizia con un singolo cerchio da un pollice e ⅝ al centro della pagina, ogni altro segno evidenzia l’intervento della mia mano. Prima disegno un contorno dell’orologio con l’inchiostro, poi uso gli acquerelli per colori e sfumature.

Quando dipinge, fa riferimento a qualche artista in particolare?
Ci sono molti artisti che mi hanno influenzato, non solo nell’ambito degli orologi. Sono sbalordito da illustratori come Julie Kraulis, Tamás Fehér, Cecilia Mendoza, Sunflowerman e altri, che creano opere “fotorealistiche” in grande scala. Tuttavia, lo spunto a iniziare la mia pagina @badartnicewatch deriva dal lavoro di Gabel Lau: il suo rifiuto della perfezione era in sintonia con me. Artisti come Ashley Urban e Xi Wang continuano a impressionarmi per il loro controllo dell’acquerello.

Com’è nato il progetto @badartnicewatch?
Al tavolo della cucina di casa, un giorno che stavo disegnando con mia figlia maggiore. Mi è piaciuto il processo di disegno e pittura di un orologio e ho pensato di documentarlo e condividerlo su Instagram. Sono stato sopraffatto dalla risposta che ho avuto all’interno della community degli appassionati di orologi! Per il momento @badartnicewatch è solo un’attività part-time, di mestiere faccio tutt’altro: sono un consulente tecnologico…

È un collezionista?
Purtroppo sì, adoro collezionare orologi!

Quali sono gli esemplari e i marchi a lei più cari?
Per la mia raccolta personale amo i classici, specie gli orologi sportivi. Il mio preferito in assoluto è l’Omega Speedmaster Professional. Lo indossavo al polso quando è nata mia figlia e spero di poterlo dare a lei quando sarà abbastanza grande. Amo anche i Breitling vintage e “neo-vintage”: ho un Aerospace del 2004 e un Chrono Cockpit con quadrante giallo dei primi anni Novanta. Per me, sono in equilibrio perfetto tra funzionalità ed estetica.

Per quanto riguarda i miei artwork, invece, non ho preferenze. Rolex e Cartier sono i due marchi principali che ispirano i miei lavori su commissione. Ma dal punto di vista personale, dopo aver realizzato oltre 200 pezzi, sono gli orologi strani, unici, non comuni, che mi eccitano di più.
Finora ho lavorato con alcuni produttori di orologi, per lo più microbrand. In futuro però mi piacerebbe confrontarmi anche con quelli più “grandi”!

Che rapporto ha con il tempo?
Mentre i nostri orologi misurano ore e minuti (talvolta anche altre unità di tempo), la mia visione del tempo è legata alle storie che l’orologio ha accumulato. Lavoro quasi sempre su commissione, per celebrare un matrimonio o un anniversario, la nascita di un bambino, un evento speciale. Quindi cerco di catturare qualcosa di significativo e unico per la persona.

C’è un messaggio in particolare che vuole trasmettere con le sue opere?
L’unico messaggio che spero di trasmettere è il divertimento. Perché l’industria dell’orologeria e la comunità dei collezionisti possono essere molto serie… Così spero che la mia arte possa far ridere. O almeno sorridere.