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Friday for Future: il GRI report di IWC. Un impegno dimostrato

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GRI: un “nuovo” modo di relazionare la sostenibilità. Perché nuovo?
Fino a qualche anno fa i bilanci aziendali erano accompagnati solo dalla nota integrativa. Un documento che in maniera più discorsiva raccontava quello che in numeri era redatto nel bilancio d’esercizio.

Con il crescere dell’importanza della sostenibilità, però, si è sentita la necessità di istituzionalizzare un documento che in maniera “standard” raccontasse gli obiettivi raggiunti in materia. Nasce così nel 1997 il GRI, Global Report Initiative. Una società no profit fondata da due enti: l’organizzazione governativa statunitense CERES (Coalition for Environmentally Responsible Economies ) e il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (United Nations Environment Programme – UNEP).

Ma cos’è in concreto il GRI? E qual è il suo obiettivo? In pratica, il GRI report è una relazione sulla sostenibilità. L’obiettivo è quello di aiutare le persone a comprendere, misurare e comunicare l’impatto di un’attività sulla dimensione della sostenibilità (economica, ambientale e sociale). Ecco quindi il GRI report: un documento prodotto dalle aziende per raccontare al pubblico le loro azioni e risultati in materia di sostenibilità.

A questo proposito, riparliamo oggi con piacere di IWC. Pioniere in tema di sostenibilità (di cui abbiamo già scritto), da poco ha presentato la sua seconda relazione dopo quella del 2018. “Approccio trasparente e collaborativo nei confronti della sostenibilità”: queste le parole che troviamo all’inizio del suo report. E legandoci a questo concetto, fondante in ambito di sostenibilità, vediamo insieme quali erano gli obiettivi fissati nel 2017 e quali risultati è riuscita a raggiungere.

  1. Obiettivi ambientali: riduzione del 10 per cento delle emissioni di gas serra e del 30 per cento del peso e del volume medio degli imballaggi.
  2. Obiettivi sociali: sono stati raggiunti gli obiettivi di parità di genere nella formazione. Sono raddoppiate le ore annuali di volontariato aziendale e ridotte del 10 per cento le assenze grazie alla promozione della salute e del benessere.
  3. IWC è stato il primo marchio di orologeria a soddisfare gli standard del Responsible Jewellery Council (RJC) aggiornato nel 2019. Questo ha permesso di ottenere la ricertificazione del Codice di procedura dell’RJC.

IWC ha fatto da apripista nel settore dell’orologeria. Oltre a quello che più comunemente il pubblico considera pratiche di sostenibilità, ovvero prodotti più rispettosi dell’ambiente, IWC affronta anche i temi “sociali” della sostenibilità.

L’azienda infatti investe nella comunità locale come datore di lavoro attraverso un piano di attività che migliorano la qualità della vita dei  propri collaboratori. Il 90 per cento dei dipendenti ha dichiarato di essere orgoglioso di far parte della famiglia IWC. Inoltre, ma non meno importante, IWC è stato il primo marchio in orologeria a ricevere la certificazione “Great Place to Work™” in Svizzera.

Christoph Grainger-Herr, Ceo di IWC Schaffhausen, ha dichiarato: «Il nostro impegno per la trasparenza ci ha avvicinato ai nostri clienti, ai fornitori, alle comunità e ai colleghi in un modo del tutto inaspettato». Come a voler sottolineare quanto la sostenibilità non sia solo un impegno morale verso un futuro migliore, ma anche un’occasione di business. Perché i consumatori non sono stupidi e premiano chi – oltre a produrre un prodotto eccelso – fa di più e meglio per il domani di tutti.

Aggiunge il Ceo: «È stato un viaggio davvero emozionante e sono orgoglioso dello slancio dimostrato finora da IWC. Agire in modo sostenibile è un infinito sforzo collettivo, continuo e collaborativo, e siamo i primi a riconoscere che si può fare di più. Continueremo ad assumerci la responsabilità di un impatto positivo, guidati dallo stesso spirito pionieristico del nostro fondatore nel 1868».

Ecco allora a cosa serve il GRI report: a raccontare con chiarezza l’impegno e gli investimenti delle aziende come IWC. Che fanno del proprio meglio per un mondo più accogliente, sano e nuovamente prospero.