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Broadsword Recon Bronze: in missione con Bremont

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Visto che l’argomento di questo articolo è il Broadsword Recon Bronze di Bremont, metto le mani avanti e dico che cosa penso di questo marchio inglese: è un brand per pochi, che lavora bene ed è a tratti sottostimato. Sicuramente l’ingresso come Ceo, a marzo del 2023, di quella vecchia volpe dell’orologeria che è Davide Cerrato ha dato una svolta sensibile alla qualità degli orologi e allo stile delle collezioni. Senza però una base solida su cui costruire, difficilmente si sarebbero visti pezzi interessanti come il Broadsword Recon Bronze in poco meno di un anno e mezzo.

Bremont, una storia in volo

La base solida di cui parlo è un’azienda fondata dai fratelli Nick e Giles English nel 2002, che ha nell’anima la passione per il volo. Il padre, Euan English, fu un pilota della RAF e un ingegnere aeronautico. Fin da piccoli, i fratelli impararono a pilotare aerei storici e aiutarono il padre a restaurare orologi d’epoca, auto e aerei, alcuni dei quali essi pilotano ancora oggi. 

Il destino, però, aveva in serbo per loro una beffa. Nel 1995, l’aereo della Seconda Guerra Mondiale su cui volavano Nick e il padre ebbe un incidente. Euan morì, Nick si salvò per miracolo ma con numerose fratture e Giles, in pista su un altro aereo nell’attesa di decollare, apprese la notizia via radio. Da allora, per i fratelli la perdita del padre fu un promemoria di quanto la vita fosse breve e non andasse sprecata. Nick e Giles abbandonarono le proprie carriere per dedicarsi a ciò che più li appassionava, l’orologeria. Così nacque Bremont.

Il nome è anch’esso legato a un imprevisto di volo. Circa tre anni dopo l’incidente, i fratelli stavano attraversando la Francia a bordo di un biplano degli anni Trenta quando li sorprese il maltempo. Furono costretti a un atterraggio di emergenza in un campo di proprietà di un agricoltore, Antoine Bremont, ex pilota di guerra con la passione per il restauro di macchinari d’epoca e orologi da carrozza. Antoine li aiutò riparando l’aereo nel suo fienile e accogliendoli in casa per diversi giorni, finché il tempo non migliorò.

La passione di quell’uomo era così simile a quella del padre Euan che, quando si trattò di trovare un nome al proprio brand, i fratelli ebbero pochi dubbi. Ritenendo che il nome English fosse un po’ ridondante per un marchio di orologi britannico, Bremont sembrò loro perfetto.

L’estetica del Broadsword Recon Bronze

L’excursus sulle origini di Bremont – la cui prima collezione ha visto la luce nel 2007 – mi è sembrato necessario, proprio alla luce del fatto che non è un marchio per tutti. Nonostante nel 2021 abbia inaugurato la propria manifattura, “The Wing”, di oltre 3.000 metri quadri, nel sud-est dell’Inghilterra. E nonostante quest’anno abbia fatto la sua prima apparizione a Watches and Wonders Geneva, in uno stand molto bello e molto frequentato. Il Broadsword Recon Bronze appena presentato è “figlio” di tutto questo.

Si tratta di un orologio di ispirazione militare, come lo è tutta la collezione Broadsword. Questa referenza però è discendente diretta del Broadsword Recon presentato lo scorso anno in edizione limitata di 200 pezzi e andato esaurito in un amen. Lo si vede dalla scelta di proporre anche qui, come nel Recon del 2023, il quadrante cosiddetto sandwich, introdotto per la prima volta in collezione da Bremont dopo averlo impiegato in occasione di una collaborazione con Bamford. 

A beneficio di chi non sa o non ricorda, un quadrante sandwich è costituito da due strati: quello inferiore è ricoperto di materiale luminescente, quello superiore ha numeri e indici incisi che lasciano intravedere la parte luminescente sottostante. Nel Broadsword Recon Bronze, il quadrante è nero opaco, in metallo, e il materiale luminescente è Super-LumiNova vintage a emissione verde. Bello il lavoro fatto sul sandwich dal brand. Non sono incisi solo gli indici delle ore, ma anche quelli del 15, 30, 45 e 60 sul contatore di piccoli secondi.

Al servizio di Sua Maestà

Come è facilmente intuibile, ciò che distingue questa referenza dal Broadsword Recon è la cassa. Una cassa in due pezzi in solido bronzo, una mattonella da 40 mm diametro per 12,5 mm di spessore. Purtroppo non ho ancora avuto modo di indossarlo, ma queste dimensioni, unite a una distanza da ansa ad ansa di 47 mm e a un design delle anse contenuto, mi danno l’impressione di una buona vestibilità. 

Del resto ha una vocazione militare e, al polso di un soldato, la vestibilità è più che necessaria. Vocazione visibile in più dettagli. Il Broadsword Recon Bronze rende omaggio agli orologi cosiddetti “Dirty Dozen”, commissionati per l’esercito britannico durante la Seconda Guerra Mondiale, quando il ministero della Difesa di Sua Maestà li richiedeva per distribuirli al personale militare. 

Poi, in gergo militare recon è l’abbreviazione di reconnaissance, termine che si riferisce alla raccolta di informazioni su un nemico o su un potenziale campo di battaglia, spesso condotta da unità militari speciali. Nelle operazioni notturne, recon si riferisce anche a un tipo specifico di ricognizione effettuata al buio, spesso da piccole squadre di soldati altamente addestrati che utilizzano attrezzature speciali per muoversi e raccogliere dati senza essere scoperti.

Grazie a una partnership ufficiale con il Ministero della difesa, che rende omaggio alle Forze Armate di Sua Maestà, Bremont è diventato l’unico marchio di orologi di lusso autorizzato a utilizzare i simboli araldici di tutt’e tre le forze armate britanniche: Royal Navy, British Army e Royal Air Force. Simboli che si trovano in rilievo sul fondello in acciaio dell’orologio. Dato che questa referenza è stata progettata e approvata dalle Forze Armate prima che fossero decretati i nuovi stemmi, una volta aggiornati, tutti i fondelli della Armed Forces Collection di Bremont saranno aggiornati di conseguenza.

Broadsword Recon Bronze: il calibro

Il fondello chiuso e la cassa proteggono il calibro Bremont BE-95-2AV da 11 linee e ½. Si tratta di un movimento automatico che è una versione modificata dell’Eta 2824 o del Sellita SW200. Un movimento onesto, da 28.800 alternanze/ora e 38 ore di riserva di carica, con ruota del bilanciere Glucydur e spirale Nivaflex. Un calibro senza fronzoli né particolari finiture, adatto a un cosiddetto “tool watch”.

Se è fuori discussione il fatto che esistano orologi meno cari alimentati da movimenti con questa stessa architettura di base (il Broadsword Recon Bronze, in edizione limitata di 100 pezzi, costa 4.150 euro) è importante notare che il calibro BE-95-2AV è classificato come cronometro in base alle norme ISO 3159, e garantisce quindi una precisione di marcia di -4/+6 secondi al giorno. L’orologio è completato da un cinturino in tessuto da vela nero con una fibbia ad ardiglione in bronzo, come la cassa.

Chiudo con una bella frase di uno dei fratelli, Nick, che ho trovato in rete e che riassume lo spirito di Bremont, soprattutto se visto nel filone storico della grande orologeria inglese. «Molte grandi invenzioni nel campo dell’orologeria meccanica moderna provengono da orologiai britannici e la nostra storia è davvero straordinaria. Per noi, essere un’azienda orologiera britannica significa poter raccontare queste storie, educare, e se riuscissimo a rinvigorire l’orologeria britannica in qualche modo, sarebbe davvero molto, molto speciale». La strada mi pare quella giusta.