Approfondimenti

Legacy Machine FlyingT, il tourbillon volant di MB&F

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Lo rivendico con autentico orgoglio: ho inventato io la definizione Mazinga Style, che inizialmente è stata vissuta con concreta diffidenza. L’ho inventata per definire gli orologi di Maximilian Busser, che però non fa orologi benché sia laureato in ingegneria micromeccanica. Max Busser e le sue Horological Machines – qui parleremo della Legacy Machine FlyingT – nascono da un progetto illuminato che richiede innanzitutto un po’ di storia.

La origini
Come dicevo Maximilian Busser ha un master (Università di Losanna, da sempre complice delle case d’orologeria) in ingegneria micromeccanica. La sua carriera lavorativa inizia con sette anni da manager nella Jaeger-LeCoultre, quella che ho sempre definito la marca dei “tecnici felici” e un giorno vedremo perché. Da Jaeger Busser si sposta alla Harry Winston (diamanti che più diamanti non si può ), dove crea una sezione d’orologeria (Harry Winston Rare Timepieces) impostata in maniera incredibilmente originale (per i tempi: era il 1998). Che si rivela l’unico modo per far digerire ai puristi intransigenti che un (sia pur grande) gioielliere possa fare orologi apprezzabili.

Max (a proposito: è nato a Milano e parla un italiano perfetto) si trasforma in una sorta di manager generale per quei grandi artigiani della micromeccanica che sanno realizzare movimenti straordinari, ma che sono debolucci sul piano delle scelte estetiche, del marketing e persino della gestione economica. Non a caso negli ultimi trent’anni abbiamo visto stelle dell’orologeria artigianale nascere e morire. Proprio perché puoi avere gli orologi migliori del mondo, ma se non sei in grado di dominare tutta la filiera – compresa la scelta dei fornitori, che so, di vetri e li paghi troppo – alla fine perdi tutto.

Max Busser – con la complicità di un’autentica vocazione al mecenatismo da parte di Harry Winston – crea gli Opus, oggetti straordinari sotto tutti i punti di vista, che consentono ad Harry Winston di conquistare il rispetto degli appassionati più intransigenti. La cosa va avanti con notevole soddisfazione di tutti fin quando, nel 2005, Busser (che ha 38 anni) fonda la Max Busser & Friends (o meglio MB&F, per esser più precisi). Il principio è praticamente lo stesso, ma portato alle estreme conseguenze. Maximilian è al centro di una struttura che si irradia verso l’esterno, lasciando ai singoli maestri orologiai la libertà di spaziare in altre attività.

Ma il “carattere” dato da Maximilian si rivela vincente. Anche perché lui sa bene come stimolare i propri compagni di viaggio a superare qualunque limite, a partire dai propri. In sintesi: Maximilian Busser è un pazzo. E però la sua follia è sempre lucida. Da un punto di vista estetico noto quasi subito un’ispirazione proveniente da certi manga giapponesi e conio il termine “Mazinga Style”. E lui se la ride, perché Max viaggia sempre con qualcosa che rimanda a Jeeg Robot, come potete vedere nella foto in alto. Questa è comunque una prima ispirazione estetica: in seguito spazierà dal New Goth allo Steam Punk, sempre con risultati che sapranno conquistarsi l’ammirazione dei puristi.

La Legacy Machine FlyingT
I parenti più prossimi li troviamo nella collezione Horological Machines, in particolare nelle serie HM6 e HM7 Aquapod.
Fondamentalmente la Legacy Machine FlyingT è un orologio meccanico a carica automatica con tourbillon volante. Ma questa definizione gli va molto, molto stretta. Non voglio farla lunga, ma il tourbillon volante è diverso da ogni altro perché non è fissato alle due estremità della gabbia, dalla platina e da un ponte, no.

Il tourbillon volante (inventato nel 1920 da Alfred Helwing) è fissato solo alla platina, in modo che il ponte superiore non nasconda la quasi miracolosa leggerezza della gabbia. Inizialmente questa invenzione non fu baciata da grandi consensi perché nasceva sostanzialmente da motivi estetici e da un punto di vista tecnico nulla aggiungeva alla funzionalità del dispositivo. Per converso era più difficile da realizzare e in molti temevano per la solidità della gabbia quando sottoposta ad urti o vibrazioni. In realtà era semplicemente un dispositivo “di vanità”, è vero, che però costituiva una fenomenale sfida tecnica.

Nel caso della Legacy Machine FlyingT, per giunta, muta totalmente la struttura del movimento. E muta – si badi bene – nel più totale rispetto delle motivazioni estetiche che avevano spinto Helwing ad inventare il tourbillon volante. In sintesi, abbiamo un normale movimento meccanico a carica automatica (normale si fa per dire: 100 ore di autonomia me le chiamate normali?), coperto da un finto quadrante forato dal quale spunta come un meraviglioso fungo il tourbillon volante.

Attenzione, però: qualcuno ha scambiato i due sostegni laterali ad arco per un ponte che farebbe retrocedere la Legacy Machine FlyingT allo stato di tourbillon vulgaris. Un cavolo! I sostegni laterali servono sì a conferire maggiore solidità al tourbillon, ma sono solidali con la gabbia e ruotanti con essa. Semmai costituiscono un’ulteriore complicazione perché per bilanciare come si deve la gabbia è stato aggiunto un contrappeso ben dissimulato nella base della gabbia stessa. Una gran figata!

Il tourbillon volante si staglia verticalmente sotto un vetro zaffiro a cupola. Ma per ottenere un vetro così fatto bisogna partire da un pezzo molto spesso di zaffiro sintetico. Che poi andrà lentamente vuotato e sagomato sia internamente che esternamente. Un piccolo capolavoro a sé, che da solo vale un buon orologio.

E infine il quadrante vero, che è inclinato di 50° per consentire la lettura dell’ora solo a chi lo indossa. Anche in questo caso la cosa sembra semplice, ma non lo è. Le lancette di ore e dei minuti sono mosse come sempre da un asse (minuti) che ruota coassialmente ad un tubicino (ore); ma dal momento che il quadrante è inclinato, è necessario un particolare, minuscolo ingranaggio conico a doppia dentatura che consente di trasmettere il moto alle lancette sul quadrante laccato. A questo punto, come sempre indipendentemente dai gusti personali, questo orologio lo merita un applauso con ola o avete il cuore di pietra?