Attualità

Type XX con bracciale: la nuova estetica dei cronografi Breguet

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L’orologio è sostanzialmente lo stesso. O forse dovrei dire gli orologi, visto che si tratta di due esemplari: il Type XX e il Type 20. Una differente grafia che corrisponde alla doppia destinazione d’uso dei cronografi Breguet: civile e militare. Anche se qui di seguito per comodità scriverò sempre il nome con i numeri romani, mi riferirò a entrambi – chiusa la parentesi. Gemelli diversi, ugualmente eredi di una lunga tradizione aeronautica che risale agli anni Cinquanta del secolo scorso, usciti l’estate scorsa ciascuno con una propria configurazione, un proprio quadrante. E ora riproposti in nuove versioni che nulla cambiano nella loro essenza eppure li trasformano completamente. Vi presento dunque i nuovi Type XX con bracciale in acciaio o con cinturini Nato.

Nelle prossime righe eviterò quindi di ripercorrere la storia dei Type di Breguet e di analizzarli dal punto di vista tecnico. Chi volesse approfondire questi aspetti, o rinfrescarsi la memoria, può sempre andare a vedere l’ampio spazio dedicato sul sito ufficiale oppure leggere l’esauriente articolo scritto da Davide Passoni al momento del lancio. Preferisco invece concentrarmi proprio sui Type XX con bracciale, o meglio sul bracciale dei Type XX, per almeno due motivi. Uno, perché si tratta di un bracciale inedito per Breguet. E, due, per sottolineare quanto un diverso abbigliamento – habillage, direbbero i francesi – sia in grado di incidere sulla personalità di un orologio.

I Type XX con bracciale, una questione di stile

Parto proprio da questo secondo punto, consapevole che è un po’ come la scoperta dell’acqua calda, ma che a volte è necessario ribadire il concetto. I Type XX con bracciale sembrano orologi del tutto nuovi. Non solo acquistano una connotazione più sportiva, come sempre càpita in qualsiasi esemplare adotti il bracciale in metallo. Ma diventano più incisivi, più impattanti al polso – dal punto di vista estetico, s’intende. Come se fossero nati per avere il bracciale in metallo, quasi così potessero esprimere al meglio il proprio carattere tecnico. La propria vocazione di strumento robusto, costruito con determinate specifiche.

E poi c’è l’effetto fisico offerto dal bracciale in metallo: elemento che di per sé – come in questo caso – può avere un certo peso. Il bracciale in acciaio “si sente” addosso, si percepisce in qualsiasi momento, anche se poi è una presenza cui ci si abitua. Suscita una piacevole sensazione di completezza, come se si fosse davvero vestiti soltanto quando lo si indossa. Diventa una questione di stile personale. A patto che sia regolato alla perfezione sul proprio polso, in modo tale che sia avvolgente ma non stretto, né al contrario troppo largo da far sballottare la cassa a ogni gesto. E questo indipendentemente dai gusti personali, dal fatto che possa piacere o meno: cosa che è del tutto ininfluente ai fini della mia recensione.

Com’è fatto il bracciale

Il che mi riporta al punto uno: la costruzione del bracciale del Type XX. Doppiamente importante perché è un bracciale dalla forma inedita, studiata appositamente per questo esemplare. Del resto, mancava nell’offerta del nuovo Type XX, finora equipaggiato da un cinturino in pelle intercambiabile con un Nato in tessuto. Ricordo invece, in passato, diversi cronografi della linea Type XX dotati di bracciale: dal Transatlantique all’Aéronavale, dal Type XXI al Type XXII ad alta frequenza. Ma si deve andare indietro nel tempo, almeno al decennio scorso. Con il rilancio della collezione Type XX, in quel de L’Abbaye dev’essere sembrato giustamente opportuno mettere a punto anche un bracciale all’altezza delle nuove versioni.

Ecco quindi il nuovo bracciale a tre file, ben integrato nell’attacco alla cassa in modo da risultare non solo efficace dal punto di vista del design, ma anche ben saldo e sicuro, aderente al polso. Leggermente rastremato, è formato da link laterali a parallelepipedo con angoli smussati, mentre quelli centrali sono sviluppati orizzontalmente. Grazie a questa particolare architettura, risulta ben articolato: basta passare un dito all’interno del bracciale stesso e farlo scorrere lunghe le maglie per percepire quanto possa essere confortevole – oltre che ben equilibrato nel peso rispetto alla cassa. Si allaccia con una fibbia déployante.

Impeccabile la realizzazione, in linea con la filosofia Breguet. Tutte le superfici sono spazzolate, così da attenuare qualsiasi fastidioso riflesso e ottenere una connotazione più tecnica. Lucidi, invece i profili: sia quelli in prossimità degli interstizi fra le maglie, sia quelli lungo i bordi esterni. L’alternanza di finiture alleggerisce l’insieme e ne sottolinea la struttura. Un’ultima informazione riguardo al Type XX con bracciale, a questo punto indispensabile, è il prezzo al pubblico: 24.500 euro per entrambi gli esemplari.

I cinturini Nato

A onor di cronaca, però, devo aggiungere che oltre al Type XX con bracciale esiste anche un’altra versione dall’impronta sportiva, appena accennata all’inizio del testo. Breguet ha infatti corredato i nuovi cronografi anche di cinturini Nato. Al plurale, perché sono declinati in tre colori: khaki, verde e grigio. Tre tonalità militari che si abbinano bene allo spirito della collezione. E che donano agli orologi quel certo non so che di informale e giovane, rispetto alla variante nera già esistente.

Questi tre accessori si possono adattare alla versione con il cinturino in pelle di entrambi i Type. Che, è opportuno ricordarlo, è dotata di un bel pulsante robusto fra le anse, sul retro, che ne permette la sostituzione rapida e “fai da te”, cioè senza ricorrere ad attrezzi di alcun tipo. Intanto che ci sono, fornisco anche un aggiornamento sul prezzo dell’orologio, che ora costa 21.000 euro.