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Le novità Rolex: virata stretta e rotta sul futuro

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Le novità Rolex? Submariner, ma non solo. Le novità 2020 di Rolex conquistano subito il web e i social, occupando uno spazio enorme suddiviso fra commenti positivi e negativi. Poco importa che prevalgano i commenti positivi e che molti di quelli negativi provengano da concorrenti cui improvvisamente è stata rubata la scena e che – c’è da comprenderli – sono per questo molto, molto arrabbiati. Del resto, come sempre, durerà poco.

E comunque colpisce la trepidazione con cui molte marche sperano che Rolex resti inattiva per almeno un paio d’anni, lasciando campo libero ai concorrenti. Come se Rolex fosse un pugile di inarrivabile stile e potenza e i candidati alla cintura di campione del mondo pretendessero per questo che combattesse bendato, con un braccio legato sulla schiena, saltellando sempre su una sola gamba e subito dopo aver partecipato ad una cena di matrimonio. Senza mai farsi la vera domanda: perché Rolex è Rolex? Cosa devo fare per avvicinare il marchio ginevrino e magari superarlo?

Le novità Rolex. Certo, tutti si sono tuffati sulla nuova versione del Submariner d’acciaio, con un millimetro in più di diametro. Tante storie per un millimetro in più, dice qualcuno. A dir tutta la verità ci sono anche modifiche (non vistose, come sempre in casa Rolex, ma comunque considerate significative dagli estimatori del marchio) nella forma delle anse, nel bracciale e soprattutto nel movimento. Ad un prezzo che spaventa molti proprio perché concorrenziale. Molto concorrenziale.

Non ho nulla da obiettare, sia ben chiaro: se in cima ai vostri sogni c’è il Submariner io non discuto, anche se a me sembrano prioritari altri fatti cui vorrei accennare prima di fare un’analisi più approfondita. Che farò presto, quanto prima. In questa sede sono rimasto colpito, sinceramente, più dal cambio di strategia, questo sì epocale, per Rolex. Andiamo con ordine.

Primo. Tutte le novità d’acciaio cominciano ad arrivare da subito nei concessionari. Normalmente viene data la priorità ai modelli in metalli preziosi, per garantirsi un boost di fatturato. Ma questa volta le novità Rolex realizzate in metalli preziosi non arriveranno nei negozi prima di ottobre. Fino a qualche anno fa nessuna novità sarebbe mai stata disponibile prima di ottobre/novembre, con priorità, appunto, ai modelli in oro con o senza brillanti. Bella forza, dirà qualcuno: presentano a settembre quel che era previsto per la prima parte dell’anno, bloccata dalla pandemia. Vero. Ma in ogni caso la disponibilità immediata rappresenta comunque una virata strettissima, per una portaerei colossale – e quindi non agile – come Rolex.

Secondo: il Submariner (senza data) in acciaio è ribadito da un Oyster Perpetual anch’esso senza data, anch’esso in acciaio e anch’esso con il nuovo Calibro. Un “primo prezzo” che scompagina non poco il mercato. Anche perché piacerà moltissimo ad un pubblico di puristi che talvolta guardano con diffidenza alla popolarità del marchio.

Terzo: l’esplosione di colore sui quadranti dei Perpetual di diverso diametro. Ma non i soliti colori intellettuali di Rolex, no: colori decisi, accesi (“ben meditati”, come dice la Fagnola), in cui il “corallo” non è un arancione mancato o un rosso smunto: è un vero e proprio color corallo, pastoso, godibile, che cambia radicalmente le carte in tavola nella lotta per conquistare il mercato delle generazioni più recenti…

Assisteremo ancora una volta ad ingorghi per entrare dai concessionari, come talvolta accade per le novità Rolex? Si scateneranno fenomeni speculativi per accaparrarsi quanti più Submariner sia possibile per poi rivenderli a prezzi da strozzino? Non ne sono poi così sicuro. Innanzitutto perché il prezzo del nuovo Submariner non consente di per sé ricarichi da favola. E poi perché Rolex ha puntato moltissimo sull’acciaio e su alcuni “primi prezzi” con un elevatissimo rapporto fra prezzo e qualità, aumentando notevolmente la quantità di opzioni che non costringono ad un mutuo.

Rolex ha di fatto “spalmato” la brama delle proprie novità in un ventaglio di opzioni che rappresentano un passo concreto per gettare un po’ d’acqua su un fuoco con il quale Rolex non ha mai, in realtà, amato giocare. Sta cambiando qualcosa, sta cambiando molto e la sensazione è che molto ancora cambierà in futuro, sia pure con gli inevitabili tempi lunghi tipici dei giganti cui fa difetto l’agilità. Un’agilità che Rolex sembra però voler conquistare anche nelle strategie di produzione e commercializzazione.

È giusto, in definitiva, godersi il nuovo Submariner, studiarne le sfumature e godere del prezzo intorno ai 7mila euro; epperò anche i circa 5mila del nuovo Oyster Perpetual si riveleranno, subito dopo l’abbagliamento iniziale, un richiamo potente. Una seduzione forte e duratura.