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Smartwatch cinesi a prezzi irrisori. La prova al polso

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Cari fanatici del polso smart, amanti del tech e cultori dell’orologeria 2.0, oggi vi porto in un mondo parallelo fatto di prezzi irrisori e funzioni che – almeno sulla carta – sembrano uscite da un film di fantascienza, ma che nella realtà potrebbero farvi fare anche qualche risata. Parliamo di quegli smartwatch cinesi white label che stanno letteralmente invadendo il mercato online. Con prezzi che non fanno solo girare le lancette… ma anche la testa!

Direttamente dal Regno di Mezzo, questi gingilli sono i nuovi protagonisti degli store online, con cifre che fanno impallidire persino il più parsimonioso degli dei dell’Olimpo dell’orologeria. Per capirci meglio, parliamo di importi tra i 15 e i 30 euro. Sì, avete capito bene: con il prezzo di una pizza gourmet e un calice di vino, potreste portarvi a casa un orologio smart capace di fare “invidia” persino a James Bond. Beh, magari non proprio a Bond, ma sicuramente ad Austin Powers!

Ma la domanda è: cosa offrono davvero questi piccoli prodigi a basso costo? Scopriamolo insieme, perché con gli smartwatch cinesi, tra una battuta e un sorriso, c’è di che divertirsi.

Lo ZL02C Pro e i suoi fratelli

Lo ZL02C Pro è la dimostrazione che non servono migliaia di euro per avere al polso uno smartwatch con un look vagamente cool e un arsenale di funzioni. Il tutto a un prezzo che oscilla tra i 13 e i 16 euro: roba da far arrossire anche i mercatini delle pulci. Lo trovate in nero, blu, rosa o giallo, con la chicca del cinturino in silicone o la più elegante versione in maglia milanese… Che però, diciamocelo, non vi trasformerà certo in un uomo di classe. Ma è pur sempre un tentativo!

Non si limita a dirvi l’ora, no. Con un display da 1,28 pollici, lo ZL02C Pro vi permette persino di fare e ricevere chiamate grazie alla connessione Bluetooth. Avete presente l’agente segreto che chiama dal polso? Ecco, dimenticatelo. Qui si tratta più che altro di uno strumento per sentirsi protagonisti di un film di serie B… Ma volete mettere la soddisfazione! Possibile anche ascoltare la musica dallo smartphone e persino interagire con Alexa e Google Assistant.

Sul fronte salute, lo ZL02C Pro non si fa mancare nulla, almeno sulla carta: monitoraggio del sonno, contapassi, frequenza cardiaca, pressione sanguigna e saturazione dell’ossigeno nel sangue sono tutte funzionalità a portata di polso. Certo, l’hardware è quello che è, quindi non aspettatevi la precisione di un laboratorio svizzero. Ma vi sentirete comunque coccolati da una suite di funzioni che sembra quasi una versione “lite” dei big del settore.

Gli aspetti positivi…

Navigare tra le funzioni è semplice: bastano pochi swipe sul display touch, mentre un pulsante fisico laterale fa da tuttofare per accendere, spegnere e tornare alla schermata principale. E non finisce qui. Ci sono widget che riassumono le metriche di salute e mostrano le previsioni meteo settimanali, più altre chicche come il monitoraggio di alcune decine di sport, esercizi di respirazione per i momenti zen, una calcolatrice per i conti al volo, un minigioco per ingannare il tempo, e persino un telecomando per scattare foto sul vostro smartphone o controllare il player musicale.

A completare il pacchetto, trovate timer, sveglia, cronometro e una funzione per visualizzare codici a barre utili per lo shopping o, perché no, per sentirvi un po’ futuristici al supermercato. Se poi vi serve sapere che ora è a Tokyo (anzi, pardon, a Pechino) mentre voi siete ancora alle prese con il jet lag, nessun problema: lo ZL02C Pro vi permette di gestire diversi fusi orari. Niente male per un orologio che costa poco più di un biglietto per il cinema!

…e quelli negativi

Ovviamente, e non poteva che essere così, sono presenti anche alcune note dolenti. Il GPS? Assente, mi spiace. Dovrete fare affidamento su quello del vostro smartphone. La localizzazione in italiano, poi, è un capolavoro di creatività. Se amate testi misteriosi e un po’ criptici, sarà una chicca imperdibile. Molto meglio usare l’inglese. La batteria promette sette giorni di autonomia, ma già dopo un paio potrebbe salutarvi con un “arrivederci e grazie”. Ah, e se pensavate di farci un tuffo in piscina, vi consigliamo di pensarci due volte. Sicuramente resisterà a una pioggia leggera, ma meglio non sfidare la sorte!

Per quanto riguarda la personalizzazione, il nostro orolo-cino non delude: è possibile cambiare watchface a proprio piacimento, scaricandole direttamente dallo store integrato nell’app companion. Se poi volete dare un tocco di unicità al vostro polso, è possibile persino caricare le vostre immagini personali, così da avere il vostro gatto o la foto delle vacanze sempre a portata di sguardo.

In definitiva, il LIGE ZL02C Pro rappresenta un’opzione interessante per chi cerca uno smartwatch entry-level e vuole davvero spendere poco. Nonostante i suoi limiti – inevitabili a questo prezzo – il pacchetto di funzionalità di cui dispone è sorprendentemente ampio. E lo rende una scelta interessante per chi non ha aspettative troppo elevate, ma desidera comunque un assaggio di tecnologia smart.

Altri smartwatch cinesi

Sostanzialmente simili allo ZL02C Pro, per quanto riguarda la piattaforma software su cui si basano, sono i fratelloni rugged, il K56 Pro e il KT76. Ovvero smartwatch cinesi pensati per un pubblico che predilige un aspetto più resistente, anche fosse solo per fare una passeggiata outdoor… al parco.

Il K56 Pro sfoggia un display touch da 1,39 pollici con una risoluzione di 360×360 pixel, e offre un’interfaccia utente (UI) più colorata e dettagliata. Per la navigazione tra le funzioni è possibile scegliere il classico elenco oppure optare per un carosello più dinamico. In più, rispetto al fratello minore, è presente un secondo pulsante fisico, utile a semplificare il passaggio tra le diverse schermate.

Il KT76, invece, alza la posta sia in termini di dimensioni del display che di batteria. Lo schermo cresce a 1,53 pollici, mantenendo la risoluzione di 360×360 pixel, mentre la batteria è di 500 mAh. La capacità extra è giustificata dalla presenza di una mini-torcia LED integrata (!), attivabile tramite un terzo pulsante fisico, capace di funzionare addirittura in tre modalità differenti: normale, SOS e strobo. L’interfaccia utente resta uguale a quella dello ZL02C Pro, ma con un tocco in più: il KT76 include anche una bussola.

Entrambi sono in vendita a un prezzo tra i 25 e i 35 euro.

La companion app: Da Fit

Nel caso degli smartwatch cinesi di cui parliamo, tutti basati sulla stessa piattaforma hardware, l’app companion è Da Fit, disponibile per Android e iOS. Nonostante qualche piccolo intoppo qua e là – specialmente nelle traduzioni italiane – si difende bene con una buona gamma di funzioni. Oltre alle solite di notifica e monitoraggio, Da Fit offre anche video-corsi di fitness e meditazione, suddivisi per obiettivi e livelli di difficoltà.

Tra le chicche più utili troviamo la ricezione delle notifiche da qualunque app (non scontata), la gestione dei contatti telefonici e dei codici QR salvati sull’orologio. Potete anche impostare avvisi per combattere la sedentarietà e ricevere notifiche se la vostra frequenza cardiaca dovesse impennarsi troppo. Inoltre, l’app permette di configurare un numero di emergenza da chiamare con cinque pressioni rapide del pulsante di accensione. Cosa che trasforma il vostro smartwatch in una sorta di “amico di pronto soccorso”.

Per gli amanti della personalizzazione, Da Fit include anche uno store di watchface alternative. Alcune di queste sono decisamente apprezzabili, e vi permetteranno di dare al vostro polso uno stile tutto nuovo con pochi tap.

Smartwatch cinesi: piccoli prezzi, grandi sorprese (e tante risate)

Come in tutte le favole (tecnologiche), ci sono pro e contro. Tra i primi, oltre al prezzo che farebbe sorridere persino Zio Paperone, c’è la possibilità di sperimentare, a un costo davvero irrisorio, funzionalità spesso impensabili fino a poco tempo fa in prodotti di fascia bassa. Basti pensare alla possibilità di effettuare e ricevere chiamate via bluetooth.

D’altra parte, anche i secondi non scherzano. La qualità costruttiva spesso è sopravvalutata: evitate tuffi in piscina o docce troppo entusiastiche, a meno che non vogliate trasformare il vostro smartwatch in una moderna opera d’arte subacquea. Preparatevi a un’esperienza linguistica unica: le traduzioni in italiano sono spesso così creative da far sembrare Google Translate e simili un premio Nobel per la letteratura. Il mio consiglio? Optate per l’inglese, a meno che non vogliate usare il vostro smartwatch come strumento per imparare un nuovo, misterioso idioma. Infine, dimenticate l’idea di un’assistenza clienti a portata di mano: raggiungere il supporto potrebbe rivelarsi un’impresa degna di un moderno Ulisse o di Tom Hanks in Cast Away.

In conclusione, restando sempre in ambito cinematografico, con questi smartwatch cinesi non potrete certo sentirvi come Tony Stark. Ma potreste scoprirvi come un simpatico MacGyver tecnologico, pronto a spremere ogni funzionalità da un dispositivo che costa meno di una cena fuori.
E ricordate: l’importante è divertirsi e non prendersi troppo sul serio. Dopotutto, a questi prezzi, anche se lo smartwatch decidesse di vivere di vita propria e diventare il vostro assistente personale sarcastico, beh… Già così sarebbe comunque un ottimo affare!

p.s. Un ringraziamento speciale a Temu, che ci ha gentilmente fornito gli smartwatch cinesi oggetto di questa prova.