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T-My Lady e Gentleman: Natale in casa Tissot

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A Natale Tissot declina le collezioni sporty-chic per l’uomo e la donna con nuove combinazioni di materiali e finiture. E le anima con i suoi migliori calibri meccanici

Ladies and gentlemen, ecco a voi Tissot. Questa volta il marchio di Le Locle è stato bravissimo a non farmi scervellare per trovare l’attacco giusto per l’articolo. Mi è bastato prendere due delle novità del brand, una per lei e una per lui – Tissot T-My Lady e Gentleman -, metterle insieme… Et voilà: attacco pronto e pezzo già mezzo scritto.

Oddio, già mezzo scritto non esageriamo, perché di cose da dire sui Tissot T-My Lady e Gentleman ce ne sono parecchie. A partire dal fatto che sono proposte interessanti per il periodo natalizio, specialmente se si pensa alla classica abbinata regalo lei-lui. Ma andiamo con ordine e diamo la precedenza alle signore.

Tissot T-My Lady: quando la donna spacca il minuto

La proposta femminile di Tissot parte da un presupposto per nulla scontato: anche le signore apprezzano la meccanica. È vero, questo orologio ha anche alcune referenze mosse da un movimento al quarzo, ma qui preferisco concentrarmi sulle versioni automatiche, ben nove. E, per una volta, parto proprio dall’interno dell’orologio, il calibro.

La versione per lei del Tissot Gentleman ospita nella cassa un calibro della famiglia Powermatic, precisamente il Powermatic 48; è nato su base Eta, sinonimo di affidabilità e resistenza e, come ben sanno gli impallinati, a differenza del “fratello maggiore” Powermatic 80 può contare su una autonomia di 48 ore e sulla molla del bilanciere paramagnetica in Nivachron.

Senza tirarla troppo per le lunghe, il Nivachron è una lega a base di titanio con caratteristiche che hanno la capacità di ridurre l’influenza negativa di un campo magnetico sulla regolarità del movimento. Avvicinate una calamita da frigo a un orologio meccanico o leggete questo articolo e capirete cosa si intende per influenza negativa…

Questa capacità di riduzione varia a seconda del calibro in cui la molla è montata; ma, in soldoni, ciò che non varia è l’effetto finale: la maggiore precisione dell’orologio, visto che il sistema bilanciere-scappamento ne è un po’ il cervello che imposta il ritmo di marcia, per capirci.

L’imbarazzo della scelta

Detto quindi che le signore con al polso un Tissot T-My Lady arriveranno auspicabilmente puntuali a un meeting di lavoro con i collaboratori così come a una seduta dall’estetista, lo faranno anche con un bell’orologio al polso. Perché Tissot ha puntato a raffinare l’estetica oltre che la tecnica di questo esemplare.

Sono nove, abbiamo detto, le referenze automatiche, tutte accomunate dalla dimensione della cassa, 29 mm. Per il resto, le combinazioni di colori e materiali sono così tante che un camaleonte avrebbe bisogno di uno psicologo dopo aver passeggiato sopra alla collezione.

Si va dalle tonalità dei quadranti – blu soleil, argenté, opalino crema, antracite soleil, madreperla – a quelle dei cinturini – bianco, marrone o grigio -, insieme ai bracciali in acciaio a tre file. Per finire con i materiali di cassa e lunetta.

Accanto alle versioni più sportive del Tissot T-My Lady, con cassa e lunetta in acciaio, vi sono quelle con cassa in acciaio e lunetta in oro rosa, lucida o con la bellezza di quasi mezzo carato di diamanti (39 punti per essere precisi). Diamanti che si ritrovano, in alcune referenze, anche al posto degli indici.

Tissot Gentleman: semplicemente uomo

Meno civettuolo ma molto di sostanza è anche il “capofamiglia” Tissot Gentleman, per il quale il marchio ha in catalogo la bellezza di 26 referenze, tra automatici e quarzi. Non me ne vogliano gli amanti di questi ultimi, che odiano dover agitare il polso per caricare l’orologio e trovarlo scarico dopo averlo lasciato per giorni in un cassetto: anche qui, preferisco trattare degli automatici.

Nessuno snobismo, solo la volontà di valorizzare lo sforzo produttivo di Tissot nello sviluppare il calibro Powermatic 80. Basato sull’Eta C07.811, a sua volta derivato dal collaudato 2824-2, ne eredita la robustezza. E trae vantaggio dal fatto che Tissot, di proprietà di Swatch Group così come Eta, può lavorare su questi movimenti con un’economia di scala che altri marchi si sognano.

Come gli appassionati sanno e come i neofiti possono facilmente capire, il Powermatic 80 fa delle 80 ore di autonomia il proprio punto di forza. Tre giorni abbondanti che potrebbero convincere anche i polsi più pigri a farci un pensierino.

Se nel Tissot T-My Lady la furbata tecnica era la spirale in Nivachron, ciò che consente al Tissot Gentlemen di fare la differenza in termini di precisione è la spirale in silicio. Cambiano i materiali, ma non la sostanza: il “cervello” dell’orologio è più resistente ai campi magnetici, vive di più, è più preciso. Nivachron e silicio come il Gerovital, insomma.

Colori, materiali e finiture

La scelta di colori, materiali e dettagli delle versioni automatiche del Tissot Gentleman è sconsigliata agli indecisi. Qui, il marchio di Le Locle si è sbizzarrito, pur tenendo ferma la dimensione della cassa: 40 mm, equilibrata per un orologio che nasce come un dress watch.

Alle combinazioni cassa in acciaio-lunetta in acciaio e cassa in acciaio-lunetta in oro rosa che abbiamo visto nel Tissot T-My Lady, si aggiunge ora quella con cassa in acciaio e lunetta in oro giallo. Nero, marrone, blu, argenté sono le tonalità molto maschili dei quadranti, alle quali si unisce una particolare cromia opalina, abbinata a lunetta, indici e lancette in oro rosa.

Notevoli le versioni che sul quadrante hanno una marcatura centrale dalle linee incrociate; un’estetica ispirata ai quadranti dei tempi che furono, ma anche una strizzatina d’occhio e una sfida – la butto lì – a un orologio di un gruppo concorrente, che costa tre volte di più, anche in virtù di soluzioni meccaniche differenti. Indovina indovinello…

Chiudo con i bracciali e i cinturini. In pelle blu, marrone o nera, con o senza stampa coccodrillo, questi ultimi sono solo con chiusura déployante (che io non amo, ma pazienza: ormai lo sapete e ve ne farete una ragione); più sportivo il bracciale in acciaio a tre file, con quella centrale lucida. Per quanto può valere il mio punto di vista, trovo più centrate le versioni con il cinturino.

T-My Lady e Gentleman: orologi giusti, al posto giusto

Che dire, dunque, per tirare le somme sui Tissot T-My Lady e Gentleman? Che con questi orologi, il marchio si rafforza nel segmento di mercato che più gli è congeniale e che, stando agli ultimi dati disponibili sull’export di orologi svizzeri, è quello che registra il calo più contenuto.

Il T-My Lady automatico, infatti, va da 850 a 2.225 euro a seconda delle referenze; mentre per il Gentleman automatico la forbice di prezzo è più ridotta: da 765 a 1.450 euro. Considerate che, a ottobre, l’export di orologi svizzeri tra i 500 e i 3.000 euro è calato del 5 per cento in valore; meno della media di mercato (7 per cento) e molto meno di quello degli orologi sotto i 200 franchi, giù del 24 per cento.

Tissot presidia questo segmento con i T-My lady e Gentleman, appunto. Due pezzi il cui valore percepito è ben più alto di quello reale, proprio per quell’investimento su meccanica, materiali e finiture di cui ho parlato nell’articolo che avete avuto la pazienza di arrivare a leggere fino a qui.

In definitiva, penso che il brand abbia fatto un ottimo lavoro, perché conosce il proprio mercato, la propria clientela e sa qual è il proprio posto nel mondo Swatch. Non vuole essere ciò che non è, né lo vuole diventare: nell’orologeria, essere fedeli a se stessi aiuta a vincere. Anche in un grande gruppo.