Storia e storie

Gli orologi misteriosi: la magia delle lancette fluttuanti nel vuoto

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Il Tempo è, in qualche modo, un’entità misteriosa. Di conseguenza, anche gli orologi, proiezione inconscia dell’essere umano che vorrebbe, per loro tramite, “catturare” o addomesticare il Tempo, sono in qualche modo legati alla magia e al mondo del mistero. La cosa diventa ancora più evidente quando l’orologiaio, abilissimo, inventa un sistema per mostrare il moto delle lancette sul quadrante come se le lancette stesse fossero sospese nel vuoto. Un vero colpo di genio, che diede origine, nel XIX secolo, a tutta una famiglia di esemplari – sia da interni che da persona – subito battezzati orologi misteriosi.

Robert-Houdin, il mago-orologiaio

È il 1837 quando Jean-Eugène Robert-Houdin, orologiaio francese che aveva mostrato sin dalla più giovane età un grande talento per l’Arte delle lancette, presenta all’Exposition Nationale di Parigi la sua prima Pendule Mystérieuse. Houdin, oltre all’orologeria, era un cultore della prestidigitazione e dell’illusionismo. Con questa pendola di propria invenzione coniugava entrambe le passioni, creando un orologio a una sola lancetta perfettamente funzionante, ma che lasciava attoniti i visitatori.

La pendola suscitò immediatamente grandissimo interesse e Robert-Houdin ne produsse un certo numero, che – assai raramente – compaiono sul mercato antiquario. Non si deve confondere, come talvolta accade, Robert-Houdin (1805/1871) con l’illusionista statunitense Harry Houdini, al secolo Eric Weisz (1874/1926), che aveva adottato questo pseudonimo proprio in omaggio al grande mago-orologiaio.

Ma come poteva la lancetta muoversi, sospesa nell’aria? In realtà, da bravo prestigiatore, Robert-Houdin aveva usato un trucco: la lancetta delle ore era fissata a un vetro che, contenuto tra altri due, ruotava rispetto a questi ultimi, azionato tangenzialmente attraverso un raffinato gioco di ingranaggi nascosto nella ghiera del quadrante. La trasparenza del vetro e l’abilità nel celare il meccanismo erano alla base di questa illusione ottica, peraltro impressionante se vista al vero.

Oltre agli orologi misteriosi da tavolo furono realizzati anche modelli da tasca, basati sullo stesso principio, che ebbero per un breve periodo un certo successo.

Gli orologi misteriosi di Cartier

Ma dobbiamo arrivare al XX secolo, più precisamente al 1912, per trovare la più grande reinterpretazione del concetto di orologio misterioso. Si deve infatti alla Maison Cartier e al maestro orologiaio Maurice Couët che lavorava nella sede parigina la vera rinascita di questo genere di esemplari, solitamente da appoggio e di dimensioni contenute.

Cartier è sinonimo di eccellenza nell’arte della gioielleria. E nelle sue pendulette mystérieuse, create nell’arco di svariati decenni e di una straordinaria opulenza, la componente misteriosa non fa che aggiungere un tocco di fascino da fiato sospeso alle meravigliose creazioni in cui pietre dure, pietre preziose, corallo, smalti incorniciano sapientemente il magico quadrante.

Anche in questi casi, le lancette – spesso in platino e diamanti – non sembrano collegate ad alcun ingranaggio, ma danno l’impressione di fluttuare nel corpo trasparente della pendola. In realtà ciascuna di esse è fissata a un disco di cristallo di rocca dal bordo dentato, a sua volta trascinato da un ruotismo collegato al movimento mediante un asse verticale.

Nel corso del tempo le principali manifatture internazionali si cimentarono nella costruzione di modelli simili. Preziose architetture, la cui cassa talvolta è in oro massiccio, realizzate con tecnica straordinaria e sempre ricercatissime dai collezionisti di tutto il mondo, raramente gli orologi misteriosi fanno capolino in qualche battuta d’asta.

Ma, al di là degli esemplari d’epoca, è importante sottolineare la loro eredità, tuttora viva e attuale. Ai nostri giorni, infatti, Cartier e poche altre marche di alta orologeria proseguono nella realizzazione degli orologi misteriosi da polso. I cui principi sono applicati a peculiari complicazioni, proprio per renderle – se possibile – ancora più affascinanti e magiche.