Lo scorso agosto avevamo scritto di una interessante complicazione, le indicazioni di marea. Pochi e prestigiosi marchi si sono cimentati, nel tempo, con questa affascinante indicazione e pochi sono gli orologi da polso che la possono sfoggiare. A essi si aggiunge ora il Baume & Mercier Riviera Maréographe, l’ultimo nato di una collezione storica sulla quale il Marchio, negli ultimi anni, è tornato a spingere con forza.
Baume & Mercier Riviera, elegante e poliedrico
Lanciato nel 1973, il Baume & Mercier Riviera si inserì in una tendenza nata da poco (quella degli orologi sporty-chic con bracciale integrato) e nacque da un’idea estetica semplice ma efficace. I designer del marchio collegarono i 12 numeri sul quadrante con altrettanti segmenti, creando così non un vero e proprio cerchio ma un poligono, un dodecagono. Che divenne in breve il simbolo stesso della nuova collezione.
Allo stesso tempo il nome stesso divenne evocativo di un particolare stile di vita elegante e rilassato, che si nutriva dei tramonti e del blu della Costa Azzurra. Nel corso degli anni, il Riviera è passato attraverso casse di differenti materiali, movimenti al quarzo, a diapason, automatici. È diventato subacqueo, ha accolto le ore del mondo, il calendario completo, le fasi lunari. Ha indossato il vestito sportivo del cronografo.
Il tutto senza mai cambiare pelle: che nel suo caso significa un design classico e sempre contemporaneo, non solo all’interno delle collezioni del Marchio ma nell’intero panorama dell’orologeria. A dirla tutta, l’introduzione dell’indicazione delle maree mi ha in un primo momento spiazzato: per quanto mancasse in collezione, è roba davvero di nicchia. Poi però, pensando alla filosofia del Baume & Mercier Riviera, mi è stata subito evidente la perfetta coerenza del Maréographe.
Come funziona la complicazione
Andando al sodo, in che cosa consiste questa funzione e come si visualizza sull’orologio? Si gestisce tutto con il disco contatore a ore 6, una sorta di grafico temporale meccanico di indicazione delle maree. L’influenza maggiore su di esse è esercitata dalla Luna, che orbita intorno alla Terra in circa 24 ore e 50 minuti. Per cui l’intervallo tra le due alte o basse maree è di circa 12 ore e 25 minuti e il disco è diviso in quattro quadranti, uno per ciascuno delle quattro maree.
Le maree di maggior ampiezza sono indicate nei quadranti con decorazione circolare, quelli lisci indicano le maree di minore ampiezza. All’esterno del disco è presente un anello delle 24 ore diviso in AM e PM (2×12 ore). Premendo il pulsante a ore 4, l’indicatore delle maree si sposta di circa 25 minuti a ogni pressione; Baume & Mercier consiglia di impostarlo sulla marea più alta, utilizzando l’anello delle 24 ore e posizionando la freccia dell’indicatore il più possibile vicino all’ora di picco. Naturalmente, per conoscere il picco devi consultare i dati di una tavola delle maree relativi alla località in cui ti trovi.
Effettuata la regolazione, è possibile calcolare l’intervallo tra le due alte e le due basse maree aggiungendo all’orario impostato il tempo di 12 ore e 25 minuti. Naturalmente si tratta di un calcolo non preciso al minuto, non quanto potrebbe esserlo uno effettuato con un mareografo digitale presente, per esempio, in alcuni modelli di Casio. Non c’è dubbio però che quella del Baume & Mercier Riviera Maréographe sia una complicazione con un certo fascino.
Il calibro Baumatic
Per il resto, il calibro che muove l’orologio è una variante del collaudato Baumatic. Si tratta del calibro BM14-1975AC3 da 28.800 alternanze/ora e, soprattutto, 120 ore di riserva di carica. Un movimento automatico che assicura una resistenza superiore al magnetismo e intervalli di manutenzione più ampi rispetto ai cinque anni di solito consigliati, grazie a lubrificanti sviluppati ad hoc per rendere questo calibro molto affidabile. Non a caso, Baume & Mercier offre un’estensione di garanzia di 6 anni oltre ai 2 anni standard.
La qualità delle finiture del calibro è di buon livello, anche se si può sempre alzare l’asticella. I ponti sono decorati a perlage, la platina è sabbiata e rifinita con motivi colimaçon; la massa oscillante scheletrata riporta motivi a Côtes de Genève ed è anch’essa lavorata con finitura colimaçonné.
L’estetica del Baume & Mercier Riviera Maréographe
Esteticamente l’orologio è talmente organico alla collezione Riviera che, se guardato da lontano al polso di una persona, credo possa essere facilmente scambiato per la referenza con le fasi lunari. Se non fosse per la presenza, qui, del cinturino in caucciù e, là, del bracciale in acciaio.
La cassa da 43 mm è la classica dodecagonale del Baume & Mercier Riviera, nata come ho scritto sopra semplicemente unendo con dei segmenti gli indici delle 12 ore. A proposito di indici, in questa referenza sono caratterizzati dal numero romano a ore 12 e sono rodiati e rivettati a ore 3 e 9 con rivestimento in Superluminova bianca ad emissione blu. Gli indici delle altre ore sono applicati.
Per altri dettagli estetici vi rimando alle didascalie, ma mi piace segnalare un paio di particolarità. Intanto il cinturino integrato, con un bel motivo a grana fine di riso e senza l’ingombrante costola centrale che si trova in altri cinturini della collezione. E poi il fatto che si tratta di un’edizione limitata a 500 pezzi, come è riportato dall’incisione sul fondello. Il prezzo al pubblico è di 5.390 euro.
Che dire… Con la complicazione che indica il ciclo delle maree, Baume & Mercier mi ha stupito come non faceva da tempo e ha centrato per questa collezione una perfetta combo, come direbbero i giovani. Magari, per centrarne un’altra, come prossima complicazione da aggiungere al Riviera suggerisco il cosiddetto “Regatta Time”, con il conto alla rovescia dell’inizio di regata. Più nautico e marinaro di così…