A che pro un subacqueo con calendario completo? A quanti di voi se lo stanno chiedendo, suggerisco di ribaltare i termini della questione. Il Blancpain Bathyscaphe Quantième Complet è un calendario completo che è anche un subacqueo. (Solo una precisazione: il nome completo è Fifty Fathoms Bathyscaphe Quantième Complet Phases de Lune). E serve, come spiegano in Blancpain, a rafforzare “il concetto di utilità quotidiana per il quale è nato il primo Bathyscaphe”, nel lontano 1956. “Un orologio da immersione delle dimensioni adatte per essere portato tutti i giorni (…), uno dei pilasti della collezione Fifty Fathoms”. Che si è evoluto nel tempo fino a essere reinterpretato nelle forme attuali nel 2013, in occasione del 60° anniversario del Fifty Fathoms.
I vari tipi di calendario
Spiegato il perché e il per come della collezione (e della complicazione), mi sento in dovere di ricordarvi che cos’è un calendario completo. Che non va confuso né con il calendario perpetuo, né con il calendario annuale. In pratica, il calendario perpetuo è un dispositivo meccanico capace di “riconoscere” automaticamente – sia per quanto riguarda l’indicazione della data che il giorno della settimana, quando c’è – la durata di ogni mese, di 31, 30 o 28 giorni. Compreso il febbraio negli anni bisestili, che di giorni ne ha 29. Senza dover intervenire in alcun modo almeno fino al 2100, quando per un’irregolarità del calendario gregoriano si dovranno portare avanti le lancette di 24 ore alla fine di febbraio. Ammesso di tenerlo sempre in funzione s’intende. Ma non è un problema nostro, ci penseranno i nostri (pro)nipoti…
Il calendario annuale invece è in grado di distinguere i mesi di 30 giorni da quelli di 31, ma non la durata di febbraio. In questo caso, quindi, ogni anno – che sia “normale” o bisestile – bisogna correggere la data (ed eventualmente il giorno della settimana) alla fine del mese più corto. E passare manualmente dal 28 (o dal 29) febbraio al 1° marzo. Bene. Il calendario completo invece indica normalmente la sequenza mensile dei 31 giorni, oltre alla successione di data e giorno della settimana. Ma è privo dei vari automatismi di cui sopra, per cui è necessario intervenire manualmente alla fine dei mesi di 30, (29) o 28 giorni. E ovviamente costa meno degli altri due, almeno in linea di massima…
Il Bathyscaphe Quantième Complet in sintesi
Ciò detto, arriviamo al “nostro” calendario completo, il Bathyscaphe Quantième Complet. Di recente infatti Blancpain ha creato due nuove versioni di questo esemplare, che vanno ad affiancare quella in acciaio già in catalogo (per un totale di 8 referenze). La prima ha la cassa in titanio grado 23 satinato e il quadrante antracite dalla finitura soleil; la seconda la cassa in oro rosso satinato e il quadrante blu sfumato, sempre dalla finitura soleil.
Non ho intenzione di soffermarmi oltre sulle specifiche del titanio grado 23 – una lega basata sul titanio grado 5, sulla quale Davide Passoni ha dato una spiegazione approfondita in questo bell’articolo che vi invito a rileggere. Né sull’oro rosso – altra lega a base di oro, rame e altri metalli in percentuali varie, per il quale vi rimando a una nostra “vecchia” Vetrina. Per quanto riguarda invece le altre caratteristiche tecniche, scoprirete tutti i dettagli nelle didascalie in alto.
Qui aggiungo solo che la scelta del materiale ovviamente influisce sul prezzo (da 15.770 euro le referenze in titanio; da 29.830 euro quelle in oro rosso), ma non muta l’essenza dell’orologio. Quanto all’estetica, sono pronta a scommettere che le varianti grigie siano le preferite dal pubblico italiano. Ma se da un lato il nostro Paese non decreta più le sorti di un orologio a livello internazionale, dall’altro “tutti i gusti son gusti”, come si suol dire. Cioè, le preferenze personali sono insindacabili.
Il movimento
Basta un’occhiata al Bathyscaphe Quantième Complet, del resto, per vedere che le informazioni sul quadrante, seppure numerose, sono organizzate con ordine ed equilibrio. Al centro, una lancetta centrale dalla punta rossa arcuata permette di leggere facilmente la data, riportata proprio sotto gli indici. A ore 12 si trovano due finestrelle, rispettivamente per l’indicazione del giorno della settimana e del mese. Mentre a ore 6 si trovano le fasi di luna, che espongono la ciclica sequenza luna piena-calante-nuova-crescente.
A governare il tutto c’è il Calibro 6654.P, progettato e realizzato “in casa” (ma c’è davvero bisogno di specificarlo?). Meccanico a carica automatica, monta due bariletti che forniscono un’autonomia di 3 giorni. La lunga autonomia è necessaria per farlo lavorare “in sicurezza”, vista la quantità di funzioni presenti. Anche se i tecnici della Manifattura hanno fatto in modo che il passaggio delle tante indicazioni non sia istantaneo, cioè non avvenga simultaneamente, per evitare che l’eccessiva richiesta di energia possa influire sulla costanza di marcia.
Visibile dal fondello in vetro zaffiro, il Calibro 6654.P rivela un aspetto “maschio”, massiccio e spartano, con una decorazione accurata ma con pochi fronzoli. Coerente con la vocazione sportiva, per non dire estrema, dell’orologio. Un’ulteriore particolarità è il “dispositivo di sicurezza” di cui è dotato il movimento, che permette di modificare le indicazioni in qualsiasi momento, tramite la corona – senza dover rispettare “orari proibiti” come di solito avviene nei modelli con calendario e senza provocare danni al sistema. A ribadire l’idea di utilità quotidiana di cui parlavo all’inizio.