In genere l’orologeria di tradizione e la moda viaggiano su binari paralleli, destinati a non incontrarsi mai. Ci sono però eccezioni in cui si crea una connessione così ben riuscita da far sperare in contatti più frequenti. Come nel caso dell’Omega Mini Trésor, che di recente ha adottato look inediti, profondamente radicati nella storia del costume. Esemplari con cinturini in Toile de Jouy, ma anche bracciali in oro Moonshine dalla lavorazione “goffrata”, che donano un nuovo twist alla collezione femminile della Casa.
La collezione Trésor (e Mini Trésor)
Due parole sui precedenti. Il nome Trésor fa la sua comparsa nel catalogo Omega nel lontano 1949, in riferimento al “tesoro” meccanico custodito all’interno della cassa di quei primi esemplari: il Calibro 30. Un movimento famoso, all’epoca, per l’affidabilità e la precisione dimostrate nel tempo: creato nella seconda metà degli anni Trenta, fu prodotto in varie forme e sottotipi, fino al 1963 (anche se dal ’49 assunse varie denominazioni).
A carica manuale, piccolo e sottile, aveva una costruzione semplice ma robusta: con bilanciere e bariletto delle massime dimensioni consentite, scappamento il più piccolo possibile e tutti i componenti studiati dai progettisti della Maison proprio per ottenere i migliori risultati. Montato dapprima in esemplari militari, perfino vincitore di concorsi di cronometria, fu infine adattato a usi “civili”, perlopiù in modelli da uomo.
Poi, nel 2018, è chiamata così una linea très chic, rivolta alle ragazze di ogni età, all’interno della collezione De Ville. Il design distintivo si caratterizza per due “parentesi” di diamanti incastonati sulle anse e su sezioni della lunetta in modo asimmetrico, e lunghi numeri romani come unica decorazione sul quadrante. Declinato da allora in numerosi modelli, tutti con movimento al quarzo Swiss made, il nuovo Trésor accende la passione delle signore, nei vari materiali e nelle diverse dimensioni. Cui si aggiunge oggi il Mini Trésor, con un femminilissimo diametro di 26 mm.
I cinturini in Toile de Jouy
A maggior ragione ora che è corredato di cinturini in Toile de Jouy, un tipo di tessuto fantasia ben noto alle fashionistas per la ricorrente presenza sulle passerelle del prêt-à-porter. Basta guardare le collezioni della PE 2022 di Dior per averne conferma. Aveva fatto innamorare però anche le dame del passato: come la regina Maria Antonietta di Francia, che si dice lo avesse usato per tappezzare gli interni del Petit Trianon e si fosse fatta confezionare un intero guardaroba estivo. Non lontano da Versailles, del resto, si trova la città di Jouy-en-Josas, in passato sede della più importante manifattura specializzata nella produzione di queste tele, fondata nel 1760 dall’imprenditore di origine tedesca Christophe Philippe Oberkampf e attiva fino al 1843.
Realizzati in cotone, in origine i drappi in “Tela di Jouy” erano serigrafati, cioè stampati con tavole di legno che riportavano impressi i disegni. Poi, con la Rivoluzione industriale, la meccanizzazione portò all’uso di lastre di rame flessibili, disposte su fusti cilindrici, che ne consentiva una più rapida riproduzione. Infiniti i soggetti, come testimonia il Museo francese dedicato: dalle scene bucoliche a quelle mitologiche, dalle grottesche alle mongolfiere, dai giochi dei bambini alle nature morte, e naturalmente un profluvio di fiori, piante, frutti e animali.
Esclusivi sono invece i motivi scelti da Omega, che si è lasciata ispirare dalle stoffe e dalle porcellane della tradizione ma ha realizzato “in casa” i cinturini del Mini Trésor. Con composizioni studiate ad hoc e ispirate ai diversi “mondi” cui è legata la stessa Maison. Ecco allora il mare, evocato da pesci, conchiglie e coralli nei toni del blu; il cielo e lo spazio, rappresentati da farfalle e fiori di colore grigio; e la terra, illustrata con altre composizioni floreali e vegetali dalle sfumature cremisi.
I bracciali in oro Moonshine
Ma non finisce qui. Per ornare il Mini Trésor Omega ha fatto appello anche al savoir-faire orafo e ha realizzato bracciali dalla speciale decorazione. Di base si è servita dell’oro Moonshine – la particolare lega “di proprietà”, definita da una colorazione più chiara e calda rispetto al comune oro giallo. Ma lo ha lavorato con una sontuosa texture che definisce “effetto seta”, anche se a me la trama irregolare ricorda più la superficie di una corteccia con le tipiche venature del legno…
Comunque sia, il risultato è ottenuto grazie al virtuosismo della lavorazione orafa. In pratica si parte dalla maglia milanese, particolarmente compatta e resistente, formata da un lato da una miriade di anellini paralleli concatenati e dall’altro da segmenti incastrati l’uno nell’altro con determinate sequenze. Ecco, il maître orfèvre lavora proprio il retro della maglia milanese, e lo incide con maestria per mezzo di bulini di diversa forma e spessore, fino a creare una peculiare goffratura, unica e ogni volta diversa.
Le referenze del Mini Trésor
In totale, la collezione Mini Trésor è composta da 8 modelli, accomunati dal formato lady size e dall’estetica iperfemminile. Tre esemplari hanno la cassa in oro Moonshine e il cinturino in Toile de Jouy, il cui colore è coordinato alle lunghe cifre arabe impresse sul quadrante bombato in smalto Grand Feu. Notevole il contrasto fra il nitore del display e la frivolezza del tessuto che si avvolge attorno al polso. Soprattutto nella versione double tour degli altri tre esemplari, con la cassa in acciaio (e il quadrante sempre in smalto Grand Feu). I prezzi? 8.500 euro le versioni in metallo nobile, 4.500 quelle in acciaio.
Infine le ultime due varianti interamente in oro Moonshine, con il bracciale “goffrato”. Una ha (di nuovo) il quadrante in smalto Grand, l’altra in oro Moonshine con un decoro (questo sì) effetto seta – nel senso che la superficie bombata ha una lavorazione che ricorda l’orditura di un tessuto serico. La prima costa 23.200 euro, la seconda poco di più, 23.900 euro. Entrambe presentano infine i dettagli tipici della collezione Trésor: le “ali” di diamanti in dégradé sulla lunetta e le anse; la corona a fiore in ceramica rossa, impreziosita da un piccolo diamante; e il fondello a specchio in vetro zaffiro metallizzato, ornati dal motivo “Her Time”. Piccoli vezzi a ribadire la femminiltà della creazione.