Approfondimenti

RM 16-02 Extraflat, il lato fashion di Richard Mille

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Ammettetelo. Se c’è un marchio che non vi fa pensare immediatamente al concetto di ultrapiatto, questo è Richard Mille. Eppure, nelle collezioni del Brand esiste un orologio, l’RM 16-02, che fa della sottigliezza il suo punto di forza senza dimenticarsi, nell’estetica, di essere un Richard Mille in tutto e per tutto.

Se è vero – come è vero – che Richard Mille, in generale, non fa rima con ultrapiatto, non dobbiamo però dimenticare che il Brand detiene attualmente il record tecnico per l’orologio meccanico più sottile con l’RM UP-01 Ferrari. Inoltre, risale a più di dieci anni fa il lancio dei Richard Mille Extraflat, la cui cassa rettangolare e spigolosa ha sempre costituito una sorta di deviazione interessante dai canoni del Brand. Orologi, oltretutto, che per molto tempo hanno avuto un prezzo vicino all’entry price del Marchio.

Ora, Richard Mille presenta due nuove varianti dell’Extraflat. Una scelta che, forse, ci vuole far capire che in manifattura hanno deciso di posizionare questa collezione in modo più consistente e particolare all’interno delle famiglie di orologi. L’RM 16-02 Extraflat in titanio grado 5 o in Quartz Tpt color terracotta viene infatti comunicato come un oggetto di moda raffinato, un accessorio fashion con un’anima apparentemente lontana da quella sportiva che caratterizza direi la totalità delle collezioni di Richard Mille.

RM 16-02 e il nuovo calibro

Da un punto di vista tecnico, invece, la novità dell’RM 16-02 sta nell’evoluzione dell’architettura e nella realizzazione di una forma di cassa e di un movimento in parte già esistenti. Richard Mille definisce “nuovo” il calibro CRMA9 che anima l’RM 16-02 (il quindicesimo movimento di manifattura della Casa) perché ha molte parti nuove, ma condivide la struttura di base e le prestazioni con quelle di altri movimenti.

Nel realizzare il CRMA9, gli ingegneri di Richard Mille si sono concentrati sull’utilizzo di nuovi stili di ponti e parti del calibro per creare una sensazione di freschezza e leggerezza non solo all’indosso, ma anche alla vista. La Manifattura ha puntato molto sul tema estetico dell’angolarità, che definisce la forma del quadrante, del movimento e persino della massa oscillante.

Spigolosa e originale, a me che sono figlio degli anni ‘70 ricorda vagamente la testa di Jeeg Robot d’acciaio. Ma d’acciaio non è, bensì di platino, il cui peso specifico di 21,45 grammi per centimetro cubo lo rende il più pesante tra i metalli preziosi. Una caratteristica che va a tutto vantaggio della efficacia nella ricarica.

Come ho scritto poco fa, la caratteristica più evidente del movimento che dà vita all’RM 16-02 è la leggerezza, data principalmente dal design della platina in titanio grado 5, che ricopre l’intera superficie visibile dell’orologio.

Richard Mille sottolinea con un certo orgoglio che la scheletratura estrema del calibro CRMA9 – data da 67 aperture di diverse dimensioni – richiede la massima precisione nella fresatura e nella finitura di ciascuna delle suddette aperture. Servono quasi 2 ore di fresatura per lavorare una platina, oltre a decine di operazioni manuali separate per completare il processo di lavorazione. Il quadrante è in vetro zaffiro stampato, i ponti in titanio.

Il lavoro sui materiali della cassa

Tutta questa grande bellezza trova un’eco nella cassa dell’RM 16-02 Extraflat. Nonostante la forma squadrata, al polso dovrebbe risultare piuttosto comoda, grazie soprattutto all’assenza di anse e al cinturino in caucciù molto avvolgente. Le dimensioni sono in linea con quello che ci si aspetta da un Richard Mille e sono di circa il 10% in meno rispetto a quelle dei precedenti Extraflat: 36 mm di larghezza, 9,5 mm di spessore e 45,6 mm da ansa a ansa. Se nel mondo dell’orologeria uno spessore di 9,5 mm è considerato tutt’altro che ultrapiatto, per Richard Mille lo è eccome.

Le casse impermeabili sono dotate di vetro zaffiro sul quadrante e sul fondello. Una delle due referenze dell’RM 16-02 ha la cassa interamente in titanio grado 5 mentre l’altra utilizza un materiale composito color terracotta: il Quartz TPT, che abbiamo imparato a conoscere. Questo colore terroso, marrone rossastro, potrebbe però essere una nuova tonalità per il Marchio, secondo me applicabile anche ad altre collezioni.

Un quadrante per pochi

Infine, un accenno al quadrante. Una delle definizioni più calzanti che ho letto in rete parla di “uno studio sul caos ordinato”, specialmente per quanto riguarda gli indici delle ore. Richard Mille li ha strutturati lavorando su una decalcomania a forma di filo che appare mentre attraversa il labirinto scheletrato del movimento, dando vita alle ore. Indici che si intuiscono più che leggersi veramente: una sfida estetica che a tratti potrebbe andare a scapito della leggibilità.

Non tanto per la visibilità delle lancette, che appaiono ben presenti e distinguibili. Ciò che dà vita al caos ordinato è proprio la commistione tra il tema grafico degli indici e la scheletratura estrema della platina. Il risultato è, da una parte, una bella luce che attraversa il quadrante dell’orologio; dall’altra un groviglio inestricabile, tanto bello quanto enigmatico nella lettura. 

RM 16-02 Extraflat tra moda e meccanica

Anche i nuovi RM 16-02 Extraflat si inseriscono nella fascia prezzo più bassa del Brand: 120mila franchi svizzeri per la versione in titanio, 140mila per quella in Quartz TPT, sempre tasse escluse. Ma, a mio avviso, si inseriscono anche in un discorso interessante. La forma della cassa, il disegno del quadrante, il movimento stesso molto architettonico sembrano voler posizionare Richard Mille non solo come marchio meccanicamente sopraffino ma anche come esempio di design contemporaneo

Allo stesso modo, la scelta di presentare i nuovi orologi con una serie di scatti indossati (sia su un polso maschile sia su uno femminile), molto orientati sullo stile dei servizi di moda, sembra volerli collocare come oggetti aspirazionali. Una cosa non comunissima in orologeria, almeno fatta così, e soprattutto inusuale per Richard Mille. Il modo in cui la Maison ha scelto di presentare i più recenti RM 16-02 Extraflat è forse un segnale: anche per chi può ambire a un orologio così può essere utile un approccio aspirazionale, per aiutarlo a immaginare come e dove indossarlo.