Un traguardo importante quello dei 250 anni. Lo festeggia in questo 2025 Breguet, che fino a dicembre continuerà a lanciare esemplari dedicati appunto all’anniversario. Il primo è stato il Classique Souscription, presentato il mese scorso. Ora è la volta del Tradition Seconde Rétrograde 7035, che di quel precente è un po’ il seguito ideale, come vedremo poi. E già fin d’ora sembra logico ipotizzare che tutti gli orologi celebrativi in uscita vorranno ripercorrere la storia della Casa. Rendere omaggio ad Abraham-Louis Breguet e alle sue invenzioni, ma anche al passato più recente della Maison da lui fondata. In un modo o nell’altro, per tappe, senza seguire un ordine cronologico quanto piuttosto logico. O almeno, così mi sembra di intuire.
La collezione Tradition
Uscita vent’anni fa, la collezione Tradition prende dichiaratamente ispirazione dagli “orologi da sottoscrizione” – proprio come il Classique Souscription. Erano esemplari da tasca dall’architettura semplice, privi di complicazioni: costruiti dal Maestro negli anni Novanta del ‘700, furono promossi nel 1796 con un dépliant pubblicitario ante litteram, che ne spiegava il sistema di pre-vendita tramite acconto (per usare parole di oggi). Poi, nel 1799, la stessa costruzione meccanica servì come base per i cosiddetti “orologi a tatto“, che permettevano di conoscere l’orario toccando una lancetta a freccia posta all’esterno della cassa e gli indici sulla carrure.
Mix di questi due tipologie storiche, la collezione Tradition fin dagli esordi si distingue proprio per come è fatta: sposta la visualizzazione di ore e minuti in un piccolo quadrante decentrato per mettere in mostra i principali componenti del movimento ben in vista sulla platina. Il primo modello, del 2005, ha la cassa in oro giallo e il movimento meccanico a carica manuale con indicazione dell’autonomia residua (referenza 7027). Mentre l’anno dopo esce con la cassa in oro bianco e il movimento automatico con la stessa piccola complicazione (ref. 7037). Così, la collezione rivela subito grandi doti di trasformismo – e nel corso degli anni acquisisce diverse funzioni. Via via ecco dunque il Tradition con doppio fuso orario, con tourbillon, in versione cronografo, con datario retrogrado…
Tradition Seconde Rétrograde: due modelli a confronto
Risale al 2015 la referenza 7097, tuttora in produzione. Un modello con la lancetta dei secondi ad andamento retrogrado, che si può considerare a pieno diritto il predecessore dell’attuale Tradition Seconde Rétrograde 7035. Anche se i due esemplari hanno molteplici differenze. A cominciare dalla cassa: realizzata in oro bianco con un diametro di 40 mm nel 7097, nel 7035 misura 38 mm ed è in oro Breguet. Una lega esclusiva, sviluppata appositamente per il 250° anniversario: già apparsa nel Classique Souscription, è composta per il 75% di oro e per l’altro 25% di argento, rame e palladio.
Diverso è anche il quadrante decentrato, che nella ref. 7097 è semplicemente in oro argentato e decorato a mano con un guilloché a Clou de Paris. Nella ref. 7035 invece presenta una decorazione personalizzata, un tipo di guillochage chiamato Quai de l’Horloge, in omaggio alla strada parigina in cui si trovava l’atelier del fondatore, aperto nel 1775 sull’Ile de la Cité. Il motivo – fanno sapere dalla Casa Madre – prende ispirazione dai bracci della Senna così come risultano dal Plan de Turgot, una celebre mappa della Città creata proprio nel XVIII secolo e oggi conservata al Louvre. Si tratta di una veduta prospettica commissionata dal Capo della municipalità parigina Michel-Etienne Turgot (1690/1751) a un artista, il maestro incisore Louis de Bretez, e che oggi è considerata una delle più belle mappe di Parigi mai eseguite.
Del resto, va detto che il guillochage è uno dei mestieri d’arte di cui la Maison Breguet va più fiera. Ma oltre a essere finemente inciso a mano, il quadrante del Tradition Seconde Rétrograde 7035 è anche rivestito di smalto Grand Feu traslucido blu. Blu Breguet, naturalmente: quella specifica sfumatura che contraddistingue gli esemplari della Casa, diventata nel tempo uno dei codici stilistici più emblematici. Una tonalità che qui assume riflessi più o meno profondi proprio grazie all’incisione sottostante. Il blu comunque tinge anche la sottile lancetta a bastone dei secondi retrogradi, posta a ore 10. E le viti del movimento: tutte in acciaio azzurrato alla fiamma, nel rispetto della grande orologeria di tradizione.
Il calibro 505SR
A proposito della meccanica, il nuovo Tradition Seconde Rétrograde 7035 condivide con la ref. 7097 il movimento: il calibro 505SR. Emblematica della particolare architettura è anche la massa oscillante che presiede la carica automatica, dall’insolita forma a scudo – o a mezzaluna, come la definisce il comunicato ufficiale. Un retaggio degli orologi “perpetui” inventati da Abraham-Louis Breguet, antesignani dei moderni automatici. Nella ref. 7097 la massa oscillante è in oro, nella ref. 7035 è invece in platino – un metallo dal peso specifico elevato, che ne ottimizza le prestazioni. Ma, soprattutto, il calibro 505SR di ultima generazione ha la platina e i ponti interamente in oro Breguet. La finitura grenaillé della platina era già presente nell’altro esemplare, invece i ponti e il coperchio del bariletto ora sono spazzolati.
E poi c’è la questione della spirale, antimagnetica in entrambi i casi: mentre nel 7097 è in silicio (come i corni dell’àncora, dalla costruzione invertita), nel 7035 è in Nivachron™. Una scelta che dipende certo dal progredire della ricerca (la spirale in Nivachron™ è un’invenzione recente). Ma anche, con buone probabilità, dalla volontà di adottare componenti in materiali tradizionali, come il “caro, vecchio metallo” – per citare Augusto Veroni. Il titanio di base alla spirale in Nivachron™ supera le incognite future poste dal silicio ed è di gran lunga da preferire in un orologio con velleità eterne – com’è questo dell’anniversario. Per le altre caratteristiche tecniche, vi rimando alle didascalie.
Ultimi dettagli del Tradition Seconde Rétrograde 7035
Non mi resta che concludere, come sempre, con il prezzo al pubblico. Per avere il Tradition Seconde Rétrograde 7035 ci vogliono 51.200 euro, contro i 43.300 della Ref. 7097. Differenza di prezzo che deve tener conto dell’oro in quantità maggiore, della presenza del platino, dello smalto Grand Feu e di quanto vi ho raccontato finora. Merita un cenno anche il packaging: un astuccio in pelle rossa come quello del Classique Souscription. Ispirato alle scatole in marocchino dei tempi di Breguet, evidentemente sarà una costante degli esemplari anniversario.