In orologeria, quando si segue un progetto ben fatto, è facile declinarlo in tante versioni. È il caso per esempio del DV One di Versace: ripresentato di recente, dopo una lunga assenza, in una versione filologicamente corretta (40 mm di diametro), è riapparso prima in formato maschile (43 mm), e ora torna lady size (28 mm). Ma non è solo questione di dimensioni – che contano eccome, checché se ne dica… Il Versace DV One Mini è stato interamente rivisto, ristudiato in ogni dettaglio, per adattarsi al meglio al polso delle signore.
Un orologio ineluttabile
No, non è per fare differenze di genere in quest’epoca di politicamente corretto. Il DV One “per tutti” esiste già. Ed è proprio il DV One Automatic: lanciato lo scorso anno e destinato a rimanere in catalogo, è l’erede di una collezione nata nei primi anni Duemila e insieme capostipite di una nuova generazione di esemplari Versace. Affiancato poi successivamente dal DV One Gent, era sacrosanto uscisse anche in versione “da donna”. Lo richiedono la logica e la consuetudine, più ancora della moda.
Gli orologi con un diametro inferiore ai 30 mm, infatti, sono necessari per vestire quella fascia di pubblico femminile che ha una costituzione minuta e di conseguenza polsi esili, se non perfino sottilissimi. A tutte le latitudini: non solo in Oriente, ma anche qui da noi. Poi c’è la tradizione degli orologi eleganti: se hai un look formale, o magari da sera, ci vuole qualcosa di adeguato. E infine, certo, c’è anche la tendenza degli esemplari mignon: che non è ricorrente, è proprio una costante. Perenne.
Il mood Versace
Ecco perché era necessario il Versace DV One Mini. Che è piccolo, sì, ma non lillipuziano. Modernissimo, ha un forte impatto estetico che ribalta completamente l’idea di orologino da donna – perbene, lezioso e un po’ fané. Ha la stessa allure sicura e potente dei suoi omologhi più grandi e, come loro, ha una sottile ispirazione punk-rock, decisa ma non esagerata. È realizzato interamente in ceramica nera oppure bianca, con la monocromia arricchita da dettagli color oro che lo rendono più sontuoso. Ed è anche molto versatile: si adatta alla perfezione sia su un chiodo di pelle che con un tubino nero.
Con quello stile pulito e lineare, in effetti, il DV One Mini risulta come un ideale complemento per le giacche sartoriali e i corti abitini dai colletti bianchi mandati in passerella da Donatella Versace per questo autunno/inverno. Merito anche dei simboli della Maison, onnipresenti in ogni esemplare della linea di orologi: la Medusa dorata (come il logo) a ore 12 e la Greca in rilievo sulla lunetta, fregio ben visibile ma non invasivo, che dichiara apertamente l’appartenenza al mondo Versace, fin dal primo sguardo.
Il Versace DV One Mini in sintesi
Per entrare nel dettaglio, come scrivevo all’inizio di questo testo, il Versace DV One Mini si mantiene coerente con i suoi predecessori, ma è stato interamente riprogettato. Lo si nota ovunque: negli indici a lingotto, sfaccettati, che spiccano sul quadrante smaltato, e nelle lancette a daga, anziché a bastone; nella corona dalla forma a cabochon, più compatta e priva di logo; e ancora nel profilo obliquo della Greca o nelle maglie del bracciale, sia in quelle d’attacco che in quelle laterali.
Simile rimane invece la finitura mat della ceramica, che ne esalta l’aspetto materico e rende l’orologio più aggressivo. Degni di nota, perché rivelano l’accurata costruzione degli orologi della Casa, sono poi il vetro zaffiro e il fondello in acciaio, personalizzato dalla Medusa. O ancora il movimento al quarzo Swiss made (Ronda 762E.3): una scelta dettata non solo dalla praticità e dalla precisione, ma anche dalla volontà di mantenere limitato lo spessore della cassa. Infine il prezzo: il Versace DV One Mini, in entrambe le versioni, costa 1.490 euro. Ed è già in vendita in selezionate boutique monomarca, sull’e-commerce ufficiale e dai rivenditori autorizzati.