Attualità

Independence per i 5 anni di Norqain. Da poco sbarcato in Italia

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Qualche mese fa, avevamo annunciato l’istituzione della filiale italiana di Norqain, sotto la guida di Patrizia Aste. Veterana nel mondo delle lancette (ha lavorato per Omega, Blancpain, Zenith, Breitling), la manager in pochi mesi è già riuscita ad avviare la distribuzione, attraverso rinomati punti vendita in un paio di regioni del Nord, con importanti prospettive di crescita. E ora che gli orologi sono fisicamente disponibili sul nostro mercato, è arrivato il momento di parlarne. L’occasione, servita su un piatto d’argento, è data dai 5 anni di attività del Marchio, festeggiati attraverso altrettanti esemplari della linea Independence. Un nome che è già tutto un programma…

La storia di un family business

Ma andiamo con ordine. Norqain nasce nel 2018, come azienda a conduzione familiare con sede a Nidau, nel circondario di Biel/Bienne. Agli esordi è un team di sette persone riunito attorno al Ceo Ben Küffer, altro ex Brand Manager di Breitling per lungo tempo, ma in Svizzera. Accanto a lui, co-fondatore e Presidente, il padre Marc Küffer, a sua volta ex Ceo di Roventa-Hanex con alle spalle 45 anni di esperienza nel settore. Nel Consiglio di Amministrazione si trovano anche Ted Schneider, ex Presidente della filiale canadese di Breitling (nonché figlio di Theo Schneider, ex proprietario del Brand di Grenchen), e Mark Streit, leggendario campione svizzero dell’hockey su ghiaccio, insieme al compagno di sport Roman Josi. L’anno scorso, poi, arriva anche un’altra leggenda, almeno dell’orologeria: Jean-Claude Biver, nel ruolo di “consigliere del consiglio”, come lui stesso si è definito.

Se la squadra non ha bisogno di commenti, i numeri parlano da soli. La start-up innovativa e appassionata oggi è diventata un’azienda di oltre 50 persone, con più di 200 punti vendita in 25 Paesi, tra Europa, Oriente, Canada e Stati Uniti. Conta già anche qualche boutique monomarca: a Zermatt, a Singapore e, di prossima apertura, a Zurigo. Norqain riesce a superare indenne la pandemia e a raggiungere risultati notevoli grazie a una visione chiara del progetto, fin dall’inizio, lontana dalle logiche dei grandi gruppi e basata su valori quali l’indipendenza e la libertà creativa.

In sintesi, Norqain definisce un design di cassa deciso e identificativo, si serve di partner selezionati per le forniture, sviluppa due movimenti di manifattura in collaborazione con Kenissi, mette a punto un nuovo materiale – il Norteq – a base di fibra di carbonio, e cura tantissimo la qualità dei propri esemplari, rigorosamente Swiss made. Si fa conoscere con partnership di rilievo, sportive come la Maratona di New York e quella di Dubai, o musicali, come la Zermatt Unplugged. E si fa apprezzare, soprattutto dalle giovani generazioni, per la sensibilità verso l’ambiente, comprovata dalla certificazione CO2-Neutral di Swiss Climate, e per le scelte etiche, come l’adozione di cinturini cruelty-free o il sostegno ad associazioni umanitarie. Non per ultimo, stabilisce una fascia di prezzo ben precisa: dai 2mila ai 5mila euro. Difficile, certo, ma con grandi potenziali.

I nuovi orologi

Sia chiaro, su Norqain si potrebbe scrivere molto di più. Ma per approfondire le tante curiosità, il sito ufficiale è un’ottima fonte di informazioni dettagliate. A me premeva solo inquadrare il Marchio nella giusta luce… Piuttosto, credo che sia il caso di occuparci in concreto degli orologi, in particolare dei nuovi esemplari della collezione Independence. Una delle tre che compongono il catalogo, insieme ad Adventure e Freedom. Tutti nomi esplicativi di quello che è lo spirito del Brand…

Cinque i modelli usciti di recente, dicevo, per rendere omaggio all’anniversario. Si tratta di due Independence Skeleton 42mm, un Independence 40mm femminile e altri due Independence 40mm Gradient. Oltretutto, in occasione del loro lancio, è stato presentato anche il primo bracciale in acciaio: il cui punto di forza è il sistema di microregolazione, che permette di adattarlo al polso con un’escursione fino a 9 mm e senza l’ausilio di alcuno strumento. Pratico e soprattutto comodo, verrà poi adottato anche nelle altre collezioni.

Gli Independence 40mm

Partiamo dai due Independence 40mm Gradient. Qui Norqain strizza l’occhio a una delle tendenze più affermate degli ultimi tempi e, per la prima volta, realizza orologi con il quadrante dai colori sfumati, nei toni del verde e del blu. Degna di nota però è la finitura graffiata del quadrante stesso: realizzata a mano, quindi ogni volta diversa, rende unico ogni esemplare. Il che significa dare ulteriormente valore all’idea di individualità, già ribadita – in tutti i Norqain – dalla possibilità di personalizzare il proprio orologio al momento dell’acquisto. Sul lato sinistro della carrure, infatti c’è una targhetta che può essere incisa a mano con la scritta desiderata. Ma non divaghiamo…

Negli Independence 40mm Green Gradient o Brown Gradient, la cassa in acciaio misura appunto 40 mm di diametro ed è impermeabile fino a 10 bar. Il movimento automatico è il calibro NN08, ovvero un Sellita SW200-1 personalizzato nella massa oscillante (visibile attraverso il vetro zaffiro del fondello), nella versione certificata cronometro dal Cosc. Da sottolineare l’uso del Super-LumiNova X1 sulle lancette scheletrate e sugli indici applicati, più leggibile e con prestazioni superiori fino al 60% rispetto al grado standard. Entrambe le versioni dell’orologio sono dotate del nuovo bracciale e hanno un prezzo al pubblico di 2.790 euro. In alternativa, con un cinturino in caucciù nero prodotto da Biwi, costano 2.540 euro.

Poi c’è l’Independence 40mm Mint Mop with Diamonds (dove Mop sta per mother of pearl, madreperla in inglese, a indicare il materiale del quadrante, qui color verde menta). Identico ai suoi omonimi per le caratteristiche tecniche, si distingue proprio per i dettagli preziosi che ne stabiliscono la vocazione femminile. Non che gli Independence Gradient non siano adatti al pubblico delle signore, tutt’altro… I 40 mm sono una dimensione perfetta per la maggior parte dei polsi delle donne. Ma i diamanti taglio brillante incastonati sulla lunetta e agli indici ne definiscono senza ombra di dubbio la destinazione d’uso.

Gli Independence 42mm Skeleton

Termino con le due nuove referenze della versione scheletrata, lanciata con successo nel 2020 e ’21. Al top si trova l’Independence Skeleton 42mm Dlc, con cassa e bracciale interamente anneriti dal rivestimento Diamond Like Carbon, particolarmente resistente ai graffi. Il movimento è sempre il calibro NN08 ma nella variante S, che sta per squelette appunto (quindi il Sellita SW200-1S). A detta dei progettisti, la struttura scheletrata si basa sui principi architettonici delle costruzioni a trave, dove due bracci sostengono ogni elemento portante. Il che conferisce al movimento una connotazione robusta e razionale nelle geometrie. Il prezzo di questo esemplare è 4.450 euro.

Infine c’è l’Independence Skeleton 42mm Blue. Anche qui, da segnalare le belle finiture della cassa in acciaio: lucide, spazzolate e sabbiate (come nello Skeleton Dlc, ma priva di trattamento di superficie). La leggibilità di lancette e indici in questo caso è migliorata dai profili in lacca blu (dorati nel precedente), oltre che dal Super-LumiNova X1. Piccoli dettagli, è vero, ma indicativi della cognizione con cui è stato progettato l’orologio. Lo stesso colore si ritrova nel cinturino in caucciù, prodotto sempre da Biwi. Non ancora in vendita ma già disponibile in pre-ordine, l’Independence Skeleton 42 mm Blue costa 3.740 euro.