Attualità

Chronomat Victoria Beckham, il restyling di un classico di Breitling

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Una collaborazione inattesa, una collezione trasformata. Il Breitling Chronomat Victoria Beckham, presentato qualche giorno fa con un party a Manhattan, è una ben riuscita operazione di co-branding. Che rivela come bastino pochi tratti per personalizzare un orologio e cambiarne il carattere – fatta salva comunque l’estetica, rimasta sostanzialmente la stessa. Del resto l’orologeria è fatta di dettagli. Non lascia carta bianca come la moda: ha vincoli tecnici e formali imprescindibili, ancora di più quando si deve lavorare su un impianto già esistente, che va modificato in modo efficace ma senza forzature, perché non può essere snaturato. Proprio come in questo caso.

È qui la festa?

Ma cominciamo dall’inizio. New York, 1° febbraio. Con la settimana della moda imminente, buyer e giornalisti che contano sono già tutti in città (o quasi). L’appuntamento è all’Indochine Restaurant di NoHo, storico punto di incontro del fashion world, scenario perfetto sia per la presentazione istituzionale del Chronomat Automatic 36 Victoria Beckham (per citare il nome completo), sia per la festa di lancio con cena placé. Dove si ritrovano tanti ospiti illustri, puntualmente registrati nelle cronache di gossip.

La prima ad arrivare è l’amica/attrice/regista Katie Holmes. Poi Helena Christensen, indimenticabile top model degli anni Novanta, e Misty Copeland, étoile dell’American Ballet nonché ambasciatrice Breitling. C’era Annemary Aderbibigbe, la modella protagonista della campagna del Chronomat Victoria Beckham, realizzata da quel mago dell’obiettivo che è Mario Sorrenti. C’erano anche il socialite David Blasberg, volto noto della tv, l’attore Fisher Stevens, e tante firme famose del giornalismo, di moda e non. A fare gli onori di casa, naturalmente, il Ceo di Breitling Georges Kern e Victoria Beckham, che indossava il “suo” Chronomat. Come da copione.

L’estetica del Chronomat 36 Victoria Beckham

In realtà non uno, ma sei orologi. Realizzati interamente in acciaio o in oro giallo (metallo appositamente reintrodotto da Breitling in collezione) e con la cassa da 36 mm di diametro – come nella versione Lady del rilancio, uscita nel 2020. Ben riconoscibili grazie agli immutati codici di stile caratteristici della linea Chronomat: la lunetta scandita ai quarti dai cavalieri e il bracciale Rouleaux, con le loro voluttuose satinature che spiccano tra le superfici lucide dell’insieme.

A essere trasformato con piccoli tocchi sapienti è il quadrante. Prima di tutto nella tavolozza cromatica: blu notte, menta piperita, tortora e sabbia. Una palette derivata direttamente dalla collezione p-à-p Victoria Beckham per la Primavera/Estate 2024, e composta di colori pieni, saturi e mat: in una parola, modernissimi. Diversa dai Chronomat già in catalogo è anche la sottile lancetta dei secondi centrali: non più a fraccia ma a bastone, acquista un nuovo slancio dal contrappeso con le iniziali VB, al posto della tradizionale B corsiva di Breitling.

Un altro elemento nuovo si riscontra sopra il datario a ore 6. Ancora presente la scritta Chronometer, che sottolinea il certificato ufficiale di cronometro del Cosc ottenuto dal movimento automatico, il Calibro Breitling 10. Ma al di sotto, invece del nome della collezione, è messa in evidenza l’edizione limitata. Nei modelli in acciaio, infatti, si legge “One of 400”, mentre su quelli in oro “One of 100”. Considerato che esistono tre referenze nel metallo prezioso e altrettante in acciaio, fatti due conti, la tiratura complessiva è di 1.500 esemplari. E i prezzi vanno da 5.500 a 29.500 euro.

Un giudizio personale

In definitiva, la capsule collection – per usare un termine modaiolo, qui azzeccatissimo – è un’ideale trasposizione da polso della moda di Victoria Beckham. Che a sua volta riflette lo stile personale della designer inglese. Dal 2008, sulle passerelle abbiamo visto l’affermarsi di un’eleganza sofisticata, minimal ma non banale, estremamente femminile anche quando ruba capi e tessuti dal guardaroba maschile, dai tagli impeccabili sinonimo di sapiente sartorialità. In sintesi: di classe.

Per quanto mi riguarda, la cosa che mi ha colpito di più nel nuovo Chronomat Victoria Beckham sta proprio nell’evoluzione impressa dal restyling. Che ha rinnovato lo stile del Chronomat, l’ha aggiornato con decisione senza tradirne l’essenza. Del resto, che Victoria Beckham sia una maestra della trasformazione è dimostrato da lei stessa. Chi l’avrebbe mai detto, negli anni ‘90, che l’ex Spice Girl – posh sì, ma un po’ eccessiva (per non dire volgarotta: ma erano altri tempi) – sarebbe diventata una delle donne più chic del Pianeta?

Perché il Chronomat Victoria Beckham

Credo che la forza del nuovo Chronomat Victoria Beckham sia la versatilità. La stilista è stata capace di infondere all’orologio un’impronta fresca e stilosa, che si adatta a qualsiasi dress code. Lo ha reso un accessorio classico e al di là delle mode, ma tutt’altro che scontato, d’impatto. Un esemplare privo di qualsiasi leziosità, così essenziale da poter essere indossato anche da polsi maschili. È evidente che alla signora piacciano gli orologi: deve averne una ricca collezione personale (chi segue le cronache rosa sa che ne sfoggia diversi) e si deve essere fatta una certa cultura al riguardo.  

Se vogliamo fare un po’ di dietrologia, credo che il Chronomat Victoria Beckham caschi a fagiolo nella composizione del cosiddetto lifestile della Casa di moda: dopo il successo della Pochette Bag e il lancio della linea cosmetica Victoria Beckham Beauty, accanto ai gioielli e agli occhiali, mancavano gli orologi. Mentre per Breitling è il tappeto rosso per arrivare dritto al cuore di un target femminile amante della moda e alto spendente. Cui Kern – mi sembra – faccia il filo ormai da un po’…