Dagli Omega ai Rolex. Dal celeberrimo Hamilton allo sconosciuto Ebel. Fra le news più attuali, tengono banco gli orologi di Elvis Presley. E noi, giocando in anticipo sul film (presto) nelle sale, non potevamo esimerci dal raccontarveli
Arriverà nei cinema solo il 22 giugno. Ma la febbre per Elvis, il nuovo film diretto dal visionario Baz Luhrmann, è salita già dalla première mondiale all’ultimo Festival di Cannes, dov’era tra le opere più attese. Per diverse ragioni. Prima di tutto perché la pellicola è dedicata a una delle più grandi icone rock di tutti i tempi, venerata anche dalle generazioni 2.0 di artisti; su tutti i nostrani Måneskin che partecipano alla colonna sonora con la cover If I can dream. Poi perché non è il solito biopic ma – come recita il trailer stesso – un approfondimento sul “vero” Elvis e sul rapporto con il suo manager, il colonnello Tom Parker.
L’altro motivo è che rivela al mondo il nuovo divo del cinema Austin Butler, 30 anni, talmente credibile nei panni di Elvis da poter essere scambiato per un giovane sosia. Il suo talento è stato accolto trionfalmente dai 12 minuti di standing ovation, scattati al termine della proiezione dell’anteprima a Cannes, con tanto di benedizione di Priscilla Presley, presente sulla Croisette. E poi, ancora, perché mostra un altrettanto straordinario Tom Hanks nel ruolo del manager del Re del rock, Tom Parker.
Elvis e gli orologi
A noi che siamo monotematici, e a tutti gli impallinati del mondo delle lancette, non sfuggirà certo nel film di Luhrmann la copiosa presenza di orologi, ricorrenti in diverse scene sul grande schermo. Nella finzione come nella realtà, The King era infatti un grande appassionato di auto di lusso, di gioielli appariscenti e di orologi, appunto. Che sfoggiava tanto sui set quanto nella vita privata. Potevamo quindi far finta di ignorare gli orologi di Elvis? Certo che no.
Pare infatti che ne abbia avuti centinaia, acquistati dai gioiellieri di Los Angeles e di Memphis, anche se non era un collezionista nel senso tradizionale del termine. Diverse testimonianze raccontano che li amava come accessori di moda da cambiare spesso e volentieri, alla stregua di un gioiello. Divennero così sempre più preziosi e stravaganti, man mano che il suo gusto evolveva verso l’estetica show-off creata per lui dal costumista Bill Bellew. Di volta in volta conversation pieces per attaccare bottone con le ragazze, ma anche oggetti da regalare nei sinceri gesti di generosità verso gli amici.
Gli orologi di Elvis: Hamilton, Omega…
Se nel film di Luhrmann gli orologi appaiono in diversi momenti della storia, non si tratta però proprio degli stessi esemplari da lui realmente indossati – alcuni dei quali sono così famosi da restare impressi nella memoria collettiva. A cominciare dall’Hamilton Ventura: il primo nella Storia con movimento elettromeccanico (brevettato), aveva un’insolita cassa triangolare, dal design perfettamente in linea con lo streamline americano dell’epoca. Non a caso è noto anche come “Elvis Watch” dopo che The Pelvis lo aveva indossato nel film Blue Hawaii del 1961.
Ma ha fatto storia anche l’Omega firmato Tiffany & Co. che Elvis ricevette, sempre nel 1961, dalla RCA – la sua Casa discografica – per celebrare i 75 milioni di copie di dischi venduti. Con cassa in oro bianco, lunetta incastonata di diamanti e fondello con dedica, nel 2018 è stato battuto all’asta da Phillips a Ginevra per una cifra record: quasi due milioni di franchi svizzeri. Ad aggiudicarselo la stessa Casa, che l’ha acquistato per l’Omega Museum, dove oggi si può vedere esposto tra i pezzi notevoli. Bello che lo condivida così con gli appassionati…
Del resto, non è l’unico orologio di Elvis a finire sotto il martelletto dei banditori. Sempre a proposito della Maison di Biel, è famoso anche un Omega Constellation con cassa in acciaio placcato oro rosa e certificato ufficiale di cronometro. Fu indossato da Elvis durante il servizio militare, periodo che poi ispirò il film Cafè Europa (G.I. Blues), del 1960, e regalato dal divo all’amico musicista Charlie Hodge. L’esemplare poi diventa un habitué delle case d’asta: messo in vendita nel 2011 da Heritage Auctions, raggiunse i 15.500 dollari; nel 2012 tornò in un incanto di Antiquorum, che lo aveva stimato fra i 10 e i 20mila dollari, ma spuntò i 52mila dollari; e nel 2014 sempre Antiquorum lo rivendette per 37.500 dollari. Quotazioni altalenanti ma di sicuro successo.
Tra gli orologi di Elvis va citato anche un Omega digitale: l’allora rivoluzionario Time Computer, del 1972, con display a Led. In rete non abbiamo trovato foto che ritraggono il performer con quell’esemplare. Ma lo scrittore Jerry Schilling, suo stretto confidente, dichiara di averlo visto nel libro Me and a Guy Named Elvis. Perché non credergli?
…Rolex & Co.
Non solo Omega, però. Merita almeno un cenno anche il Rolex Submariner 6538 “Big Crown”, al polso di Elvis nel film girato alle Hawaii Girls Girls Girls, datato 1962. Guarda caso, lo stesso anno anche Sean Connery nei panni di James Bond indossava il medesimo modello in Dr. No, primo film della saga di 007. A portare questo esemplare agli onori della cronaca è stato Jake’s Rolex World, cui vi rimandiamo per opportuni approfondimenti.
Sempre al Rolex Magazine va anche il merito di aver scoperto un’autentica chicca: il Rolex King Midas 9630. Disegnato nientepopodimeno che da Gérald Genta, era uno strano orologio interamente in oro massiccio, con cassa pentagonale. Elvis lo ricevette in regalo per avere tenuto sei concerti sold out nel 1970 allo Houston Livestock Show and Rodeo, la maggiore mostra di bestiame e competizione di rodeo del mondo. La Casa della Corona lo produsse in una costosissima edizione limitata di 1000 esemplari, ma il Re del rock non lo trattò molto bene… Nelle foto esclusive del sito americano appare pieno di graffi e con il quadrante danneggiato dall’acqua.
Per passare ad altri marchi, faceva parte della sua collezione anche un Corum Buckingham. Realizzato attorno al 1960 e sempre con cassa in oro giallo, anche questo fu donato da Elvis a un amico, Richard Davis. E anche questo è stato battuto all’asta da Antiquorum nel 2016 per 22mila dollari, insieme alla lettera autografa che ne documenta la storia e la provenienza. E poi ancora da Antiquorum nel 2018, e da Swarders nel 2020: a volte ritornano…
Una notizia recente, infine, riguarda un esemplare-gioiello realizzato da Ebel nei primi anni Settanta, dalla foggia particolare. Totalmente in oro giallo, con cassa carré, lunetta di diamanti e bracciale scultura, ben illustra lo stile sempre più eccentrico dell’artista. Che poi lo regalò all’amico e cantante gospel J.D. Sumner, facendogli incidere una dedica sul fondello. Acquistato dall’antiquario M.S. Rau per 495mila dollari, è entrato a far parte della sua collezione privata e conservato nella sua galleria di New Orleans.
Ça va sans dire, sembra davvero che il film di Luhrmann abbia innescato una nuova Elvis-mania, con fan sempre più devoti a caccia di feticci e memorabilia in ogni angolo del mondo. A tal punto che probabilmente nei prossimi mesi salteranno fuori altri orologi di Elvis… Scommettiamo?