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Tonda PF Automatic 36mm, il discreto bicolore di Parmigiani Fleurier

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Fra le proposte di Parmigiani Fleurier per Natale ci sono i nuovi Tonda PF Automatic 36mm. No, un attimo: se qualcuno avesse già arricciato il naso, e avesse liquidato in tutta fretta questo pezzo con un «è da donna, non mi interessa», farebbe bene a fermarsi subito, o meglio a fare un passo indietro. Perché è vero che la bella immagine in apertura ritrae un polso femminile, ma non è vero che il Tonda PF Automatic 36 sia adatto solo alle signore. Anzi…

Genderless. Pangender

Del resto, siamo seri: se qualcuno pensa ancora che i 36 mm siano un formato esclusivamente da donna, è fermo ai primi anni Duemila. Quando c’era la mania degli orologi oversize e il mito della virilità passava anche attraverso la taglia XL degli accessori da polso. Svegliamoci, su: quei tempi sono finiti, siamo nel 2023. E non soltanto le ultime tendenze dell’orologeria prediligono esemplari di taglia più piccola, con un ritorno a un buon gusto e a dimensioni “umane” tipici del passato. Soprattutto, il Pianeta è pieno di uomini che hanno un polso minuto – anche alle nostre latitudini: non c’è bisogno di andare in Oriente per trovarli…

I nuovi Tonda PF Automatic 36mm, dicevo, appaiono fra le proposte di Parmigiani per le imminenti festività. Due esemplari: uno interamente in acciaio e oro rosa, con display grigio sabbia, chiamato Tonda PF Automatic 36mm Steel Rose Gold Grey Sand; l’altro, il Tonda PF Automatic 36mm Rose Gold Deep Ruby Set, con la cassa in oro rosa e il cinturino in pelle di alligatore, coordinato al colore del quadrante, un profondo rosso rubino. E con gli indici impreziositi da diamanti baguette.

Due versioni presentate lo scorso autunno che vanno ad affiancarsi agli omonimi già in catalogo, usciti invece un annetto fa. Anche se, per essere sinceri, la vera novità è la referenza bicolore: quella in oro rosa esisteva già – almeno con il bracciale. Quindi, nelle prossime righe, mi concentrerò soprattutto sul modello acciaio & oro, anche perché segna l’ingresso in collezione, per la prima volta, di metalli di diverso colore abbinati nello stesso esemplare.

Il Tonda PF Automatic 36mm Steel Rose Gold Sand Grey

Che poi l’idea del metallo bicolore, di suo, non sembra propriamente adatta all’understatment di Parmigiani. Troppo vistoso, troppo sfacciato, il bicolore fa tanto anni Ottanta, almeno nell’immaginario di chi ha vissuto l’epoca degli Yuppies e dell’edonismo reaganiano… Eppure, i creativi della Casa sono venuti a capo della Mission Impossible e hanno creato un accostamento non solo ben riuscito, ma che esalta lo spirito sport luxury della collezione. Come? Con un uso discreto e calibrato dell’oro rosa, così da sottolineare la struttura architettonica dell’orologio, gli elementi portanti del design.

Ecco quindi che nel Tonda PF Automatic 36mm Steel Rose Gold Sand Grey il metallo più caldo e prezioso è utilizzato in piccole dosi, nella lunetta e nei link verticali più interni, a valorizzarne i profili. E poi ritorna solo nella corona e negli indici sul quadrante. Proprio gli indici, del resto, sono un dettaglio tutt’altro che secondario. Essenziali eppure luminosi, così geometrici e sfaccettati, definiscono la natura inclusiva e no-gender dell’orologio – per usare due parole tanto di moda oggi. Mentre l’altro modello, tra i diamanti baguette e il colore, sembrerebbe avere una connotazione più femminile. Almeno per una parte di pubblico: penso ai Boomer della nostra provincia italiana, dalla mentalità più tradizionalista…

Le caratteristiche comuni

Chiunque però, non solo i Millennial illuminati, non possono che apprezzare le caratteristiche costruttive che sono ormai diventate segni distintivi della collezione. E si ritrovano quindi su entrambi gli esemplari. A cominciare dalla lavorazione guilloché del quadrante, con quel fine ma sontuoso grain d’orge su cui spiccano il logo ajouré e le lancette a Delta scheletrate. Per passare alla sottile ma composita lunetta zigrinata, che sembra “aprire” ancora di più il quadrante. O alle famose anse a goccia, che permettono alla cassa di abbracciare perfettamente il polso; o ancora alle proporzioni misurate, con lo spessore ridotto a 8,6 mm che regala una vestibilità super-confortevole. Fino alle impeccabili finiture di tutte le superfici, che sono l’essenza dell’alta orologeria e trasmettono un piacere sia visivo sia tattile.

Quindi il movimento: i nuovi Tonda PF Automatic 36mm montano come al solito l’ormai noto calibro PF770. A carica automatica, è provvisto della consueta massa oscillante scheletrata in oro rosa 22 carati (certo dispiace non vedere più il micro-rotore decentrato che dava il nome al primo orologio della collezione, ma non si può avere tutto in un diametro di 25,6 mm). Ed è privo di datario, per non spezzare la pulizia del quadrante, con somma gioia da parte dei puristi della meccanica. Di tutto rispetto l’autonomia, che raggiunge le 60 ore. Anche qui le finiture sono da manuale: i ponti sono lavorati a Côtes de Genève, l’anglage è ovunque, e il logo PF è incastonato al centro della massa oscillante, in cui sembra fluttuare grazie a un inserto in vetro zaffiro.

Conclusioni

Concludo come sempre con il prezzi al pubblico: il Tonda PF Automatic 36mm costa 24mila franchi svizzeri nella versione Steel & Rose Gold Grey Sand, 37mila in quella Rose Gold Deep Ruby Set. Del tutto coerenti quindi con gli altri esemplari della collezione (basti pensare che la referenza tutto acciaio – con lunetta in platino – ha un prezzo di 19.500 euro). Ma con in più il twist di un bicolore sapientemente raffinato, che ne accentua la valenza sport-chic. Anche sui polsi maschili.