Attualità

“Navitimer story”, la saga del cronografo Breitling

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Come indica il titolo, il libro Navitimer story. L’epopea del cronografo Breitling celebra i 70 anni del famosissimo esemplare. Lo firmano sotto l’acronimo G.R.A.M. due nomi noti nel panorama bibliografico orologiero: Anthony Marquié, ingegnere aeronautico francese, e Grégoire Rossier, biologo elvetico specialista in bioinformatica. Entrambi appassionati all’industria delle lancette e già autori di numerosi volumi a tema – da Moonwatch Only a Flightmaster Only, fino a A Moon Watch Story, tutti dedicati a Omega -, anche questa volta pubblicano con watchprint.com, l’editore svizzero specializzato in orologeria.

Uno strumento per i piloti

Come molti sanno, il cronografo prende nome dalla fusione dei termini Navigation e Timer, che stanno a indicare le sue principali funzioni. Fin dagli anni Trenta del Novecento, infatti, Breitling instaura un profondo rapporto con il mondo dell’aviazione per volere di Willy Breitling, nipote di quel Léon che nel 1884 aveva fondato l’azienda a Saint-Imier. E dal 1952, in collaborazione con la più grande associazione aeronautica dell’epoca – la Aircraft Owners and Pilot Association – avvia lo sviluppo di un modello speciale, sulla base delle esperienze maturate con il Chronomat.

In effetti, insieme alla misura dei tempi brevi, il Navitimer offre le funzionalità del regolo calcolatore circolare. Uno strumento utile durante la navigazione aerea, perché capace di compiere specifiche operazioni: come la conversione di chilometri in miglia, il calcolo della velocità media o delle distanze, il consumo di carburante… e così via. Ideale per i piloti in volo, tant’è che all’inizio l’orologio è disponibile esclusivamente per i membri dell’Aopa. Solo a partire dal 1955 è poi commercializzato al grande pubblico ed entra così a far parte delle collezioni di appassionati e celebrità, nonché degli astronauti della Nasa. E diventa quindi uno degli esemplari più rappresentativi non solo della Marca, ma dell’intera orologeria svizzera.

Navitimer story

Del resto, le 255 pagine e 280 illustrazioni di Navitimer story offrono una formidabile galleria delle personalità che cedettero al fascino dell’orologio. Campioni di Formula 1 quali Jim Clark, Graham Hill o Jo Siffert, tutti del team Lotus. Ma anche leggende della musica come Miles Davis, oppure star del cinema: da Tony Curtis ad Alain Delon fino a Yves Montand. Passando, naturalmente, per Sean Connery, nel ruolo del più stiloso di tutti i personaggi del grande schermo: James Bond. A proposito del quale scopriamo che Willy Breitling, nel 1965, lavorò a fianco del team di produzione del film Thunderball in quella che fu a tutti gli effetti un’azione ante litteram di product placement. Come ci aveva raccontato a suo tempo Giampiero Negretti.

Ancora, le pagine del volumetto ci ricordano pure che il cantautore francese Serge Gainsbourg chiese a Breitling di fornirgli un bracciale “stile rally” per personalizzare il suo Navitimer Referenza 81600, che – si dice – fosse realizzato in platino. Ma Navitimer story racconta tanti altri episodi di passione e di stile, che varrebbe la pena di conoscere. A patto che sappiate un po’ le lingue, visto che il libro è disponibile solo in inglese, in francese o in tedesco. Ma la prosa facile e lo stile diretto rendono comunque la lettura piacevole. Trovate un estratto nella gallery qui sopra: dategli un’occhiata…