Attualità

Tonino Lamborghini Cuscinetto: il ritorno del toro

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In meccanica è un elemento fondamentale che permette a due componenti di scorrere l’uno sull’altro togliendo di mezzo gran parte dell’attrito. Si tratta del cuscinetto: dire “a sfere” è diventato quasi pleonastico, anche se per la verità ci sono pure quelli a rulli. Difficile però associare all’idea che abbiamo del cuscinetto un cinturino, delle lancette, un datario…
Eppure c’è qualcuno che ha la meccanica nel sangue ed è riuscito a trasportare in un mondo un po’ diverso quell’elemento a cui, letteralmente quando si parla di motori, tutto gira intorno. Il nome non ha certo bisogno di presentazioni: Tonino Lamborghini e l’imprescindibile toro Miura da quasi quarant’anni significano per tutto il mondo design e tecnologia.

Il sottile filo in grado di legare telefonia, pelletteria, occhiali, persino energy drink e ovviamente ciò che più ci piace, ovvero gli orologi, è la passione per la meccanica, per i motori, per quelle auto sportive che la maggior parte di noi può solo sognare. Quella stessa passione la possiamo osservare da vicino in Cuscinetto, che segna il ritorno di Tonino Lamborghini (azienda oggi guidata dal figlio Ferruccio) nel mondo dell’orologeria, dopo che nuove proposte si erano fatte attendere per qualche anno.

Cuscinetto rappresenta il restyling tecnico-estetico di una storica collezione datata 1983; ed è stato lanciato lo scorso autunno, assieme ad altre 7 nuove linee, per un rientro davvero in grande stile. Il progetto, ben studiato e – oggi lo possiamo dire – ben riuscito, è frutto della collaborazione voluta da Ferruccio Lamborghini con il designer Fulvio Locci e con il produttore svizzero Armand Nicolet. Basta un’occhiata per rendersi conto di come design e tecnologia trovino in questo orologio un punto di incontro interessante ed equilibrato.

Il Cuscinetto è proprio lì, davanti agli occhi: la lunetta, in titanio, ruota liberamente in entrambe le direzioni su sfere in acciaio come accade per la gabbia dell’elemento meccanico. Sfere, beninteso, che non indicano le lancette come, con termine ormai desueto, venivano chiamate un tempo in orologeria. Le lancette sono al loro posto, al centro di un grintoso quadrante nero. Quelle di ore e minuti sono in acciaio satinato, scheletrate e con trattamento in Superluminova®; mentre la lancetta dei secondi segue la colorazione della minuteria e in alcuni casi degli indici, in base alla referenza scelta tra le cinque disponibili.

La cassa in titanio, di generose dimensioni, contiene un calibro Sellita SW 200-1, meccanico a carica automatica con autonomia di 38 ore, rigorosamente Swiss Made. A proteggere il movimento ci pensano il vetro zaffiro da un lato e dall’altro il fondello, a sua volta in titanio, fissato con viti Torx® – che garantiscono un miglior controllo della coppia di serraggio e contribuiscono ad aumentare la robustezza dell’insieme. Dalle ore 12 l’emblematico toro (in rilievo) osserva quanto accade sul quadrante, ben visibile anche al buio grazie agli indici luminescenti. Gli fanno compagnia il logo presente sulla fibbia deployante del cinturino, in pelle con impunture a contrasto, e quello sulla corona. Quest’ultima ripropone un pignone a denti inclinati, ulteriore rimando all’amata meccanica.

La storia si ripete dopo 37 anni, Cuscinetto si presenta con nuove idee, nuovo design, nuovi materiali, ma con un imprinting inconfondibile. E con la stessa passione di sempre, al vostro polso in un circuito a 300 all’ora come in una tranquilla passeggiata in città. Non vi rimane che scegliere il colore che preferite tra il bianco, il rosso, l’arancione o il blu, se privilegiate l’aspetto sportivo. Se desiderate invece aggiungere un pizzico di eleganza, la versione effetto oro rosa fa certamente per voi. Il prezzo al pubblico di Cuscinetto è di 1900 euro per le varianti bianco e rosso; per le altre occorre spendere 100 euro in più.