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La Guida Michelin 2023, Blancpain e l’alta cucina

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38 nuove stelle brillano nel firmamento delle tavole italiane: lo ha decretato la Guida Michelin 2023. La prestigiosa pubblicazione gastronomica, giunta alla 68a edizione nazionale, martedì scorso ha svelato infatti i ristoranti più eccelsi del nostro Paese durante l’ormai tradizionale cerimonia, intitolata proprio Michelin Star Revelation. L’evento, organizzato al Relais Franciacorta di Corte Franca (Bs), anche quest’anno ha avuto il sostegno di Blancpain, che ha assegnato il proprio Premio speciale… Ma andiamo con ordine.

Gli chef premiati dalla Guida Michelin 2023

Un posto d’onore merita Antonino Cannavacciuolo, che fa conquistare 3 stelle Michelin al suo ristorante Villa Crespi di Orta San Giulio (No). E intanto fa salire a 12 gli indirizzi che secondo la Guida Michelin 2023 “valgono un viaggio” (confermati quindi tutti quelli della scorsa edizione).

4 invece le new entry della categoria 2 stelle. Ovvero Daniele Lippi dell’Acquolina, all’interno dell’hotel The First Roma. Domenico Stile dell’Enoteca la Torre, sempre a Roma. Salvatore Iuliano del St. George by Heinz Beck a Taormina. E Gabriele Boffa della Locanda Sant’Uffizio Enrico Bartolini di Penango (At). In totale salgono così a 38 i ristoranti che in Italia “valgono una deviazione”. Da notare che tutti i nuovi chef 2 stelle hanno un’età inferiore ai 35 anni: le nuove generazioni promettono bene, c’è da andarne fieri.

Quindi ci sono le 33 novità a 1 stella. Un elenco troppo lungo per essere citato integralmente, perciò ci scusiamo con i diretti interessati e con i lettori, che rimandiamo al sito ufficiale della Guida. Segnaliamo però qualche nome: da Marco Suriano del Cannavacciuolo Vineyard a Casanova di Terricciola (Pi) – ulteriore motivo di orgoglio per lo chef Antonino -; a Davide Guidara del ristorante “vegetale” Tenerumi, a Vulcano (isole Eolie).

Sì, perché non vanno dimenticate le 19 nuove stelle verdi, che portano a 48 il totale tricolore dei ristoranti vegetariani, impegnati nella sostenibilità. Né infine i 29 Bib Gourmand (contrassegnati dalla faccina gaudente del Bibendum, l’omino Michelin), dove è possibile mangiar bene a costi più accessibili. A conti fatti, la Guida Michelin 2023 riporta un totale di 385 ristoranti stellati in Italia.

Il Premio Michelin Mentor Chef 2023 by Blancpain

La cerimonia per l’annuncio delle 38 nuove stelle Michelin, presentata da Petra Loreggian e trasmessa in streaming, ha visto anche l’assegnazione di 4 premi speciali dedicati a diversi comparti della ristorazione. A noi interessa soprattutto il Premio Michelin Mentor Chef 2023 by Blancpain. Che, dopo essere stato attribuito a Niko Romito nel 2021, quest’anno è andato a Enrico Bartolini, dell’omonimo ristorante al museo Mudec di Milano.

Ecco la motivazione: “Nonostante la giovane età, Enrico Bartolini ha portato al successo nei suoi ristoranti numerosi talenti. Lungi dall’applicare una formula identica per tutti, lascia che gli chef esprimano la propria personalità, crescano con uno stile proprio, sovente improntato al territorio in cui lavorano. Stella dopo stella, sotto la sua ala forma alcuni dei migliori giovani talenti della cucina italiana. Bartolini è un grande cuoco, ma anche un ottimo maestro”.

Blancpain e l’Haute Cuisine

A chi si chiede ancora quale sia il rapporto fra l’alta orologeria di Blancpain e l’alta gastronomia della Guida Michelin, ricordiamo quanto ripete sempre Roberto Castagna, il Brand manager di Blancpain Italia. Che mette in evidenza i molti punti di contatto fra questi due mondi: la ricerca, la sperimentazione, l’innovazione, ma anche la tradizione, il rigore, la creatività… E sottolinea fondamentalmente due elementi in particolare. Il primo è il tempo: tempismo e precisione sono caratteristiche imprescindibili, in orologeria come in cucina. Il secondo è l’attenzione per i materiali, vale a dire i componenti da un lato e le materie prime dall’altro.

Blancpain del resto è una vera Manifattura che “produce in casa” tutti i pezzi (meccanici e dell’habillage) necessari a realizzare i propri orologi. Si potrebbe definire un’azienda a chilometro zero, per usare una metafora agro-alimentare. E oltretutto vanta rapporti privilegiati con i più grandi chef stellati da oltre 40 anni, tant’è che nella sua brigata – fra passato e presente – si contano oltre 100 stelle Michelin. Ma di questo abbiamo già parlato, a proposito dell’art de vivre secondo Blancpain. Andate a rileggere quello che aveva scritto Stefania Cubello e avrete un’idea ben chiara in mente.