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Chemin des Tourelles, nuovo design per il Tissot Powermatic 80

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Chemin des Tourelles, in francese, significa “cammino delle torrette”, forse in riferimento a quando – durante la guerra dei Trent’anni – Le Locle era avamposto di confine sul massiccio del Giura verso la Francia. Ed è il nome di una via della cittadina svizzera, iscritta dall’Unesco con la vicina La Chaux-de-Fonds nella lista dei siti “patrimonio dell’umanità” per il valore universale del loro urbanismo orologiero. Una via stretta e tortuosa, ma celebre nell’industria delle lancette per l’alta concentrazione di aziende del settore: al civico 4 si trova la sede storica di Vulcain, al 10 quella di Montblanc, al 14 Tissot, al 17 Certina.

E si chiama proprio Chemin des Tourelles la celebre collezione di Tissot che rende omaggio alla manifattura qui aperta nel 1907, allora un piccolo atelier trasformato nel tempo in una modernissima fabbrica. Entrata in catalogo nel 2014 e via via ritoccata negli anni, la collezione ora ritorna dopo un completo restyling. Non solo rinnovata nel design, ma soprattutto equipaggiata esclusivamente dal Powermatic 80, ormai diventato il cavallo di battaglia nella produzione industriale della Casa. Un lancio, oltretutto, sottolineato da un’inedita, patinata campagna, marcata da una chiara impronta fashion. Che merita di essere vista – la trovi qui su YouTube – perché racconta più di tante parole lo spirito e l’energia dei nuovi esemplari.

Un design intramontabile

La versione 2023 del Tissot Chemin des Tourelles ha uno stile sostanzialmente “classico”, quindi non influenzato dalle mode e dalle tendenze più effimere. In una parola intramontabile, ma per niente banale. Dallo chic essenziale ma incisivo, versatile quanto basta per poter essere indossato con qualsiasi outfit e in qualsiasi situazione. Stylish, direbbero gli inglesi.

La cassa rotonda, tripartita, è declinata in tre formati: 34, 39 e 42 mm di diametro. Personalmente preferisco il 39 mm perché è trasversale ai generi, si adatta anche alla maggior parte dei polsi femminili. Ma come sempre la questione delle dimensioni rientra nella sfera del gusto, per cui è inutile andare oltre. La lunetta sottile è leggermente bombata come il vetro zaffiro. L’aspetto è vagamente rétro, quindi decisamente contemporaneo.

Bombato è pure il quadrante, dalla decorazione soleil al centro e Clous de Paris sulla zona più esterna (in certi modelli tutto soleillé). Le lancette sono a daga e i lunghi indici trapezoidali intervallati ai numeri romani. Tanti i colori disponibili: bianco, argenté, blu, grigio, con l’aggiunta di un verde scuro per la misura più grande e un tocco di madreperla per quella più piccola.

Il materiale della cassa è l’acciaio 316L, lucido e satinato, in qualche caso rivestito di un trattamento Pvd oro rosa, interamente o solo in parte, così da risultare bicolore. In questo caso si presta a interpretare anche il bracciale a cinque file, intercambiabile con il cinturino, a sua volta disponibile in diverse cromie e finiture. In pelle liscia, goffrata, effetto suède o alligatore, nei classicissimi blu, marrone e nero, ma anche rosso lucido, turchese o panna. Insomma, una collezione ampia, ricca, diversificata, per tutti i gusti e desideri.

Il Powermatic 80

Oltre al design, però, le 16 referenze della collezione Chemin des Tourelles hanno in comune anche la meccanica: racchiudono tutte il Powermatic 80.111. Cioè una delle ultime generazioni del calibro messo a punto dai tecnici Tissot insieme a quelli di Eta. Un movimento che al momento dell’esordio (ormai dieci anni fa) risultò innovativo, se non perfino rivoluzionario. Sviluppato sulla base dell’affidabile 2824 opportunamente modificato, aveva come obiettivo la lunga autonomia, raggiunta attraverso la massima efficienza e a tutto vantaggio della precisione.

Oggi come ieri, infatti, l’assenza di complicazioni (datario a parte) permette al movimento di convogliare l’energia solo nel treno del tempo. Il che gli consente di avere una maggiore regolarità di marcia e di funzionare, nelle migliori condizioni, il più a lungo possibile. Non per niente il Powermatic 80, nei suoi diversi allestimenti, è stato premiato più volte ai concorsi internazionali di cronometria di Le Locle e di Besançon – in linea con la tradizione di Tissot, che vanta un lungo passato nelle competizioni orologiere sulla precisione. E ovviamente ha anche superato i test per ottenere il certificato del Cosc.

Il Tissot Powermatic 80 ha avuto un primato, che è anche un merito. Aver reso democraticamente accessibili a un pubblico più vasto una serie di caratteristiche costruttive, ormai diffuse grazie ai progressi della tecnologia, ma all’epoca riservate solo al segmento più alto del mercato. Fin dal primo calibro C07.111, i tecnici di Tissot hanno sempre montato nel Powermatic 80 alcuni componenti particolari, attuato piccoli accorgimenti per risparmiare sul consumo di energia e ottimizzare le prestazioni. Mi limito a riassumere le principali: le 80 ore di autonomia comprese nel nome, il bilanciere a inerzia variabile, la spirale antimagnetica – in passato realizzata in silicio, attualmente in Nivachron. Per ulteriori dettagli ci sono le didascalie.

Conclusioni

Non posso chiudere questo pezzo senza aver fatto almeno un accenno al prezzo, altro punto di forza della nuova collezione Chemin des Tourelles. O meglio ai prezzi, diversificati a seconda del modello, ma tutti compresi fra gli 825 e i 975 euro. Sotto i mille euro, in linea con la politica dei prezzi della Marca, come scrivevo sopra, democratica. Il mio consiglio è quello di visionare l’intero assortimento online, sul sito ufficiale, per individuare la propria referenza preferita. Poi andare da un concessionario Tissot per vedere l’orologio dal vivo, toccarlo, metterselo al polso. Sì, perché – dimenticavo di dirlo – questa non è un’anticipazione: i nuovi Chemin des Tourelles sono già in vendita.