Attualità

I cinturini ecosostenibili e la sensibilità ambientale di Oui & Me

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Minette e Petite Bichette. Si chiamano così le due nuove collezioni di Oui & Me. Importanti non tanto perché rivelano una prolifica creatività, ma soprattutto perché segnano la svolta green del marchio francese. Entrambe sono infatti fornite di cinturini ecosostenibili. Un dettaglio, sicuramente, che però la dice lunga sulla sensibilità ambientale del brand (e di Morellato Group, cui il marchio appartiene: ma di questo parleremo un’altra volta).

C’era comunque da aspettarselo: Oui & Me ha sempre guardato alla natura come fonte di ispirazione. Ce lo avevano detto chiaro e tondo Stéphanie e Jessica, le due designer che lo hanno fondato – durante l’intervista concessa in occasione del lancio del marchio in Italia. La natura è parte integrante del loro immaginario: è il tema principale dei loro orologi, il soggetto più diffuso. E l’amore per la natura comporta il rispetto per l’ambiente, è questione di coerenza. 

Con cinturini ecosostenibili si intendono quelli realizzati in pelle o in tessuto riciclati. Più nel dettaglio, la pelle rigenerata si ottiene dal recupero di scarti destinati allo smaltimento; avanzi del processo conciario che, invece di essere gettati via, sono messi di nuovo in lavorazione. E, attraverso il procedimento di rigenerazione, tornano a essere materiali di qualità.

Il tessuto dei cinturini invece è prodotto con il riutilizzo della plastica, che sempre in un’ottica di riciclo viene trasformata in fibre tessili sintetiche anziché essere buttata. Ed eco-friendly sono pure i materiali di comunicazione del marchio e il packaging; ovvero una borsettina in pelle rigenerata che può servire anche come custodia per gli occhiali o come trousse per il trucco. 

La scelta di montare cinturini ecosostenibili non è quindi una cosa da poco. Rappresenta un contributo all’economia circolare, da molti considerata una delle strade obbligate se si vuole salvare il pianeta dalla catastrofe preannunciata. Riutilizzare prodotti giunti a fine ciclo significa infatti avere riguardo per le materie prime, limitare gli sprechi, risparmiare in termini di energia, di acqua, di processi di lavorazione, di emissioni di gas serra. Avere quindi un minore impatto ambientale.

E non si tratta di una trovata di marketing, di seguire una “moda” per ingraziarsi un pubblico attento al problema. La sostenibilità è fatta di piccole azioni concrete, proprio come quella di adottare cinturini in materiali riciclati. Che Oui & Me introduce appunto per ora nelle due nuove collezioni della primavera-estate; ma che in futuro potrebbero essere montati anche su altre linee in catalogo, con il progressivo esaurirsi delle scorte in magazzino di quelli “tradizionali”. Almeno, se tutto andrà come dovrebbe, se il mercato accoglierà positivamente il cambiamento.

Che poi i cinturini ecosostenibili possano piacere soprattutto alle donne con una spiccata coscienza ecologica è un altro discorso. Del resto queste collezioni si rivolgono a persone con una certa sensibilità, come tutte le linee di Oui & Me. Lo si intuisce già nel nome. Minette e Petite Bichette sono due vezzeggiativi che potremmo tradurre come “Micia” e “Tesorino”, se volessimo sottolineare gli aspetti più teneri e poetici del marchio. E l’essenza romantica si riflette anche nei motivi che decorano i quadranti: cuori, stelline, conchiglie e tanti fiori, naturalmente.

Se la vocazione al femminile si ritrova nelle dimensioni lady size e nelle cromie di tendenza (nude e toni pastello), quella ecologica riguarda anche il metallo di casse e bracciali: l’acciaio, un materiale riciclabile all’infinito. Accanto ai cinturini ecosostenibili, infatti, le nuove collezioni presentano in alternativa due modelli di bracciale: a tre file con link geometrici per Petite Bichette, in maglia milanese per Minette. Non solo silver, ma anche Pvd oro rosa, oro giallo, nero e perfino borgogna. In omaggio ai colori della natura.