Continuiamo le nostre passeggiate alla scoperta degli esemplari pubblici londinesi più insoliti. Gli orologi di Londra sono tanti: non dimentichiamo, però, che il grande incendio del 1666 devastò il centro storico, causando la perdita di molte delle testimonianze più antiche.
Curiosando – ma ben guidati da amici del posto, appassionati e grandi esperti del settore – andiamo a scoprire altre curiosità. Oggi, ho deciso di portarvi a incontrare gli orologi di Londra con automi. Lungi dall’esaurire la lista, vedremo insieme i più significativi.
Gog e Magog
Iniziamo dal cuore della City, dalla celebre Fleet Street, in cui si trova la chiesa di St-Dunstan-in-the-West. Nel 1671 vi fu installato un orologio che segnava ore e quarti. Secondo la tradizione fu il primo, a Londra, ad avere sul quadrante la lancetta dei minuti. A battere le ore, due minacciose figure maschili, d’aspetto selvaggio, vestite di pelli e armate di randelli: da sempre chiamate Gog e Magog, come i giganti di biblica memoria.
Passarono i secoli e Fleet Street dovette essere ampliata: demolita la vecchia chiesa, si pensò bene di mettere in salvo orologio e automi. Che, per la gioia degli abitanti del quartiere, trovarono posto nell’edicola ionica della nuova chiesa. Da lì, ancora oggi, ruotano la testa, muovono le braccia e compiono il loro dovere brandendo le loro clave. Nella credenza popolare, Gog e Magog sono ritenuti protettori di Londra: tutto sommato, ci fa piacere crederlo. Speriamo proteggano anche noi.
San Giorgio e il Drago
Molto più recente, ma associata a un nome ormai leggendario dello shopping londinese, è la coppia di automi che adornano il negozio di Liberty in Great Marlborough Street. Il grande orologio, che risale al 1924 e troneggia sulla facciata dell’edificio, anima due ospiti d’eccezione: nientemeno che il protettore dell’Inghilterra San Giorgio e il Drago, suo eterno nemico.
Ai quarti d’ora, i due personaggi prendono vita e combattono accanitamente. All’ora precisa, dopo l’ennesimo duello, San Giorgio a cavallo vince e uccide il Drago. Restaurato recentemente da Gillett & Johnston, l’orologio e i suoi automi sono tornati in funzione: lo spettacolo continua.
Il signor Fortnum e il signor Mason
Se siete in vena di shopping e amate il tè, il caffè e tutto il mondo di delizie e meraviglie che li accompagnano, un salto da Fortnum & Mason in Piccadilly è d’obbligo. Fornitori della Corona, Mr. Fortnum e Mr. Mason fondarono quello che oggi è un impero basato sulla qualità nel lontano 1707.
Sull’antico edificio che ospita la loro sede principale c’è uno degli orologi di Londra che meglio esprime il gusto British. Nonostante l’aria antica, è datato 1964. Dotato di un carillon, scandisce le ore con l’uscita di due automi che raffigurano due distinti gentiluomini, in panni settecenteschi. Chi sono? Ma i due fortunati e abili fondatori della Premiata Ditta, che escono dalle loro nicchie per salutare i presenti con tanto di teiera in mano, mentre il carillon offre il sottofondo musicale.
L’orologio di Covent Garden
Ancora più recente l’orologio al 21 di Short Gardens, vicino alla stazione metro di Covent Garden: lo realizzarono Tim Hunkin ed Andy Plant nel 1981. Ma merita di essere citato per l’originalità della concezione, perché è uno strano tipo di orologio ad acqua.
Il lungo tubo graduato che affianca il grande quadrante si riempie gradatamente di acqua, e per farlo impiega esattamente un’ora. Il livello dell’acqua fornisce l’indicazione dei minuti. I personaggi, che rappresentano dei giardinieri, annaffiano vasi (che sono nascosti dall’insegna). Allo scoccare dell’ora esatta il carillon di campane posto sopra il quadrante orario entra in azione: e il lavoro dei giardinieri è premiato, perché spuntano, facendo capolino, coloratissimi fiori di plastica!
Purtroppo, l’orologio è attualmente fermo, in attesa di manutenzione. Speriamo di non dover troppo aspettare un intervento di restauro che lo riporti in funzione…
E la prossima gita?
Tra qualche settimana riprenderemo a girovagare a caccia di esemplari insoliti. Ma non ci occuperemo più degli orologi di Londra, che pure ne avrebbe molti altri (chissà, forse in futuro torneremo sull’argomento…). Lasceremo invece la Capitale per avventurarci in altre città, in giro per tutta la Gran Bretagna. Dove le sorprese, statene certi, non mancheranno.