Attualità

Swatch x Jean-Michel Basquiat, graffiti (d’autore) al polso

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Proseguono le escursioni di Swatch nel mondo dell’arte. Da sempre grande divulgatore di opere e tendenze artistiche, il marchio svizzero è noto per aver portato al polso di tutti le icone del patrimonio figurativo occidentale – e non solo. Lo ha fatto, per esempio, anche di recente con la collezione Swatch Art Journey, ispirata ai capolavori di Botticelli, Hokusai, Magritte e Lichtenstein custoditi nei principali musei del globo. Che ora conosce un nuovo capitolo, la quinta capsule collection intitolata Swatch x Jean-Michel Basquiat.

Un writer amato

Pioniere del graffitismo newyorkese, celebre per avere elevato la Street art a forma d’arte istituzionale, oggi battuta nelle principali aste del mondo a cifre da capogiro, Jean-Michel Basquiat è considerato uno degli artisti più importanti del XX secolo, insieme ad altri writer come l’amico Keith Haring. La sua vita (1960/1988) è stata breve ma piuttosto intensa. Arrivato rapidamente al successo, diventa protagonista della scena artistica di New York tra fine anni ’70 e primi anni ’80. Ed è fra i maggiori collaboratori di Andy Warhol, suo idolo.

Le opere per cui è famoso, dallo stile che fonde Neoespressionismo, Pop art e arte di strada, mirano a provocare l’attenzione del pubblico. E lo portano a riflettere su alcune caratteristiche della società contemporanea, attraverso la denuncia dell’ipocrisia capitalista, del razzismo, della realtà nei sobborghi (dove Basquiat ha vissuto). Esperienze che l’artista ha illustrato servendosi spesso di colori accesi, stridenti, e di figure dai tratti grezzi e naïf, espressione di una forte urgenza emotiva. Talvolta firmate con lo pseudonimo SAMO, che sta per Same old shit (letteralmente “Il solito vecchio schifo”).

Tra i dipinti più noti di Jean-Michel Basquiat, è d’obbligo citare Head (1982), una testa evocativa delle maschere africane trasfigurata con colori surreali. Warrior (1982), considerata la pietra miliare della sua produzione. E il celebre Pez Dispenser (1984), il dinosauro che indossa una corona, riprodotto nel tempo su magliette, cartoline, campagne pubblicitarie… Per l’indole e il carisma, Basquiat era fra le presenze più richieste nella vita notturna della Big Apple, dove frequentava anche Madonna o l’attore Vincent Gallo, con cui fondò la rockband Gray. Ma, dopo di lui, le sue opere e il suo stile hanno avuto un seguito, influenzando fenomeni e generazioni di artisti. Su tutti Banksy, i cui graffiti non hanno certo bisogno di presentazioni.

La collezione Swatch x Jean-Michel Basquiat

In linea con la passione per la cultura urbana del Marchio di orologi, ecco dunque Swatch x Jean-Michel Basquiat. Una mini-collezione formata da tre esemplari, tre Gent dai colori vividi, ispirati direttamente agli artwork dell’artista. Hollywood Africans riprende la tela omonima di Basquiat del 1983, una critica alla rappresentazione degli afroamericani nei film dell’età d’oro di Hollywood. Come l’originale, sul quadrante giallo ritrae tre figure: l’artista stesso, il musicista rap Rammellzee e il pittore Toxic, insieme a stralci di testo, immagini e simboli astratti.

Ishtar, invece, deriva da un trittico con lo stesso titolo datato sempre 1983 e dedicato alla dea mesopotamica della fertilità e della guerra. Una composizione simile a un collage, con una commistione di testo e immagine in cui tornano i temi cari all’artista. L’orologio presenta il quadrante nero con i numeri scritti con la sua grafia, e il cinturino che riporta stampate in continuum le tre parti di quel lavoro. Infine Untitled, che ripropone sul quadrante l’emblematica corona a tre punte. Simbolo di eroismo, regalistà e status elevato, è un motivo ricorrente nell’immaginario di molti artisti, ma divenne identificativo di Basquiat per linnumerevole ripetizione su figure e oggetti. Qui il quadrante si rifà al dipinto del 1982, mentre il cinturino è personalizzato dalla sua firma.

In vendita singolarmente a un prezzo di 105 euro, i tre esemplari di Swatch x Jean-Michel Basquiat sono anche riuniti in uno speciale packaging, illustrato con le opere originali e i cui modelli si differenziano da quelli “di serie” per piccoli dettagli. Un cofanetto in edizione limitata, ovviamente destinato ai collezionisti più appassionati di Swatch e di Basquiat.