Attualità

Crypto King Flying Tourbillon, il primo Philipp Plein complicato

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Detto, fatto. Come avevamo anticipato, l’avventura di Philippe Plein Timemachines ha avuto un seguito. E che seguito! Durante la Geneva Watch Week, il mese scorso, la collezione alto di gamma del designer tedesco ha conosciuto alcune inedite declinazioni, presentate in un apposito pop-up store sulle rive del Lemano. Al top, senza dubbio, il Crypto King Flying Tourbillon, rigorosamente in tiratura limitata. Già mi sembra di sentire mugugni e borbottii da parte dei soliti tromboni: «Tourbillon volante… un marchio di moda…». Ebbene sì, fatevene una ragione: il mondo si evolve, l’orologeria pure. E i fashion brand hanno tutto il diritto di fare un salto di qualità per offrire al proprio pubblico di aficionados una gamma sempre più ampia di prodotti.

Tant’è: come lo stesso Philipp Plein ha raccontato di recente (in occasione del lancio milanese della collezione), i nuovi esemplari hanno avuto un riscontro molto positivo da parte dei clienti internazionali. Un pubblico esclusivo e altospendente – come direbbero gli esperti di marketing. Del resto, anche se l’ingresso nel mondo delle lancette è avvenuto solo nel 2021, in questi tre anni il Brand di strada ne ha fatta tanta. Per esempio nella distribuzione, che oggi raggiunge 45 Paesi in tutto il mondo. Merito anche dell’azienda che produce gli orologi, Timex Group Luxury Division: che fa capo al colosso americano, ma che ha sede a Lugano – proprio per garantire la produzione Swiss made. Ed è ben nota agli addetti ai lavori perché partner anche di altri marchi famosi (come Versace, tanto per non far nomi 😉).

La collezione Crypto King Flying Tourbillon

Chiusa la premessa, arriviamo finalmente all’oggetto di queste righe: l’orologio. Il Crypto King Flying Tourbillon è declinato in 4 modelli, dai nomi modernissimi e fantasiosi: Dragon Fly, Ninja Panda, Night Wolf e Dare Devil XII. Tutti sono realizzati in carbonio forgiato, quindi sono leggerissimi ma resistenti, e presentano la cassa tonneau dal formato XXL, giocata su vibranti contrasti cromatici: nero e arancione, bianco e nero, bianco e rosso… Al vertice la versione dal total look nero screziato, impreziosita da dettagli in oro rosa 18kt: le viti a brugola sulla lunetta, la corona, il bumper sulla carrure.

Dettagli, tra l’altro, dalla forma esagonale, emblematica di Philipp Plein. L’esagono decora infatti la superficie della lunetta e l’intero cinturino traforato, in poliuretano trasparente o in silicone soft-touch. E ritorna anche nel cartiglio del logo della doppia P, che sembra fluttuare nel vetro zaffiro. A proposito di vetro zaffiro, sul lato fondello rivela altri simboli del Brand: lo $miley e lo $kull-bone, segni che personalizzano ulteriormente l’orologio. E mostra anche le iniziali RB: quelle del Maestro orologiaio che ha assemblato il movimento di ciascuno dei 49 esemplari del Crypto King Flying Tourbillon. Di cui non si conosce l’identità, ma solo il nome: Roberto.

Il calibro del Crypto King Flying Tourbillon

Già, il movimento. Si tratta del calibro PWL100LPP Manual winding Flying Coaxial Tourbillon, prodotto in esclusiva da Landeron e sul quale vale la pena spendere qualche parola. Meccanico a carica manuale, vanta appunto due caratteristiche essenziali: lo scappamento coassiale e il tourbillon volante. Dispositivi conosciuti e apprezzati dagli amanti della micro-meccanica, con tanti “pro” e almeno un “contro”: perché rendono ancora più complessa la costruzione del movimento, e ne migliorano prestazioni, affidabilità ed efficienza. Per i dati tecnici precisi vi rimando alle didascalie, qui cercherò solo di descriverne le suggestioni.

Interamente scheletrato e “di forma”, il movimento mostra una struttura essenziale e geometrica, con i ponti anneriti (alcuni esagonali) e una bella alternanza di lavorazioni lucido-spazzolate sui diversi componenti. Tra cui spicca ovviamente il tourbillon volante a ore 6, in continua e incessante rotazione, che sembra proprio librarsi nel vuoto. Ricordo infatti che la gabbia in cui è racchiuso l’organo regolatore è priva del ponte superiore. Solo i più esperti riusciranno invece a notare lo scappamento brevettato da Daniels nel 1980. Ma chi volesse saperne di più può andare a leggere quanto scritto da Augusto Veroni in questo articolo.

Packaging e disponibilità

Come gli altri esemplari della collezione Philippe Plein Timemachines, anche il Crypto King Flying Tourbillon è racchiuso in un vero e proprio scrigno che lo rende ancora più unico e particolare. Un cofanetto laccato nero, all’interno del quale uno schermo riproduce un video dell’artista Antoni Todisco, che mette in evidenza il carattere futuristico di questa macchina del tempo. Nulla si sa di ufficiale riguardo al prezzo, su cui il Marchio mantiene il più assoluto riserbo. Però, se si vuol dar retta alle voci di corridoio, l’orologio raggiungerebbe i 45mila euro.

Di certo invece è il sistema di vendita del Crypto King Flying Tourbillon. Inutile cercarlo online o nelle boutique monomarca: per averlo si deve prendere un appuntamento fisico. Bisogna quindi contattare il Vip Service per email (p.buccino@plein.com) o per telefono (+39 3701294524). Meglio ancora se si approfitta del roadmap organizzato in giro per il mondo proprio per presentarlo sui diversi mercati. Questo mese sarà a Cap Ferrat, ma poi toccherà le maggiori capitali e mete luxury internazionali: da Beverly Hills a Las Vegas, da New York a Dubai fino a Singapore, quindi Parigi, Madrid e Berlino.