Approfondimenti

I calibri di Frederique Constant: tra visione e innovazione #1

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C’è un marchio, nel mondo dell’orologeria, che da tempo sta lavorando molto bene. È Frederique Constant, che in questo 2023 festeggia i 35 anni di vita. Un’inezia, in un’industria che annovera maison dalla storia ultracentenaria, eppure sufficienti per porre il Brand in una posizione di primo piano. Questo grazie a una filosofia aziendale che ha ispirato fin dagli esordi la visione dei fondatori, i coniugi Peter e Aletta Stas: creare bella orologeria meccanica Swiss Made a un prezzo ragionevole.

Due concetti all’apparenza difficilmente conciliabili, che in Frederique Constant hanno però trovato l’alchimia giusta. Come? Grazie a progressivi investimenti che oggi l’hanno portato ad avere una manifattura integrata, dalla quale esce il vero valore aggiunto dell’azienda. Ciò che la distingue da altri marchi, a loro modo più blasonati: i calibri di manifattura.

Frederique Constant: 30 calibri in 35 anni

Il fatto che Frederique Constant abbia creati la bellezza di 30 movimenti in 35 anni non è frutto del caso. Dopo le prime collezioni datate 1992 e la linea best-seller Heart Beat del 1994, è cresciuta in azienda la consapevolezza di essere sulla strada giusta per coniugare qualità, valore e accessibilità del lusso. Tanto che, consolidati gli asset e la posizione di mercato a cavallo tra gli anni Novanta e i primi Duemila, già nel 2004 è arrivato il primo calibro interamente sviluppato e assemblato in-house: l’FC–910 a carica manuale.

Il capostipite di una serie che ha spinto la Maison ad ampliare progressivamente la propria capacità industriale, in prima battuta facendo erigere nel 2006 a Plan-les-Ouates (non lontano da Ginevra) un edificio di proprietà. A questo è seguita – dopo l’acquisizione da parte di Citizen Group – un’ulteriore estensione nel 2019, per un totale di 6.200 metri quadrati. La casa di tutti i movimenti, tra cui il primo tourbillon con scappamento in silicio del 2008, il calibro FC–980.

Naturalmente non possiamo illustrare nel dettaglio tutte queste creazioni. Ne abbiamo scelte tre, che a nostro avviso rappresentano bene la storia e la capacità produttiva di Frederique Constant: il tourbillon, il calendario perpetuo e il Worldtimer. Partiamo proprio da quest’ultimo.

Il calibro FC-718: il Worldtimer

E partiamo da qui proprio perché il Worldtimer è diventato, insieme all’Heart Beat, il cavallo di battaglia del Marchio ginevrino. Sicuramente in virtù di un’estetica definita e riconoscibile, che però varrebbe poco se non fosse supportata dalla meccanica del calibro FC-718. Un movimento automatico che fa della facilità di utilizzo la sua caratteristica principale.

Il Worldtimer e il relativo calibro hanno esordito nel 2012, con il Classics Worldtimer Manufacture, che nel 2022 ha celebrato i suoi primi 10 anni. L’orologio si è da subito distinto per la possibilità di regolare tutte le indicazioni tramite la corona grazie all’architettura del calibro FC-718, costruita per dare vita a un sistema a tre posizioni. Nella prima si carica il movimento. Nella seconda si regolano la data, ruotando la corona verso l’alto, e la città di riferimento, ruotandola verso il basso. La corona nella terza posizione regola l’ora.

Nello specifico, il calibro FC-718 deriva dall’FC-710 al quale aggiunge il disco per le ore universali al movimento con secondi centrali. Entrambi i movimenti si basano sul Maxime Manufacture FC-700 del 2009, che è stato il secondo movimento in-house di Frederique Constant dopo l’FC-910.

Come l’FC-710, anche l’FC-718 lavora a 28.800 alternanze/ora, ha 26 rubini e muove le lancette centrali delle ore, dei minuti e dei secondi. Il datario è a lancetta, posizionato sul quadrante in un contatore a ore 6. Per quanto possano sembrare poche, le 38 ore di riserva di carica sono in linea con l’autonomia di altri calibri simili e sono comunque più che sufficienti per un uso assiduo e quotidiano dell’orologio.

Orologi classici e qualità della lavorazione

Anche se le decorazioni del movimento sono eseguite industrialmente, il marchio ha fatto in modo che, alla vista, la qualità percepita del movimento rimanga alta. La platina è decorata con un perlage. La stessa decorazione, con un raggio minore, è utilizzata anche per la zona sottostante il bilanciere. Il ponte superiore è decorato a Côtes de Genève circolare e ha incisioni dorate. Le viti visibili sono azzurrate.

Il rotore placcato oro ha una finitura spazzolata verticale e reca inciso il nome del marchio insieme alla dicitura “Manufacture”, un’orgogliosa certificazione della qualità del movimento. Il calibro FC-718 equipaggia al momento tutti i Worldtimer di Frederique Constant, sia nella classica collezione Manufacture, sia nella più recente Highlife.

L’ultimo salone di Watches and Wonders a Ginevra, al quale la Maison ha partecipato per la prima volta, è stato l’occasione per presentare due nuove referenze dell’Highlife Worldtimer, una con quadrante marrone e cassa in acciaio e una con quadrante blu e cassa in oro rosa. Lo scorso anno, invece, per i 10 anni del Worldtimer, Frederique Constant aveva lanciato due edizioni limitate del Manufacture. La prima versione, più rara e prestigiosa, in 88 esemplari con cassa in oro rosa. La seconda, in acciaio, limitata a 1888 pezzi.

Il calibro FC-775: il calendario perpetuo

L’altro movimento che ha posizionato con forza il Brand verso l’orologeria più raffinata è il calendario perpetuo. Senza scomodare papa Gregorio XIII e la rivoluzione del calendario gregoriano, mi limito a ricordare che un orologio con calendario perpetuo deve indicare almeno il datario, il mese e tenere conto delle differenti durate dei mesi, anche negli anni bisestili. A queste indicazioni spesso si aggiungono l’anno e il giorno della settimana.

Ebbene, il movimento in-house del calendario perpetuo di Frederique Constant ha debuttato nel 2016 a Baselworld nel Manufacture Perpetual Calendar. Si trattava, e si tratta tuttora, del calibro automatico FC-775. Firmato da Manuel Da Silva Matos, Direttore ricerca e sviluppo della Manifattura, e dall’ex Direttore tecnico Pim Koeslag, ha richiesto due anni di sviluppo. Non pochi per un Brand così di nicchia.

Ciò che colpisce del calibro FC-775 è lo spessore ridotto a 6,7 mm. Nonostante questo, visualizza ore, minuti, fasi lunari, data, giorno, mese e anno bisestile. Una volta regolato, il meccanismo tiene conto dei mesi di 30 e 31 giorni, dei 28 giorni di febbraio e anche del ciclo degli anni bisestili, con il ritorno del 29 febbraio ogni quattro anni.

Anch’esso deriva dall’FC-700, come ricorda l’incisione sulla platina. Come nel caso del calibro FC-718, anche in questo caso la lavorazione delle componenti del movimento è realizzata con macchine Cnc e le finiture a perlage e Côtes de Genève sono le medesime. Così come l’FC-718 di cui ho scritto prima, anche il calibro FC-775 lavora a una frequenza di 28.800 alternanze/ora, ha 26 rubini ed è dotato di una riserva di carica di 38 ore. 

Frederique Constant punta sulla facilità

Non ci vuole un genio per capire che questo tipo di approccio industriale ha un duplice vantaggio: da un lato è garanzia di affidabilità del calibro senza derogare sulla qualità; dall’altro aiuta a contenere i costi di lavorazione e, di conseguenza, fa sì che il prezzo degli orologi finiti sia accessibile. Come da mandato della signora e del signor Stas.

A differenza di quanto accade con il Worldtimer, qui la molteplicità delle informazioni che registra il calibro fa sì che non tutte le regolazioni possano avvenire tramite la corona. La quale serve solo per regolare ore e minuti. Il meccanismo del calendario perpetuo è infatti regolabile utilizzando appositi pulsanti sui lati della cassa.

Il pulsante a ore 5 fa avanzare le fasi lunari, quello a ore 8 regola il giorno della settimana, premendone uno a ore 10 si fanno avanzare simultaneamente il giorno e la data. Il pulsante a ore 11 regola allo stesso tempo mese e anno bisestile.

Questo movimento non necessita di correzioni manuali entro i 400 anni, ma a causa della ben nota eccezione al calendario gregoriano dovrà essere regolato manualmente il 1° marzo 2100. Gli anni d’inizio secolo precedenti, divisibili per 100, non sono considerati bisestili a meno che non siano divisibili, oltre che per 4, anche per 400. E il 2100 non lo è.

Trasversale alle collezioni

Il calibro in-house FC-775 equipaggia le due collezioni faro di Frederique Constant. Lo troviamo infatti incassato nel Manufacture Slimline Perpetual Calendar e nell’Highlife Perpetual Calendar Manufacture. In entrambe le collezioni, il movimento è visibile attraverso il fondello trasparente. L’Highlife Perpetual Calendar Manufacture è disponibile in quattro referenze, tre con cassa in acciaio e quadranti blu o bianco, e una con cassa in acciaio e placcatura in oro rosa e quadrante bianco. Frederique Constant propone invece il Manufacture Slimline Perpetual Calendar in un’unica referenza con cassa in acciaio placcata oro rosa e quadrante color grigio antracite. Continua