Attualità

Gli orologi Trussardi fra heritage e tendenza

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Sanno cogliere l’esprit du temps. E insieme recuperano elementi storici come il logo del levriero e la simbolica T. Esemplari da indossare per far parte di una storia di famiglia

Per una donna, indossare oggi gli orologi Trussardi è una scelta che prescinde dall’intrinseco valore estetico. Certo la maison ha messo a punto una serie di modelli che trasmettono appieno la propria eleganza scattante e sempre connessa al “qui e adesso”. Ma indossare un orologio Trussardi significa anche entrare a far parte di una storia di famiglia, iniziata nel 1911 e proseguita nel tempo, grazie alla passione e alle intuizioni delle varie generazioni.

Ai principi del Novecento, Dante Trussardi realizzava guanti bellissimi che poi vendeva in tutt’Italia. Una produzione di gran pregio, però destinata a scemare con i cambiamenti culturali che avevano portato la gente a girare sempre più a mani scoperte. Invece il nipote Nicola, negli anni ’70, trova il modo di reinventarla: da una parte ne custodisce il know-how e dall’altra trasforma l’azienda in un brand. Crea il logo del levriero e lancia prima una serie di accessori in pelle, poi una collezione di abbigliamento vera e propria.

È il boom. Negli anni ’80 Trussardi spopola: arrivano i profumi, la prima linea di jeans di lusso, due icone assolute, il secchiello e lo zainetto da città. E intanto la maison crea un legame indissolubile con Milano, andando a sfilare in luoghi simbolo come il Teatro alla Scala, la piazza del Duomo o la stazione Centrale. Trussardi rappresenta il fascino dinamico dell’imprenditoria che dialoga con la creatività e con l’arte, di cui Nicola è appassionato.

La sua morte improvvisa nel 1999 lascia il timone della griffe ai figli, che ne portano avanti il lavoro mantenendo il gusto per uno stile profondamente affine alle vibrazioni del contemporaneo. Le stesse che oggi si ritrovano negli orologi della linea T-Sparkling, illuminata dai cristalli sulla ghiera e dal “diamond dust” agli indici; mentre la T di Trussardi appare sul bracciale, ne modella le singole maglie trasformandone il design, lo decora come dettaglio in colore contrasto.

L’iniziale del nome, il logo del levriero, i pattern storici della casa diventano del resto elementi d’identità che ritornano puntuali nelle diverse collezioni di orologi Trussardi. Così i modelli T-Twelve parlano un linguaggio vagamente rétro, come a voler ripescare le radici del brand: sul quadrante la T sostituisce il 12; il levriero appare sul contrappeso della lancetta dei secondi; il lettering del nome ripetuto decora il réhaut; lo stile “classico” definisce il bracciale rastremato.

Mentre la collezione T-Motif rivela un perfetto equilibrio fra la modernità più essenziale e la ricerca dello chic d’antan. E si inscrive nel gusto neo-vintage, essenza stessa di attualità. Ecco quindi il bracciale in maglia milanese, la carrure (inaspettatamente) decorata da cristalli, il quadrante con la T a ore 12 e il motivo a rilievo, omaggio alla texture Trussardi.

Infine la linea T-Chain, quella che maggiormente esprime il mix di tradizione e tendenza degli orologi Trussardi. È  composta da veri e propri esemplari-gioiello, con la cassa di piccole dimensioni e il bracciale a catena tipo gourmette, dai link geometrici. Sul quadrante ritorna la grafica Trussardi, mentre la lunetta lucida è incisa con un decoro a T satinato. Un tocco inedito, che increspa il metallo di luce.