Attualità

Constellation Meteorite, il colore delle rocce spaziali di Omega

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I quadranti in meteorite non sono certo una novità, nel panorama orologiero più attuale. Anzi, sono una tendenza diffusa e trasversale – come abbiamo potuto leggere in questa Vetrina e in diverse recensioni pubblicate dal Giornale degli Orologi negli ultimi tempi. Ma ciò non basta a liquidare il nuovo Omega Constellation Meteorite come l’ennesimo esemplare a tema. Perché in questo caso la Maison di Biel ha trattato la roccia spaziale con un uso del colore sapiente e spregiudicato. Di sicuro in modo del tutto nuovo.

Qualche premessa

Del resto la collezione Constellation si presta a un’interpretazione quanto mai varia e diversificata. Le versioni più recenti, infatti – presentate nel 2020 al maschile e al femminile l’anno precedente -, erano ricchissime di referenze: centinaia, al momento del lancio. Ed è quindi coerente che i nuovi Constellation Meteorite siano declinati in numerosi modelli: una ventina, per l’esattezza, suddivisi in quattro formati e distinti anche per il metallo di cassa e bracciale, il tipo di movimento, la presenza o assenza di diamanti, ma soprattutto per la cromia del quadrante.

Riguardo alle origini spaziali comuni alla collezione e al meteorite, poi… Beh, mai come in questo caso si può dire che il legame sembra scritto nelle stelle. La collezione Constellation, nata esattamente nel 1952, è collegata all’immagine che oggi come ieri la rappresenta: una costellazione formata da otto astri attorno a un osservatorio astronomico. Incisa sul medaglione del fondello, fa riferimento agli 8 record ottenuti dal primo esemplare nei test di precisione cui fu sottoposto negli osservatori di Ginevra e di Kew, a Teddington, un sobborgo di Londra.

Dal punto di vista del design, invece, i Constellation Meteorite si rifanno ai Constellation Manhattan usciti nel 1982 – disegnati da Carol Didisheim su un’idea di Pierre-André Allen -, di cui riprendono i tratti essenziali. Come la cassa tonneau dalle sfaccettature a mezzaluna, le griffe sulla lunetta, o il bracciale integrato e rastremato, chiamato Mono Rang per la costruzione a maglia singola, composta da un’alternanza di segmenti poligonali e link cilindrici. Elementi che si ritrovano anche nei modelli di ultima generazione – la quinta, considerati i restyling del 1995, del 2003, del 2009 e del 2019/20, appunto.  

Un frammento di universo

Due parole sul materiale caratteristico dei nuovi Constellation. Si tratta del meteorite Muonionalusta, secondo gli scienziati uno dei più antichi: datato 4,5 miliardi di anni, sarebbe giunto sulla Terra circa un milione di anni fa. L’impatto avvenne nella Scandinavia del Nord, al confine fra Svezia e Finlandia, dove fu scoperto all’inizio del secolo scorso, vicino al fiume Muonionjoki da cui prende nome. Oggi se ne conoscono una quarantina di pezzi di dimensioni più grandi, ma si frantumò in miriadi di schegge più piccole, distribuite su un’area di centinaia di chilometri quadrati.

Si tratta di un meteorite di ferro in cui le analisi hanno rivelato un alto contenuto di nichel e tracce di elementi rari, come il gallio, il germanio e l’iridio. Ma soprattutto la presenza di stishovite, una forma di quarzo alterata da una pressione estremamente elevata, probabile risultato di una fusione dovuta a un urto potentissimo, centinaia di milioni di anni fa. Forse proprio il momento di avvio del suo viaggio nello spazio verso il pianeta Terra.

Parti più o meno grandi del meteorite Muonionalusta sono esposti nei principali musei di storia naturale e istituzioni geologiche di tutto il mondo. Ma grazie alle tipiche figure di Widmanstätten che ne solcano la superficie, capaci di rendere ogni frammento diverso dall’altro, è particolarmente apprezzato anche dalle marche di orologeria, che lo hanno utilizzato in molteplici esemplari. La particolarità di Omega però sta nel trattamento di superficie con cui ha colorato i sottili dischi di roccia extraterrestre. Cromie inattese che accentuano l’unicità di ogni singolo quadrante.

I Constellation Meteorite meccanici

Nella nuova (e ricca) famiglia di esemplari, esistono modelli in acciaio, in oro Sedna™ o in Oro Moonshine™ (le leghe esclusive di Omega), in oro giallo e anche versioni bicolore, nelle differenti misure disponibili. Una prima sostanziale distinzione si può fare comunque in base alla meccanica. I Constellation Meteorite con un diametro maggiore montano movimenti a carica automatica, di manifattura, fregiati dalla certificazione Master Chronometer. Quindi sono i più fedeli alla vocazione cronometrica originaria.

In particolare, gli esemplari da 41 mm di diametro sono equipaggiati dal calibro Co-Axial 8900 (per i modelli in acciaio), o dal calibro 8901 (per quelli in oro), la cui differenza sta nel metallo della massa oscillante e del ponte del bilanciere (in oro nel calibro 8901). Ma la loro peculiarità è data ovviamente dal quadrante in meteorite, rivestito con un trattamento Pvd dalle tonalità inedite: verde, blu, oro Moonshine™ oppure oro Sedna™. La versione grigia, invece, è stata rifinita con un più tradizionale trattamento galvanico, così da assumere un colore simile al materiale originale. I prezzi partono da 10.500 euro e raggiungono i 47.400 euro.

Con un ampio scarto a livello di dimensioni, gli altri modelli meccanici hanno un diametro di 29 mm. In questi casi racchiudono un calibro Co-Axial 8700 (oppure 8701, con le stesse connotazioni di cui sopra), simile al precedente eccetto per l’autonomia leggermente inferiore, e si distinguono per la lunetta e gli indici incastonati di diamanti taglio brillante. Il quadrante in meteorite assume qui colori simili ai precedenti – grigio, verde scuro e oro Moonshine™ o Sedna™, sempre con trattamenti Pvd -, ad eccezione del viola che sostituisce il blu. Il range di prezzo va da 14.500 fino a 37.700 euro.

I Constellation Meteorite al quarzo

Infine ci sono gli esemplari più piccoli: tutti alimentati da movimenti al quarzo, calibro 4061 sempre prodotto “in casa”, e tutti ornati di diamanti taglio brillante, agli indici e sulla lunetta. Fra loro si differenziano per taglia e, ovviamente, colore del quadrante, ancora più fantasioso. I Constellation Meteorite con cassa da 28 mm di diametro hanno tonalità lino, lavanda, verde brillante, blu o grigio chiaro, mentre quelli con cassa da 25 mm sono lilla, giallo, verde, rosa argenté o grigio chiaro. La ripetizione di certe sfumature non si traduce in realtà in “doppioni”, perché le diverse combinazioni con il metallo di cassa e bracciale sfociano in esemplari differenti. I prezzi degli esemplari al quarzo sono compresi fra 9.300 e 30.900 euro.

Il fatto che tre dei quattro formati siano di dimensioni ridotte, insieme alla presenza delle pietre preziose, presuppone che la collezione Constellation Meteorite sia perlopiù rivolta al pubblico femminile, e in particolare a quello dei mercati orientali. Per quanto mi riguarda, apprezzo che Omega intenda offrire alle signore un’ampia possibilità di scelta. E soprattutto che questa scelta comprenda anche esemplari meccanici, non soltanto elettronici. A dirla tutta, però, mi sarebbe piaciuto vedere ulteriori modelli automatici di 38/40 mm di diametro, grandi assenti in questa collezione. Non credo che sarò mai accontentata, ma chissà: mai dire mai.