Quasi 20 metri di filo d’oro giallo, tagliato in minuscole sezioni sagomate a mano, per disegnare le figure stilizzate di una jazz band. Apoteosi dell’antica tecnica dello smalto cloisonné è la pendoletta Dôme Jazz di Patek Philippe. Che, per riprodurre l’energia e la potenza della musica, ha richiesto una gamma di 48 colori di smalti trasparenti, con nove passaggi al forno a una temperatura di 840°C. Il risultato è uno straordinario gioco di sovrapposizioni cromatiche, di sfumature vivide, in cui si staglia il giro delle ore simile ai tasti di un pianoforte. L’esemplare unico è uno dei pezzi esposti in questi giorni nella mostra Haut Artisanat 2020-2021, organizzata nei Salons Patek Philippe di Ginevra.
Una collezione di artigianato d’arte
Un’occasione irripetibile in cui ammirare da vicino i capolavori dei métiers d’art prima che entrino a far parte di collezioni private. E particolarmente ricca. Perché con la soppressione di Baselworld 2020 la manifattura svizzera ha annullato anche la tradizionale esposizione annuale di questi pezzi unici ed edizioni limitate; di conseguenza, la speciale collezione realizzata lo scorso anno è ora esposta per la prima volta, assieme alle creazioni del 2021. In tutto un’ottantina esemplari – fra pendolette Dôme e altri orologi da tavolo, modelli da tasca e da polso – ispirati ai soggetti più diversi: dai temi naturalistici a quelli legati all’arte o alle tradizioni culturali dei cinque continenti. La più vasta collezione di alto artigianato mai riunita nell’edificio storico di rue du Rhône.
Più delle passate edizioni, questa esposizione che raggruppa due anni di creatività è una vetrina di tutti i savoir-faire preservati da Patek Philippe. La Manifattura si è infatti sempre prodigata nel perpetuare le tecniche ancestrali dell’orologeria: perfino quando, tra gli anni ‘70 e ‘80, alcune hanno rischiato di scomparire perché non più richieste dal mercato.
Erede della tradizione ginevrina legata alle piccole botteghe che al piano superiore delle fabriques si dedicavano alla decorazione, la Manifattura del resto ha sempre fatto ricorso al talento degli artigiani. Cui ha riservato ampi spazi anche all’interno della nuova sede produttiva di Plan-les-Ouates, inaugurata lo scorso anno. Inoltre ha sempre incoraggiato lo sviluppo di nuove forme artigianali applicate all’orologeria. Come il micro-intarsio in legno, una sofisticata tecnica introdotta qualche anno fa per decorare quadranti e fondelli degli esemplari da polso o da tasca.
La tradizione perpetuata
La più antica forma d’arte decorativa del settore è invece l’incisione a mano, grande specialità ginevrina (in città alla fine del XVIII secolo si contavano oltre 200 incisori). Di cui la mostra Haut Artisanat 2020-2021 riunisce parecchi esempi. Come il motivo di bambù sul quadrante guilloché del Panda, un “tasca” realizzato con tecniche miste, compreso il micro-intarsio in legno. Una composizione di 194 tessere e 190 intarsi che raffigurano in modo realistico il plantigrado cinese ghiotto di germogli di bambù. Mentre l’antica tecnica dello smalto cloisonné sublima con i colori scintillanti la decorazione sottostante in smalto flinqué.
In mostra anche numerosi esemplari che illustrano un’altra specialità ginevrina del XVII secolo: la pittura miniata in smalto. Di cui il Patek Philippe Museum ginevrino espone molte testimonianze storiche, e la produzione attuale esprime il senso di continuità. Non mancano neppure pezzi di alta gioielleria, interamente tempestati di diamanti. Oltre a una varietà di pendulettes che abbinano tre tecniche originali sviluppate in Francia: gli smalti di Limoges (costituiti di molteplici strati di materiali vetrosi trasparenti), gli smalti di Fauré (in rilievo) e gli smalti di Longwy (su porcellana, con decorazioni dal bordo nero).
L’attualità di Haut Artisanat 2020-2021
Non solo. All’interno della mostra Haut Artisanat 2020-2021, Patek Philippe presenta eccezionalmente sei inedite versioni di modelli in collezione rielaborati dalle più raffinate tecniche artigianali. Come il celeberrimo Sky Moon Tourbillon Ref. 6002R, con la cassa in oro rosa incisa a mano – lancette comprese – e il quadrante principale impreziosito da uno smalto Grand Feu guilloché e champlevé a tema floreale.
La Grande Complicazione con ripetizione minuti e calendario perpetuo retrogrado Ref. 5304 è invece reinterpretata in oro rosa con lunetta, anse e fermaglio incastonati da 6.22 carati di diamanti baguette. Mentre la Grande Complicazione con ripetizione minuti e calendario perpetuo Ref. 5374 è declinata in oro bianco con quadrante in smalto Grand Feu blu.
Ancora,tra gli highlights si trovano anche la nuova ripetizione minuti per signora Ref. 7040 con quadrante in smalto Grand Feu flinqué blu e lunetta con l’esclusiva incastonatura Flamme; e una mirabile reinterpretazione dell’Ellisse d’Oro in oro bianco Ref. 5738 che sul quadrante abbina allo smalto champlevé l’incisione a mano. La manifattura, infine, dà sfoggio di padroneggiare l’arte dell’incastonatura con la nuova versione del Nautilus Haute Joaillerie Ref. 7118, interamente in oro bianco con diamanti montati con la tecnica del “serti neige”, conosciuta anche come “incastonatura a neve o aleatoria”.
Ma i motivi per visitare la mostra non finiscono qui. Oltre ad ammirare i migliori esemplari dell’ultimo biennio, durante la visita si può anche assistere alle dimostrazioni dal vivo degli artigiani, per rendersi conto delle enormi difficoltà e dell’incredibile livello di maestria raggiunto. Haut Artisanat 2020-2021 è aperta tutti i giorni (domenica esclusa) fino a sabato 26, dalle ore 11 alle 18, ai Salons Patek Philippe di Ginevra (41 rue du Rhône). Consigliata la prenotazione, sul sito internet dedicato.