Il bello di un marchio come Vulcain è che, quando lancia un nuovo orologio, difficilmente passa inosservato. E, soprattutto, spinge me e i colleghi a scriverne. Lo avete visto due anni fa con la collezione Chronographe 1970’s, un neo-vintage storicamente coerente. Lo avete rivisto all’inizio del 2024 con lo Skindiver Lagoon x Ocarat e, un paio di mesi fa, con il Cricket President 36 Pistacchio Green. Il nuovo Vulcain Nautical Legacy Massena LAB ha avuto lo stesso effetto.
Da Manufacture Ditisheim a Fabrique Vulcain
Non è solo per una questione di estetica o di meccanica, ma anche per una legittimazione storica che fa della manifattura Vulcain uno dei marchi a mio avviso più interessanti tra quelli meno considerati dal cosiddetto mainstream. Ed è un peccato, perché il Brand – fondato nel 1858 a La Chaux-de-Fonds come Manufacture Ditisheim da Maurice Ditisheim e divenuto Fabrique Vulcain 40 anni dopo – ha una storia con molto da raccontare. Basti dire che è l’inventore della complicazione della sveglia per gli orologi da polso, che ha fatto la fortuna anche di manifatture a oggi ben più quotate.
Questa innovazione, presentata per la prima volta nel 1947, aveva il pregio di dare forma a un meccanismo di sveglia sufficientemente potente da essere udito senza problemi da chi indossava gli orologi. Il suono, simile al cri-cri di un grillo, ispirò il nome della collezione, Cricket (grillo, in inglese), che ancora oggi è sinonimo di Vulcain.
Il resto della fortuna di cui hanno goduto e godono gli orologi del Marchio è legato agli Stati Uniti. A partire da Harry S. Truman, furono infatti molti i presidenti americani a indossare un Vulcain, da Eisenhower a Nixon a Lyndon Johnson. Il Brand si guadagnò così il soprannome di Watch of Presidents (a volte in coabitazione con un altro, celebre marchio svizzero), guadagnandosi così una forte reputazione globale. Senza contare che, nel percepito di molti non addetti ai lavori, è ancora oggi considerato americano e non svizzero.
Vulcain Nautical Legacy Massena LAB e gli anni ‘50
Vengo finalmente al nuovo Vulcain Nautical Legacy Massena LAB. Che vede appunto lo zampino di Massena LAB, lo studio di design orologiero che ha sede a New York ed è stato fondato da William Massena. Da tempo nel settore orologiero come giornalista, banditore, rivenditore e collezionista, Massena è stato per alcuni anni membro della giuria del GPHG e fiduciario della Horological Society of NY. Il bello di Massena LAB è che, oltre ad avere alcune collezioni proprie, ha come business il disegno, lo sviluppo e la creazione di edizioni limitate in collaborazione con altri marchi, principalmente indipendenti. Il Vulcain Nautical Legacy Massena LAB ne è un esempio.
Si tratta di un orologio subacqueo ispirato agli anni ’50: con un bel quadrante marrone, lancette ridisegnate di ispirazione vintage e un cinturino in caucciù nero progettato da Massena LAB. L’orologio conserva il know-how tecnico del Vulcain Cricket Nautical cui rimanda, uno dei primissimi orologi subacquei con allarme udibile anche sott’acqua, uscito nel 1961. Per questa creazione, Vulcain e Massena LAB sono partiti da una domanda: come sarebbe oggi il Cricket Nautical se fosse stato creato un decennio prima, negli anni ’50?.
Quadrante di fascino
La prima risposta arriva dal quadrante. In molti orologi di quel decennio, ha un color marrone-bruno, virato dalla tonalità originale a causa dell’azione della luce sui pigmenti del quadrante stesso. Una colorazione che, in gergo orologiero, è chiamata “tropical”. Ecco perché nel Vulcain Nautical Legacy Massena LAB il quadrante è stato ricolorato di un ricco marrone cioccolato, che brilla sottilmente alla luce. Le lancette, completamente ridisegnate e uniche per questa collaborazione con Massena LAB, sono a bastone (ore), a freccia (minuti), a freccia (sveglia) e lollipop (secondi centrali).
Ciò che differenzia le lancette principali è il colore. Quelle di ore e minuti sono riempite di lume beige, con trame di lume abbinate sul quadrante, e hanno una luminescenza verde in condizioni di scarsa illuminazione o in acque profonde. Quella della sveglia è di un rosso acceso con lume beige sulla punta. Il colore del lume imita il trizio dell’epoca e richiama l’ispirazione vintage dell’orologio.
Geniale ma poco utile
Come avrete capito, il bello di questo orologio sta tutto o quasi nel quadrante. Poiché si tratta di un diver d’ispirazione vintage, il quadrante presenta una scala di decompressione che troviamo anche nel Cricket Nautical del 2023 e che è un’invenzione del team di Hannes Keller, pioniere svizzero delle immersioni profonde che collaborò alla creazione del primo Cricket Nautical nel 1961. La scala si rivela attraverso un’apertura sul quadrante e, per impostarla correttamente, chi indossa l’orologio deve prima determinare la durata e la profondità dell’immersione utilizzando la corona a ore 4 per ruotare la parte superiore del quadrante.
Il funzionamento ricorda un po’ quello della scala del Mido Decompression Timer. Se utilizzata correttamente, questa scala rivelata dall’apertura sul quadrante indica al subacqueo per quanti minuti deve fermarsi a 9, 6 e 3 metri prima di tornare in superficie. Si tratta di una funzione complessa – a ben vedere poco utile al giorno d’oggi, considerando le innumerevoli e precisissime diavolerie elettroniche da polso disponibili per i subacquei -, ma di indubbio fascino. Inoltre, il quadrante rotante fa riferimento a protocolli di immersione stabiliti decenni fa, che non sono necessariamente gli standard di oggi.
Vulcain Nautical Legacy Massena LAB: vintage sì, “fintage” no
Parlando della cassa in acciaio, misura 42 mm per 17,5 di spessore. Un’altezza importante, dovuta al fatto che si tratta di un diver e perché la cassa è dotata di un “triplo fondello” chiuso che funge da camera di risonanza. Esso consente al suono della sveglia di avere un volume sufficientemente forte da essere udito sott’acqua, avvisando chi lo indossa che è ora di iniziare la risalita.
Il Vulcain Nautical Legacy Massena LAB è alimentato dal calibro Cricket Alarm V10 a carica manuale, che lavora a una frequenza di 18.000 alternanze/ora e ha un’autonomia di 52 ore. Il calibro, sviluppato in-house, ha due bariletti: uno è la fonte di energia per la cronometria mentre l’altro alimenta la funzione di allarme. Entrambi i bariletti si caricano ruotando la corona a ore tre: in senso orario per la funzione di tempo e in senso antiorario per il sistema di allarme. Il pulsante a ore 2 inserisce e disinserisce la sveglia.
Il Vulcain Nautical Legacy Massena LAB è in edizione limitata di 25 esemplari, costa 4.950 dollari e può essere acquistato sia sul sito di Vulcain, sia su quello di Massena LAB. Un prezzo importante, che può essere un ostacolo anche per chi ama orologi dal sapore vintage come questo. Il quale rimane, dal mio punto di vista, un pezzo ben fatto e certamente non “fintage”. Che ha il pregio di mantenere vivo l’interesse su un Marchio e su una collezione capaci di segnare, in orologeria, un’epoca e un gusto ormai perduti.