Approfondimenti

Laureato Chronograph Aston Martin. Quando l’amore vince sull’interesse

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Voglio spifferarvi un po’ di segreti. Cominciamo subito con la vecchia storia della coppia orologi e automobili. Certo, sono due passioni soprattutto maschili, ma non è che abbiano sempre portato bene ai protagonisti del matrimonio. Perché di solito i matrimoni d’interesse non hanno lunga vita. Certo, hai due potenti uffici Marketing & Comunicazione che uniscono le proprie forze per farti una notizia che fai fatica a “bucare”. Perché non si sa mai, perché le vetture da sogno le sognano tutti e gli orologi da sogno li sognano comunque in tanti. Ma di solito – lo ripeto – i matrimoni d’interesse non durano mai a lungo, come quelli fra comparse del mondo dello spettacolo.

Ogni tanto però salta fuori un amore forte e allora le cose vanno diversamente. Fermo restando che pure i matrimoni d’amore non è detto che durino davvero a lungo. Per questo quando è arrivata la notizia del Girard-Perregaux Laureato Chronograph Aston Martin Edition non mi sono eccitato più di tanto. Un po’ perché mi aspettavo che qualcosa (che poi s’è rivelato essere il Laureato Chronograph Aston Martin Edition) uscisse prima o poi; e un po’ perché il modello precedente mi aveva entusiasmato per quel che era (lo trovate qui), indipendentemente da Aston Martin. Un sogno che – sia ben chiaro – mi ha accompagnato da prima che prendessi la patente. Sogno irrisolto, purtroppo. Ma questa volta…

Vuoi vedere che ‘sta gente ha capito?

Il discorso ovviamente non riguarda solo Girard-Perregaux, ma anche altre marche – e su questo punto torneremo a parlare, se volete. Però ho l’impressione che un po’ di persone, sia nell’orologeria che nell’automobilismo, comincino a capire che ne abbiamo le “tasche” piene di accostamenti arbitrari fra marchi famosi. Vogliamo vedere il bacio, quello vero. Non quello a favor di fotografo, quello anche no, per favore.

Comincio quindi proprio dal bacio. Il quadrante. Tu mi dirai: bene, un altro quadrante verde. E con ciò? Ti rispondo che anch’io avrei detto la stessa cosa, ma vorrei ricordarti che Girard-Perregaux, come Ulysse Nardin e Gucci Orologi, appartiene al gruppo Kering. Che, guarda caso, è proprietario di Donzé Cadrans, una piccola diabolica fabbrica di Le Locle (ad acquisirla fu proprio Ulysse Nardin, “lelocliana” anche lei) in grado di sfornare quadranti di assoluta eccellenza. Quadranti, per intenderci, che talvolta costano quanto e più di un buon orologio.

Il quadrante del Laureato Chronograph Aston Martin Edition

Come questo “quadrante verde”, in realtà ottenuto applicando tre mani di vernice (lasciando a ciascuna il tempo di asciugarsi prima di stendere la successiva) realizzando uno strato che viene poi cotto in forno. Tutto qui? Naaah! Perché gli strati sono ben sette, per ventun mani di vernice, nel complesso. Il risultato? Trasparenza e brillantezza quasi magiche. È una tecnica in gran voga nelle auto di qualità superiore. Per intenderci, una roba da sommelier del colore che arriva a costare, da sola, quanto una buona automobile con una buona verniciatura.

Una satinata Aston Martin si aggira intorno ai 18.000 euro, tanto per fare un esempio. Ne vale la pena? A mio parere personale per una vettura non ne sono così sicuro. Perché il primo uccello che me la sgancia, la prima persona che mi si appoggia, il primo che vedo a dieci metri con una punta metallica in mano fanno una gran brutta fine. Per il quadrante di un orologio (ben protetto anche da acqua e umido, visto che il Girard-Perregaux Laureato Chronograph Aston Martin Edition è impermeabile fino a 10 atmosfere) la cosa è ben diversa.

E quelle righe trasversali, quello strano pattern incrociato che rende ancor più difficile il lavoro di realizzazione del quadrante? Anche quello ha un senso, anche quello è un bacio d’amore, se guardate la storia del logo Aston Martin e parte della splendida tappezzeria. Ma per questo vi rimando alle foto.

Noto, per finirla con le sottigliezze estetiche, che a parte il brillante British Racing Green, ogni riferimento ad Aston Martin è riservato al fondello. Fondello che, per la prima volta sui cronografi Laureato, è trasparente per mostrare l’impeccabile finitura del Calibro GP 03300, con modulo crono sovrapposto al movimento di base. Dimenticavo: va da sé che un quadrante del genere non può entrare in normale produzione: del Girard-Perregaux Laureato Chronograph Aston Martin Edition vengono realizzati solo 188 esemplari. Speciali davvero perché nessuno si è baciato a favor di fotografo, per essere chiari. Nessuno ha giocato, come si faceva una volta, allo “sbatti il logo sul quadrante”. Qui davvero si è pensato alla realizzazione di un buon orologio per collezionisti.

L’acciaio 904L

Questa volta vorrei puntare l’attenzione sul fatto che il Girard-Perregaux Laureato Chronograph Aston Martin Edition ha la cassa e il bracciale in acciaio AISI 904L. Vale la pena di ricordare, innanzitutto, che AISI sta per American Iron and Steel Institute, un’associazione fondata nel 1908 dai produttori americani d’acciaio. Gli aderenti a questa associazione producono quasi il 90 per cento dell’acciaio USA ed hanno realizzato una catalogazione molto accurata ed efficiente dei tipi d’acciaio. Si tratta di catalogazioni di base, sulle quali vengono però realizzate variazioni che, entro certi limiti, non comportano il cambio di definizione.

Per quel che interessa l’orologeria attuale, sono due le numerazioni importanti: 316L e 904L. Il primo, più diffuso, è un acciaio austenitico – il nome deriva dal nome dello scienziato inglese Sir William Chandler Roberts-Austen (1843-1902), autore di importanti ricerche sulle proprietà dei metalli e delle leghe d’acciaio in particolare. L’austenite, in breve, è una struttura cristallina che consente, fra l’altro, l’impiego di metodi di tempratura tali da garantire resistenza agli acidi e notevole antimagnetismo. Acciaio austenitico, ad esempio, è quello di cui è costituita la parte superiore del celeberrimo Chrysler Building di New York. La curiosità è che si tratta di acciaio proveniente dalla tedesca Krupp e denominato Nirosta (“nichtrostender Stahl” acciaio antiruggine).

Nella famiglia degli acciai austenitici il 316L viene impiegato per l’equilibro fra proprietà meccaniche, durata nel tempo, anti-magnetismo e scarsa tendenza a causare reazioni allergiche. Il 904L contiene in più percentuali di molibdeno che migliorano ulteriormente la resistenza alla corrosione; il suo basso tenore di carbonio aumenta l’inossidabilità e le proprietà anallergiche. In più consente finiture lucide di qualità ancor più elevata rispetto al 316L. Per converso non solo costa di più, ma richiede lavorazioni più lunghe e utensili specifici.

Il 904L venne sperimentato (con il bizzarro nome di “acciaio Urano”) da Omega, fra il 1971 e il ’72, nella realizzazione dell’orologio subacqueo PloProf. A consigliarne l’impiego furono i tecnici della Comex, azienda specializzata in lavorazioni subacquee, che lo preferiva per la sua superiore resistenza al salmastro. Rolex ha iniziato ad usarlo nel 1985 e oggi impiega una propria specifica variante. Anche Girard-Perregaux utilizza il 904L per i propri cronografi e, alla luce di quanto detto, l’alternanza di finiture lucide e satinate assume ancora maggior pregio.

In conseguenza di tutte questo considerazioni il prezzo (18.500 euro) del Laureato Chronograph Aston Martin Edition colpisce positivamente. L’aumento di prezzo rispetto alla versione “di serie” con lo stesso movimento (15.900 euro) rientra nella logica delle lavorazioni e dei soli 188 esemplari prodotti. In Italia ne arriveranno pochissimi… I collezionisti sono avvisati.