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Manutenzione estiva. Cosa fare (e non fare) con l’orologio al mare

Vacanze in vista? Semplici fughe al mare per il weekend? Comunque sia, è il momento di pensare alla manutenzione estiva. Non prorogabile, anzi indispensabile se pensate di portare l’orologio in spiaggia – e soprattutto in acqua – con voi. Ma è importante anche tenere a mente qualche accorgimento per il benessere del vostro compagno di polso (e alla fine del vostro portafoglio)…

Facciamo un ripasso, tanto per chiarirci. E per provare a chiarire alcuni punti che qualcuno tende a dimenticare. Il primo dei quali è: un orologio dichiarato impermeabile a 3 atmosfere non può affrontare immersioni fino a 30 metri, benché talvolta questa dicitura sia perfino incisa sul fondello. Vero è che a 30 metri sott’acqua la pressione è di circa 3 atmosfere (dipende da alcune variabili dell’acqua stessa); ma la sorpresa è che si tratta di un’indicazione obbligatoria per qualunque orologio svizzero. Il limite delle 3 atmosfere è praticamente rispettato da tutti i produttori, ma l’acqua, dai nostri rubinetti, può uscire a pressioni superiori, per contratto.

Ho chiesto ad un idraulico (uno di quelli bravi e particolarmente costosi, che però mi ha persino fatto una regolare fattura) di misurare la pressione dell’acqua al mio bidet (non ridete: è una cosa seria), che con la miscela fredda/calda arrivava a poco meno di 4,5 atmosfere.  La storia dei 30 metri, quindi, è un mezzo imbroglio, un brutto giochino di marketing che l’orologeria dovrebbe abbandonare per sempre. Anche perché l’equivoco dura da troppo tempo. Sarei curioso di capire cose accadrebbe se si moltiplicassero le richieste di costosi interventi in garanzia in seguito ad incidenti “idraulici” legati a questa pratica.

Un distinguo fra i subacquei

Nella scelta dei nostri orologi per l’estate, quindi, è molto più saggio dare la precedenza ai classici 10 atmosfere, che dividerei in tre sezioni. Innanzitutto, quelli che definisco “da yatch club”: ossia orologi apparentemente normali, spesso anche di grande eleganza, ma utilizzabili in barca, in spiaggia e anche per moderate attività subacquee. Ci sono poi i subacquei “di base”, quelli muniti di una lunetta girevole unidirezionale e quindi utilizzabili anche con le bombole. Molti, ormai, dichiarano impermeabilità superiori alle 10 atmosfere ed effettivamente lo sono. Non servono per scendere in abissi che pochi frequentano, è chiaro, ma la superiore impermeabilità di solito non aumenta i prezzi, e costituisce una buona riserva di sicurezza.

Vanno intesi in questo senso per non confonderli con i “Professionali”. In genere sovradimensionati per aumentarne la resistenza, sono spesso muniti anche della valvola per far uscire l’elio contenuto nell’aria degli ambienti iperbarici asciutti. Questo dispositivo, in sostanza, non è altro se non una molla calibrata che apre una valvola quando la pressione interna all’orologio è superiore di circa 3 atmosfere rispetto alla pressione esterna. Nella maggior parte dei casi la valvola è automatica, ma talvolta è ulteriormente protetta da una corona avvitata, che il subacqueo apre prima della risalita. Effettivamente è utile solo per un ristretto numero di professionisti delle immersioni. Ma, visto che non costa cara e che fa tanto lupo di mare, è montata anche su orologi di costo non eccessivo.

La manutenzione estiva, in vacanza e prima di partire

Dopo ogni immersione in acqua salata sarebbe buona cosa che il proprietario dell’orologio lo sciacquasse bene in acqua dolce a temperatura media. E in effetti la classica doccia dopo il bagno qualcosa di positivo porta (anche all’orologio). Ma non abbastanza. La procedura corretta sarebbe quella di servirsi di uno spazzolino da denti usato (e tenuto in serbo proprio per questo), agendo con cura nella zona della lunetta girevole o intorno alla corona. Pochissimi però lo fanno. E questo, nell’arco di un’estate, finisce per accumulare depositi di sporcizia e salmastro che andrebbero rimossi con acqua tiepida e detersivo liquido diluito.

Ma prima, prima di partire per le vacanze o comunque per poter fare liberamente il bagno in mare con l’orologio al polso, sarebbe indispensabile effettuare un intervento di manutenzione estiva. Ossia portarlo presso un servizio d’assistenza della propria marca, dove i tecnici provvederanno innanzitutto a verificare l’effettiva impermeabilità con un test “asciutto”. Questo test consiste nell’inserire l’orologio in un contenitore ermetico dal quale una pompa estrarrà aria fino a raggiungere la pressione prestabilita. Se dalla cassa dell’orologio non fuoriesce aria, allora l’impermeabilità è assicurata. In caso contrario avremo comunque un dato che starà a noi considerare sufficiente o meno, sotto la nostra responsabilità.

Altrimenti bisognerà provvedere alla sostituzione delle guarnizioni di tenuta: un’operazione che richiede la manodopera di tecnici esperti, muniti di ricambi originali. Per questa ragione è sempre meglio rivolgersi ai concessionari e ai laboratori ufficiali: l’intervento potrà essere eseguito rapidamente, senza necessità di una manutenzione completa. Ovviamente si tratta di solito di un intervento a pagamento; alcuni laboratori però non fanno pagare né la verifica dell’impermeabilità né la smagnetizzazione, che è sempre bene effettuare ogniqualvolta facciamo manutenzione (estiva o meno). I campi magnetici sono spesso responsabili di notevoli alterazioni nella costanza di marcia. A tutt’oggi gli unici orologi totalmente insensibili ai campi magnetici sono gli Omega verificati dal Metas, ossia l’ente svizzero che sovraintende alla “alla standardizzazione di pesi e misure”.

Qualche consiglio in più

Un altro punto non secondario è l’eventuale bracciale metallico. La ricchezza delle articolazioni consiglia di intervenire periodicamente con il solito spazzolino da denti tenuto da parte per questo tipo di compiti. Negli ultimi tempi, però, si sta facendo strada l’uso dei cinturini Nato in tessuto sintetico, che sarebbe opportuno adottare in vista dell’estate (e non solo delle vacanze). Hanno il vantaggio di essere pratici, leggeri, colorati e di poter essere sostituiti rapidamente, variando in continuazione l’aspetto dei nostri orologi. Costano poco e si asciugano a grande velocità. Anche in questo caso, quando si è al mare, una bella sciacquatina in acqua dolce dopo il bagno sarà operazione rapida e salutare. Per un’estate all’insegna della sicurezza in acqua.

Un’ultima considerazione va fatta sulla temperatura che può raggiungere il movimento dell’orologio. I quadranti neri assorbono molta luce e quindi scaldano l’interno fino a raggiungere temperature intorno agli 80°C quando prendiamo il sole. Il successivo tuffo nell’acqua fresca crea un’escursione termica che può causare non pochi problemi di costanza di marcia. È la ragione per cui anche fra gli strumenti per i professionisti di fanno strada quadranti di colori diversi. Pur sempre ben leggibili, ma meno sensibili alla violenza delle capriole termiche al momento del tuffo.