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Sweet Alhambra, torna la collezione portafortuna di Van Cleef & Arpels

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È tanto iconica da essere sempre stata copiatissima (ma i fake non hanno mai raggiunto la medesima classe dell’originale). La collezione Alhambra di Van Cleef & Arpels ha spento 50 candeline due anni fa e non pensa neanche lontanamente di andare in pensione. Né lo pensa la maison produttrice, che regolarmente la rivisita o aggiunge nuovi item, in linea con le tendenze e il lifestyle del momento. Qualche mese fa è toccato infatti ai nuovi orologi femminili, chiamati Sweet Alhambra per distinguerli dal più grande Alhambra Talisman (40 mm diametro) lanciato nel 2012.

Come il genitore Talisman, gli Sweet Alhambra mostrano il classico motivo a quadrifoglio stilizzato. Qui profilato non più da diamanti, ma dalle classiche perline, sempre in oro – quelle della collezione Perlée dello stesso Van Cleef & Arpels. Sia chiaro, il simbolo vegetale del porte-bonheur ha sempre incontrato il favore del pubblico. Ma tanto più è destinato ad aver fortuna oggi – nei tempi di un’emergenza che ha messo in crisi tutte le certezze -, perché rappresenta il pizzico di fortuna che tutti si augurano.

Se la auguravano, un po’ di fortuna, anche Grace Kelly, tra un appuntamento e l’altro dei suoi doveri principeschi. E Romy Schneider, negli anni ’70 della rivoluzione sessuale in cui è ambientato il film “Le mouton enragé”. Entrambe indossavano con stile diverso (tradizionale la prima, avant-garde la seconda) il collier Alhambra in onice e oro. Prendendo spunto da ambedue le dive, anche Kate Middleton sembra inseparabile dal collier di quadrifogli in parure con gli orecchini, così come Sharon Stone e la première dame Brigitte Macron.

Nato nel 1968, il motivo Alhambra in origine intendeva offrirsi alle donne emancipate, in pantaloni e camicetta sbottonata, come gioiello dalla nuova vestibilità, meno impegnativa e più dinamica. Ma subito è diventato famoso nel daywear grazie al lungo sautoir da indossare anche con i jeans, come suggerito in un’immagine pubblicitaria di successo. La collezione però ha sempre mantenuto anche una vena di romanticismo, che ricorda alle donne, oggi come ieri, quanto a volte sia un privilegio essere tali. La femminilità per Van Cleef & Arpels è dolcezza, affettività, umorismo e leggerezza, a prescindere dal successo personale.

Qualità che Alhambra, e soprattutto i nuovi orologi, esprimono con efficacia. Se il Talisman si presentava in poche declinazioni, Sweet Alhambra è articolato in cinque nuovi esemplari. Che esplorano il mondo della gioielleria attraverso diversi materiali: oro nei tre colori, madreperla e onice, diamanti in pavé neige. E accentuano il côté giocoso vestendosi di cinturini multicolore, intercambiabili, in pelle di alligatore. In comune hanno tutti un movimento al quarzo, Swiss made. Ma un particolare fa la differenza rispetto al passato: l’assenza della corona (sostituita da un pulsante correttore sotto la cassa). Così la silhouette dell’orologio risulta più leggera e fedele al modulo originario.

Oltre al modello “basic”, previsto in oro rosa con quadrante in madreperla, ci sono infatti due versioni, in oro bianco o rosa, con una fila sottile di diamanti incastonati a neve sulla carrure, visibili solo grazie ai movimenti del polso. E poi ci sono due referenze speciali: una in oro bianco interamente tempestato di diamanti; e una in oro giallo con il quadrante rifinito à guillochage. Una tecnica d’incisione artigianale – qui con linee disposte a raggiera – che consente di catturare la luce e di rifletterla con intensità ipnotica. 

Senza dubbio un never without: per la piacevolezza del design, così pratico e proporzionato; per l’armonia dei colori nei cinturini, da cambiare con estrema semplicità e da scegliere a seconda dell’abbigliamento o del mood; ma soprattutto come promessa di buona fortuna. All’altezza degli altri esemplari dell’iconica collezione Alhambra.