Non me ne vogliano i marchi svizzeri di proprietà dei grandi gruppi internazionali del lusso. Ma ho sempre pensato e penso tuttora che il bello dell’orologeria elvetica stia soprattutto nelle decine dei brand indipendenti, piccoli o medi. E ne ho avuto la conferma prendendo tra le mani – in attesa di vederlo dal vivo – la cartella stampa del nuovo Oris Big Crown Calibre 473.
Perché si tratta di un pezzo che non avrebbe potuto nascere senza visione imprenditoriale e fegato. Gli stessi che, 40 anni fa, spinsero il Ceo dell’epoca, Rolf Portmann, e Ulrich W. Herzog, attuale Presidente del Marchio, ad acquistare le azioni dell’azienda per restituire a Oris il proprio status di società indipendente.
Il coraggio di essere Oris
Fondata nel 1904 ad Hölstein, nel canton Basel-Landschaft, nel 1970 Oris era infatti entrata a far parte dell’Asuag (Allgemeine Schweizerische Uhrenindustrie AG, ossia Società generale dell’orologeria svizzera), un gruppo di aziende costituito nel 1931 per proteggere l’industria dal collasso finanziario seguito alla grande crisi del 1929.
Dopo essersi fusa con l’omologa Ssih (Société Suisse pour l’Industrie Horlogére SA), ASUAG divenne parte di Smh (l’attuale Swatch Group) nel 1985. Tre anni prima, Portmann ed Herzog ne avevano già portato a termine l’acquisizione, rendendo Oris di nuovo indipendente e sfidando l’onda lunga della crisi del quarzo con una decisione coraggiosa: stop graduale all’elettronica e produzione di orologi solo meccanici. Fu l’inizio di una costante rinascita.
Alle origini del Big Crown
Una rinascita che, fortunatamente, poté contare su un patrimonio di conoscenze tecniche e di modelli che consentirono a Oris di riprendere a parlare un linguaggio estetico ben noto agli appassionati. In primis quello del Big Crown Pointer Date, cui il Big Crown Calibre 473 si ispira in maniera evidente.
Il Big Crown, nato come orologio da pilota nel 1938, presentava una corona sovradimensionata per aiutare gli aviatori a regolare l’ora senza dover togliere i guanti. Uno dei modelli più popolari della collezione è proprio il Big Crown Pointer Date. La complicazione originale della data, brevettata nel 1915 da A. Hammerly, utilizza al posto del classico datario una lancetta centrale, che indica i numeri da 1 a 31 su una scala perimetrale, lungo il réhaut.
L’Oris Movement Creation Programme
Dal 1904 a oggi, l’azienda ha creato oltre 270 calibri originali. L’Oris Movement Creation Programme, nato nel 2014 per far rivivere una parte della cultura del Brand rimasta sopita a causa della crisi del quarzo degli anni ’70, portò alla nascita del Calibro 110 a carica manuale, con una formidabile autonomia di 10 giorni grazie a un singolo bariletto.
Tre anni fa è la volta dell’innovativo Calibro 400, un potente movimento automatico antimagnetico con un’autonomia di cinque giorni e una garanzia di dieci anni. Prima linea di movimenti automatici sviluppata in più di quattro decenni, la serie Calibro 400 è considerata come il nuovo standard negli automatici di fabbricazione svizzera.
Gli sviluppi del Big Crown
Fino al 2021, l’orologio montava un calibro Sellita Sw200-1 modificato. Due anni fa il Big Crown Pointer Date in edizione limitata Hölstein è stato dotato del calibro automatico 403 di nuova concezione, una derivazione del 400 con piccoli secondi e datario a lancetta. A oggi, entrambi i modelli coesistono in catalogo con una differenza di prezzo di circa 1.000 franchi tra quelli con movimenti Sellita modificati e quelli sviluppati internamente.
Si può dire che il Big Crown, reintrodotto in collezione nel 1984, abbia avuto un ruolo fondamentale nel salvare l’azienda dall’estinzione durante l’era del quarzo, rilanciandola dopo il buyout di due anni prima. Oggi, il Big Crown Calibre 473 perpetua la collezione e la fa evolvere aggiungendo un elemento fondamentale: una nuovissima meccanica.
Big Crown Calibre 473: cuore meccanico
Progettato da zero dai tecnici di Oris, il calibro manuale 473 ha avuto bisogno di quattro anni di sviluppo. Come il calibro serie 400, è resistente, preciso, con elevati livelli di antimagnetismo e garantito 10 anni. Elaborato sulla stessa base del calibro 403 automatico, racchiuso all’interno del Big Crown Pointer Date del 2021, il calibro 473 alimenta le ore, i minuti, i piccoli secondi, il puntatore della data. E ha una caratteristica extra: un indicatore dell’autonomia residua sul retro.
L’autonomia complessiva è consistente: 5 giorni, indicata anche da una scritta sul quadrante. Ben in evidenza sul ponte sopra al bariletto e visibile attraverso il fondello in vetro zaffiro, l’indicatore brevettato ha tacche a 0, 24, 48, 72, 96 e 120 ore e si legge tramite una lancetta azzurrata. Ben all’interno delle tolleranze Cosc, la precisione del movimento è valutata a -3/+5 secondi al giorno. Niente male, davvero.
Come i calibri 110 e 400, anche il 473 è un movimento proprietario sviluppato internamente, ma prodotto da una rete di fornitori con tecniche industriali all’avanguardia. Del resto, come spiega Herzog in una breve intervista a corredo del lancio del Big Crown Calibre 473, per Oris in-house significa «definire specifiche e progettazione, finanziare lo sviluppo del prototipo e degli strumenti. Il know-how è nostro, la produzione è di terzi e l’assemblaggio è condiviso».
Un design riconoscibile
L’oblò sul fondello mette in evidenza l’estetica pregevole del Calibro 473, grazie anche a un anello di incassaggio molto sottile che lascia il movimento in piena visione. Il che è senz’altro una goduria per i fissati della meccanica. Ma per la maggior parte dei mortali che si lascia stregare dal quadrante prima di comprare un orologio, dico che il Big Crown Calibre 473 ha i tratti classici del Big Crown Pointer Date con qualcosa in più.
Oltre al nuovo movimento automatico, l’orologio ha un design della cassa rinnovato e più attuale. Con un diametro di 38 mm, il Big Crown Calibre 473 presenta meno tratti d’ispirazione rétro rispetto al Big Crown da 38 mm del 2021. Ha sostituito la lunetta zigrinata con una piatta e lucida, ha rimodernato le cifre, ha cambiato l’estremità a mezzaluna della lancetta del datario con una a forma di freccia e ha sostituito le classiche lancette a cattedrale con quelle a daga, più sottili.
Trovo molto bello il color azzurro acqua del quadrante, che si distingue tra le decine di tonalità che negli ultimi anni abbiamo visto da pressoché tutti i brand. Le lancette, i numeri arabi stampati e gli indici delle ore sono tutti trattati con Super-LumiNova. Un dettaglio che testimonia l’accuratezza con cui Oris ha creato l’orologio: gli indici a freccia sulla minuteria periferica sono gialli, mentre i numeri e le lancette sono bianchi. Il vetro zaffiro ha il trattamento antiriflesso all’interno e una bombatura meno pronunciata di quella dei classici Big Crown Pointer Date. Un’altra caratteristica che attutisce l’aspetto vintage dell’orologio.
Big Crown Calibre 473, sostenibile e abbordabile
Infine, merita ancora qualche parola il cinturino. Circa un anno fa, Oris presentò il Big Crown x Cervo Volante, che sanciva la collaborazione tra il Brand e questa azienda di Zurigo. Una collaborazione votata alla sostenibilità. Cervo Volante crea infatti scarpe, giacche, borse e accessori ecologici usando pelli di cervi selvatici cacciati legalmente sulle Alpi svizzere.
I signori di Cervo Volante vanno dai macellai per recuperare le pelli che altrimenti sarebbero bruciate e le conservano mediante essiccazione o surgelazione. Durante la lavorazione non utilizzano prodotti chimici ma si appoggiano a due concerie svizzere che impiegano i tradizionali processi di concia. Così hanno creato il cinturino per l’orologio della partnership e, oggi, per il Big Crown Calibre 473.
Quel cinturino era completato da una classica fibbia ad ardiglione, quello attuale ha una déployante con un sistema di regolazione fine, nuovo per il marchio. Che consente a chi lo indossa di regolare la lunghezza del cinturino in relazione alle dimensioni del polso e ai repentini cambiamenti dovuti alle condizioni climatiche.
Chiudo, come sempre, con il prezzo, che è di 4.200 euro. Una cifra importante, che mette l’orologio nella fascia più alta del catalogo di Oris e che è comprensibile, considerati i contenuti tecnici del Big Crown Calibre 473. Quattro anni per sviluppare un calibro non sono uno scherzo, specialmente per un marchio indipendente. Il quale, però, ha un occhio di riguardo per il portafoglio dell’appassionato, spesso non a fisarmonica ma a sottiletta. Come afferma il Presidente Herzog, Oris offre «orologi meccanici affidabili a prezzi onesti in un settore che talvolta dimentica chi, pur desiderando possedere un orologio meccanico, ama dare il giusto valore al denaro». Chapeau.