Non solo orologi con la configurazione del quadrante in 6 o in 24 ore: esistono anche quelli con quadrante in 4 ore. Che devono la paternità al grande personaggio del passato, celebrato ancora oggi con un esemplare da polso…
Chi ha la pazienza di leggere le nostre note storiche ha già incontrato nei mesi scorsi vicende di orologi meccanici in cui il quadrante, anziché le tradizionali 12 ore, riportava tutt’e 24 le ore del giorno, oppure solo 6.
Come abbiamo visto, fattore determinante era l’uso dell’orologio in questione. Se dotato di un quadrante astronomico, doveva mostrare in ogni momento la posizione di Sole e Luna nello Zodiaco, e aveva la lancetta del Sole destinata a percorrere l’intero tragitto proprio nelle ventiquattro unità temporali, come l’astro in cielo.
Altre ragioni avevano fatto preferire, soprattutto nello Stato della Chiesa, l’uso di quadranti in cui le ore indicate erano solo 6. Il che comportava meno rintocchi, identificazione acustica più semplice dell’ora scoccata, meno necessità di corsa per la fune del peso della suoneria. In tempi, poi, in cui la lancetta era una sola, un arco ampio tra un’ora e la successiva consentiva di determinare con discreta precisione anche i minuti.
Uno scienziato eclettico
Molto più raro è il caso dei quadranti in 4, ovvero di orologi in cui la lancetta delle ore percorra i 360° della corsa in sole 4 ore. Dedichiamo quindi la puntata di oggi alla scoperta di un orologio insolito, ma dagli altissimi natali: fu inventato, infatti, nientemeno che da Benjamin Franklin (1706/1790). Poliedrico, geniale ed eccentrico scienziato e politico statunitense, nato in un’epoca in cui gli Stati Uniti non esistevano ancora.
Il suo nome è spesso citato insieme al motto da lui coniato: Il Tempo è Denaro!
Fu filosofo, scienziato, scrittore, diplomatico, editore, uomo politico. E figura tra i firmatari della celeberrima Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti.
Molto nota – e, talvolta, oggetto di vignette satiriche – la sua invenzione del parafulmine. Importantissima perché permetteva di scongiurare molti degli incendi, causati da fenomeni atmosferici, che devastavano le case in legno e paglia dei primi abitanti del Nord America. Ancora oggi prezioso alleato contro le scariche elettriche.
Franklin fu anche orologiaio? Lo sappiamo da fonte insigne: ce ne parla James Ferguson (1710/1776), astronomo e costruttore di strumenti scientifici, che descrive proprio un insolito orologio con il quadrante in 4, dichiarandolo come invenzione del buon Benjamin.
Se ne trova ampia citazione in un suo lavoro che ebbe vastissima diffusione nell’ambiente scientifico: i Select Mechanical Exercises: Shewing how to construct different Clocks, Orreries, and Sun-Dials and Easy Principles (Londra, 1778), da cui abbiamo tratto l’antica incisione che raffigura il quadrante.
Il quadrante in 4 di Franklin
Dotato di tre ruote e due pignoni, l’insolita configurazione del quadrante in 4 vedeva al centro la lancetta dei minuti, 60 per ogni settore di 90°, corrispondenti all’ora nel cui settore cadeva la lancetta stessa. Come per i quadranti in 6 ore, presupposto della rappresentazione era il fatto che fosse virtualmente impossibile confondere le 9 con le 13, tanto per fare un esempio. Non dimentichiamo che si viveva in un tempo in cui la luce naturale era ancora la fonte di illuminazione primaria!
Nel quadrantino superiore era presente la lancetta dei secondi. Ferguson, fine meccanico, osservò che la notte, con l’oscurità, l’osservatore avrebbe potuto facilmente sbagliarsi di quattro ore, nello stimare l’ora corrente. Disegnò quindi una variante all’orologio di Franklin, in cui la lancetta centrale dei minuti percorreva la circonferenza in un’ora (con il cerchio suddiviso in 60 parti), con le ore e i secondi a scorrimento attraverso due finestrelle dedicate.
Rimarcò, anche, che l’orologio originale aveva meno di una settimana di riserva di carica.
Al giorno d’oggi
L’idea del quadrante in 4 rimase per tempo quiescente, una delle tante curiosità del mondo dell’orologeria. Ma trovò nuovo interprete in MeisterSinger, Brand d’Oltralpe che si è sempre distinto per l’originalità di propri esemplari, e che ha riproposto, ovviamente in versione da polso, il quadrante in 4 di Benjamin Franklin. Una prima volta nel 2015 e poi di nuovi ai nostri giorni, ma sempre in edizione limitata a rimarcare l’eccezionalità della creazione. Perché, oggi come allora, il quadrante in 4 non passa certo inosservato!