La Brand manager per il Sud Europa di A. Lange & Söhne si racconta. E parla di sé, delle donne, del 25° anniversario della Manifattura e della partnership con Pisa Orologeria
Un quadrante in avventurina, pietra naturale leggermente glitterata che piace alle donne e anche agli uomini. Un quadrante blu. Qualche brillante. Piccoli dettagli testimoniano la crescente attenzione ai gusti femminili da parte di A. Lange & Söhne, un’azienda che ha fatto della ricerca maniacale dei dettagli il proprio marchio di fabbrica. Anche se è tradizionalmente legata a un pubblico maschile di nicchia, che cerca l’eccellenza negli orologi meccanici a carica manuale. Ne parliamo con Brigida Ceresola, Brand manager della Manifattura sassone per il Sud Europa.
“E’ vero. Gli appassionati e conoscitori di A. Lange & Söhne sono principalmente uomini, per cui abbiamo una produzione rivolta principalmente a un pubblico maschile”, conferma.” Negli ultimi anni, però, stiamo realizzando anche orologi destinati alle donne. Sempre rigorosamente meccanici, ma definiti da una più attenta ricerca di nuovi materiali, nuovi colori, particolari incisioni nei quadranti e inserimenti di diamanti”. E non è certo un caso, perché l’attenzione al dettaglio è una prerogativa tipicamente femminile.
“Noi donne guardiamo sempre i dettagli. E sappiamo raccontarli con grande creatività. Basta superare qualche resistenza iniziale da parte di chi non crede che tu, donna, possa conoscere un prodotto maschile. Sono sensazioni che durano attimi”, sottolinea. “Poi convince l’approccio femminile a un prodotto maschile, che offre un punto di vista diverso, non necessariamente migliore, ma sicuramente interessante. Gli uomini si stanno abituando. E noi donne stiamo avendo la possibilità di dimostrare che quando si lavora bene il genere non conta”.
Ma lei stessa, in quanto responsabile di un’area vasta e strategica per l’azienda tedesca, rappresenta un’ulteriore conferma della rivoluzione che sta coinvolgendo l’alta orologeria. Del resto, Brigida Ceresola finora ha avuto le sue grandi chance in due ambienti maschili per antonomasia: gli orologi meccanici, appunto, e prima ancora i motori. E pensare che credeva, dopo gli studi linguistici, di diventare insegnante oppure hostess. Il caso, invece, l’ha spinta verso una carriera poco convenzionale per una donna.
Modenese, agli inizi ha giocato in casa. “Sono entrata in Maserati nel 2000, nel momento di ristrutturazione (dopo la cassa integrazione) e di rilancio. Ho cominciato a organizzare eventi per poi diventare responsabile marketing“, racconta. “I motori, i cavalli, la potenza, la velocità, seppure in una vettura molto raffinata, sono più maschili di un orologio. Un oggetto piccolo che ti gusti apprezzando il ritmo di una lancetta o il colore di un quadrante. Fatto appunto di dettagli”.
Anno 2010. Brigida Ceresola era in Repubblica Ceca, a seguire l’ultima gara di un campionato, quando arrivò la proposta di entrare in A. Lange & Söhne come responsabile marketing. “Ci ho pensato poco: ho cambiato azienda, settore, città, vita. Era il momento giusto per cambiare”, spiega. Ora invece è il momento dei festeggiamenti. In questo 2019, la Manifattura ha celebrato i suoi ultimi 25 anni: l’anniversario della rinascita, nuovo inizio dopo il crollo del Regime sovietico, e il compleanno dell’esemplare più famoso.
“Era il 24 ottobre del 1994, quando vennero presentati per la prima volta la nuova manifattura A. Lange & Söhne e il Lange 1″, precisa Ceresola. “Con quel design così nuovo e quell’insolito quadrante decentrato, il Lange 1 ha scatenato critiche, ma ha ottenuto un indiscusso successo mondiale. Ed è diventato un’icona”. Un anniversario celebrato in Italia sia con la precedente apertura del primo monomarca – a Milano, con Pisa Orologeria; sia con l’installazione Zeitwerk Date, realizzata l’estate scorsa sempre in collaborazione con Pisa Orologeria.
“Quest’anno, dopo 10 anni dal lancio di Zeitwerk, in Italia abbiamo festeggiato l’avvenimento con una singolare esposizione che abbiamo chiamato Un Gigante nel cuore di Milano. È stata un’iniziativa tutta italiana, una nostra idea, approvata e applaudita dai nostri colleghi tedeschi. Per la prima volta un orologio A. Lange & Söhne, alto più di 3 metri e perfettamente funzionante, è stato posizionato in esterno, in centro a Milano, a pochi passi dalla boutique Pisa Orologeria, per essere ammirato da milanesi e turisti”.
Intanto, la collezione “25th Anniversary” celebra il genetliaco del Lange 1. “Il ricordo e la tradizione sono molto importanti per noi”, sottolinea ancora la manager. “Sono passati “solo” 25 anni, eppure in questi 25 anni abbiamo realizzato 63 nuovi calibri; pensato straordinarie complicazioni come lo Zeitwerk Ripetizioni Minuti, il Tourbograph Perpetual “Pour le Mérite”; e raggiunto una posizione di rilievo tra le maggiori marche di orologi nel mondo. Siamo davvero orgogliosi dei risultati raggiunti, ma desideriamo continuare a perfezionare la nostra arte orologiera verso nuovi, importanti traguardi. Il 25° anniversario è un buon punto d’inizio”.
Anniversario convissuto con chi da 25 anni circa è al fianco di Lange. “È proprio dagli anni ‘90 che parte della storia di A. Lange & Söhne è condivisa con Pisa Orologeria, uno dei primi a credere nelle potenzialità del marchio e ad iniziare una proficua collaborazione. Per suggellare questo sodalizio abbiamo scelto di ampliare e rafforzare la nostra presenza sul territorio attraverso l’apertura della prima boutique italiana a Milano”. Uno spazio fisico che porta dal micro al macro la ricerca dei dettagli.
“Nella realizzazione della boutique, il profondo legame della Manifattura sassone con la sua terra d’origine è ribadito dall’utilizzo di materiali naturali. Una parete rivestita di pietra; un legno dai toni caldi; tinte inedite associate al grigio, colore iconico del brand; mentre i profili di metallo dei mobili, smussati con un angolo di 45° e lucidati, ricordano le caratteristiche tipiche dei componenti di un orologio Lange. Inoltre, alle pareti ci sono numerose immagini e una libreria ricca di elementi storici, tra cui spicca un ricordo della caduta del muro di Berlino, per noi così importante. Una presenza così forte sul mercato sta ottenendo dei buoni successi di vendita e ci permette di offrire al nostro pubblico serie speciali riservate solo alle boutique”.
Brigida Ceresola, 50 anni e non li dimostra, sogna “sei mesi sabbatici” per vedere i Paesi che non ha ancora visitato. Però… “Ho ancora tanto da fare. Oltre agli obiettivi di vendita, il mio obiettivo è far capire cosa vuol dire parlare di un orologio complicato di grande meccanica, con brevetti in tutto il mondo. Al di là che si diventi o meno cliente, per noi è importante far conoscere la storia singolare di uno dei pochi marchi non svizzeri, ma tedesco, che ha subito il bombardamento della manifattura, rasa al suolo durante la Seconda guerra mondiale, ed è stato poi riportato in vita e rilanciato in poco più di venti anni”.
Sei mesi in giro no. Impossibile. Per ora la Brand manager sud-europea di A. Lange & Söhne si accontenta di qualche breve “fuga”. “Il mio ultimo viaggio importante”, conclude, “è stato San Francisco. Una città davvero unica, con le meravigliose nebbie che avvolgono il Golden Gate, i tram, le case vittoriane, Lombard street, la strada più tortuosa del mondo… La scorsa estate invece tantissimo mare, sole e spiagge in Sicilia e Sardegna: vacanze di tutto riposo per ricaricare le batterie”.