Approfondimenti

Classique Tourbillon Meteorite Manufacture, il saper fare di Frederique Constant

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Si dice spesso che oggi il tourbillon sia una dimostrazione di savoir-faire. Nel senso che la mutata posizione dell’orologio – esclusivamente verticale negli esemplari da tasca, del tutto variabile in quelli da polso – ha fatto sì che il tourbillon abbia in gran parte perso la propria funzione primaria di compensare gli effetti della gravità sul moto del sistema bilanciere/spirale. E di conseguenza sia venuta meno anche l’efficienza nel migliorare la costanza di marcia e influire sulle prestazioni cronometriche. Anche ai giorni nostri tuttavia il dispositivo è rimasto estremamente difficile da realizzare (a dispetto dei materiali e delle tecnologie contemporanee). E per questo continua a essere considerato un esercizio di tecnica: ovvero una prova di competenza, da parte di una manifattura, nel padroneggiarne la complessa costruzione secondo le regole della grande tradizione orologiera. Il che sembra ancor più vero per il Classique Tourbillon Meteorite Manufacture di Frederique Constant. Vediamo perché.

Un 2023 da festeggiare

L’azienda Frederique Constant è ormai nota per la produzione di “bella orologeria meccanica” – per usare una definizione un po’ antiquata ma efficace – dai prezzi accessibili a un vasto pubblico. Come riesca a farlo è un altro discorso, che esula da questo contesto e meriterebbe un approfondimento a sé. Qui è importante invece sottolineare quanto già possieda una completa expertise orologiera, che per una volta non viene più limitata da questioni di costi e posizionamento, ma è lasciata libera di esprimersi.

L’occasione è data dal 35° anniversario dalla fondazione della Marca e dal 15° anniversario del primo tourbillon realizzato “in casa”. Una duplice ricorrenza che l’azienda ha deciso di festeggiare in grande stile. E con un crescendo che sembra predisposto per lasciare i fuochi d’artificio alla fine.

Lo abbiamo visto con la creazione del Classic Power Reserve Big Date Manufacture, fornito di un nuovo calibro di manifattura in aggiunta ai 30 già in catalogo – ne abbiamo parlato qui. E ora con la realizzazione di un autentico conversation piece, come direbbero gli inglesi, un altro esemplare di alta orologeria: il Classique Tourbillon Meteorite Manufacture, appunto. Che, si dice, avrà presto un seguito in tema di complicazioni…

Le caratteristiche essenziali del Classique Tourbillon Meteorite Manufacture

Ma non è il caso di anticipare nulla: il Classique Tourbillon Meteorite Manufacture mette già “tanta carne al fuoco” su cui è meglio concentrarsi. Perché questo orologio è ricchissimo di contenuti tecnici. Eccoli, in sintesi: cassa in platino di 39 mm di diametro; quadrante in meteorite che rivela il tourbillon a ore 6; movimento meccanico a carica automatica, calibro FC-980 di manifattura. Prima di analizzarli, però, è necessaria una breve introduzione.

Sia i componenti dell’habillage sia quelli meccanici sono interamente assemblati e rifiniti a mano da due maestri orologiai della Manifattura, che lavorano secondo le tecniche e i sistemi dell’alta gamma. La qualità dei materiali e delle finiture è tale da circoscrivere la produzione a un numero limitato di pezzi e da giustificare anche il prezzo. Il Classique Tourbillon Meteorite Manufacture è infatti realizzato in 35 esemplari. E costa 42.995 euro.

Siamo ben lontani dal range di prezzo cui appartengono di solito gli orologi della Casa, che grosso modo vanno dai 1000 ai 4000 euro. Ma siamo distanti anche dagli altri Classique Tourbillon Manufacture in catalogo, che hanno la cassa in acciaio e costano 14.995 euro. Più coerente semmai è un’altra edizione millesimata presentata a Ginevra, a Watches and Wonders, la scorsa primavera: 150 esemplari con la cassa in oro rosa e un prezzo di 25.995 euro. Cerchiamo di capire perché.

La cassa in platino

Il platino – vale la pena ricordarlo – è un metallo nobile, la cui rarità dipende più dal lungo e complesso processo di estrazione e lavorazione che dall’effettiva scarsità in natura. Le poche centinaia di tonnellate estratte ogni anno influiscono ovviamente sul costo finale. È comunque un metallo puro, usato di solito in leghe da 950 millesimi (contro i 750 dell’oro), con proprietà fisiche e chimiche particolarissime. È duro ma malleabile, estremamente resistente ma duttile: si dice che da un grammo di metallo si possa ricavare un filo sottilissimo lungo oltre due chilometri.

Ancora, è inossidabile, inattaccabile agli acidi e refrattario (praticamente indeformabile) al calore. E poi è naturalmente bianco, luminoso (di una luminosità unica: per questo in gioielleria è spesso associato ai diamanti) e del tutto anallergico. Qualità che lo rendono perfetto per la cassa degli orologi. Nel caso del Classique Tourbillon Meteorite Manufacture, la cassa in platino presenta tutte le superfici interamente lucide, ad accentuare il naturale lucore del metallo.

Il quadrante in meteorite

Di origini extraterrestri, il quadrante è ricavato dal meteorite Gibeon (anche detto Gabaon), che prende nome dalla località nella Namibia in cui cadde in epoca preistorica. Un frammento celeste vecchio di 40 millioni di anni e composto perlopiù da ferro e nichel. Dei quadranti in meteorite Il Giornale degli Orologi si è già occupato altrove, quindi evito di ripetere quanto già scritto. Ci tengo però a sottolineare – anche in questo caso – la difficoltà nella lavorazione.

Anche in qui i tecnici di Frederique Constant hanno dimostrato massima competenza nel ritagliare un disco di 0,5 mm di spessore, perfettamente liscio e piatto, levigarlo al micron e inciderlo con un cerchio perfetto per creare l’apertura del tourbillon. Devo aggiungere che il quadrante è stato infine rivestito di un trattamento al rutenio, per esaltare i riflessi grigi delle strisce di Widmanstätten e preservarne la superficie dall’ossidazione.

Il calibro FC-980

Sul movimento bisogna spendere più di due parole. Non mi soffermo sugli aspetti tecnici più consueti (componenti, frequenza, alternanze eccetera), che preferisco elencare nelle didascalie. Insisto invece – eccezionalmente – sul livello delle finiture, che hanno impegnato per settimane i due maître horloger, coadiuvati nelle tante operazioni soltanto dagli strumenti della tradizione: lime, martelli, zoccoli in legno, pietre, brunitoi e torni per lucidare. Tanto per rendere l’idea, il solo ponte del tourbillon richiede due/tre giorni di lavoro…

Invece la platina è lavorata a perlage ed è martellata, rigorosamente a mano. Le viti sono lucidate a specchio con la tecnica del poli-bloqué (effettuata su una piastra di zinco con una sostanza abrasiva a base di polvere di boro). L’anglage è ovunque, con il tradizionale smusso a 45° e la lucidatura successiva: ricordo solo che questo mestiere molto minuzioso è forse l’elemento più determinante per l’estetica del “fatto a mano”. Per capirci: ci vuole circa un anno di preparazione per trasformare un bravo apprendista in un buon rifinitore che conosca i diversi metodi per eseguirlo al meglio.

Ancora, il ponte principale è decorato con la tecnica del carbonnage, che mira a riprodurre la texture del quadrante in meteorite. E sempre per coerenza visiva con il quadrante, tutti i componenti sono rivestiti in rutenio. Potrei andare avanti a lungo nella descrizione del movimento, perché sono proprio le finiture artigianali a fare la differenza fra orologeria industriale e d’alta gamma. E, in termini di tempo e costi, possono incidere sul prezzo di un orologio fino a un terzo del valore.

Conclusioni

Nel Classique Tourbillon Meteorite Manufacture il salto di qualità è notevole, rispetto alla consueta produzione della Marca. È un po’ come se i tecnici di Frederique Constant qui abbiano voluto dire: «Ecco, questo è ciò che siamo davvero in grado di produrre…». Una sorta di dichiarazione di “saper fare”, quando non si devono far quadrare i conti e si possono far saltare i tetti massimi di spesa. E la prova, a mio parere, è di sicuro convincente. Superata a pieni voti.