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Seamaster Diver 300M America’s Cup. Omega e il crono per Auckland

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L’evento ha una tale risonanza da non aver bisogno di preamboli. Inizierà il 6 marzo la 36a America’s Cup presentata da Prada. E i fan di Luna Rossa, terminate da poco le notti in bianco per la Prada Cup, sono pronti a rinunciare ancora al sonno per seguire le prossime dirette da Auckland. Dove la sfida fra il Challenger italiano, lanciato da uno strepitoso 7-1 sugli inglesi di Ineos, e il Defender Emirates Team New Zealand si preannuncia appassionante. Le barche volanti rendono la conquista della Vecchia Brocca più spettacolare che mai. Oltretutto quei match-race avranno risvolti orologieri: sarà un confronto indiretto fra Panerai e Omega. Ma ne riparleremo presto. Nel frattempo Omega ha messo in vendita un nuovo cronografo dedicato proprio alla regata del momento: il Seamaster Diver 300M America’s Cup.

Omega e la vela

Non un semplice orologio, a dire il vero: il Seamaster Diver 300 M America’s Cup è quasi un simbolo. Un modo per partecipare al sogno del trofeo sportivo più antico del mondo. Per esprimere l’ideale vicinanza alla manifestazione che si tiene dall’altra parte della Terra, anche se siamo impossibilitati a viaggiare fisicamente fino al Golfo di Hauraki. Un modo per portare al polso un pezzo di storia, consapevoli che i nuovi AC75 segnano una rivoluzione tecnologica in grado di cambiare perfino la nautica da diporto. Il Seamaster Diver 300 M America’s Cup può essere visto anche in questo modo, e Omega lo sa bene. Legittimato non solo dal proprio ruolo di cronometrista ufficiale della 36a Coppa America, ma anche dalla lunga esperienza nel mondo della vela.  

Un esempio? Il Marine Chronometer di Omega è stato l’unico orologio da polso ad aver ottenuto la certificazione di cronometro da marina (era un quarzo). Non a caso lo utilizzò anche Éric Tabarly (1931/1998) – autentica leggenda della vela francese, vincitore della regata transatlantica Ostar nel 1964 e nel 1976 –, come strumento fondamentale durante le traversate oceaniche. E anche se poi, con l’avvento dei satelliti e del GPS, gli orologi da navigazione sono stati superati, Omega ha mantenuto stretti legami con l’arte dell’andar per mare, come sponsor e come official timekeeper di grandi velisti e celebri regate. Potrei citarne a decine, a partire dai primi anni Novanta.

Omega in America’s Cup

Nel 1992, infatti, diventa partner del Grand Prix of Match Race Sailing, un circuito che all’epoca riunisce gli undici eventi velici più importanti del mondo. Cui partecipano giovani skipper come Russel Coutts, Peter Gilmour, Rod Davis, Bertrand Pacé, che qui si fanno le ossa. Omega fra l’altro è stato anche cronometrista ufficiale della Swedish Match Cup per una decina d’anni; della Whitebread ’93/94, la corsa intorno al mondo in cui è stato anche supplier dello yacht vincitore, NZ Endeavour. Ma soprattutto è coinvolto nell’America’s Cup fin dal 1995. Quando comincia ad affiancare Sir Peter Blake – un mito della vela neozelandese e mondiale, non a caso chiamato l’Edmund Hillary dei mari – per una partnership a lungo termine.

Grazie a Blake, Omega sostiene lo sfidante Team New Zealand a San Diego. E l’impresa riesce: con Black Magic e i lucky red socks, gli All Blacks strappano il titolo a Young America e portano la coppa in Nuova Zelanda. Omega diventa quindi official timekeeper nell’America’s Cup ad Auckland nel 2000 (nelle regate che vedono Team New Zealand contro Luna Rossa, proprio come quelle attuali); e rimane tale anche nell’edizione del 2003 (quando i Kiwi sono sconfitti dal team svizzero Alinghi, che diventerà poi partner di Omega in tempi più recenti). Ruolo che riveste appunto anche in questo 2021. Ma intanto rimane sempre a bordo di Emirates Team New Zealand, in un legame speciale che continua ormai da 26 anni.  

Le funzioni speciali del Seamaster Diver 300M America’s Cup

Per tornare all’orologio – oggetto di questo articolo –, va da sé che la Casa di Biel vi ha riversato le proprie conoscenze accumulate in anni di servizio su barche di tutti i tipi. Il Seamaster Diver 300M America’s Cup è infatti ricco di dettagli costruttivi concepiti per rendere più facile la vita agli uomini del pozzetto. Qui elencherò solo i principali: per le caratteristiche tecniche generali vi rimando alle didascalie. A cominciare dal contaminuti posto nel contatore al 3, una funzione utile per scandire i tempi delle fatidiche fasi di pre-partenza, da cui spesso dipendono le sorti dell’intera regata.

Si tratta di un anello in alluminio anodizzato rosso, con le indicazioni bianche, che conteggia fino a 10 minuti prima dello start; mentre l’indicazione delle ore crono è riportata su un disco girevole posto a un livello inferiore, e segnalata da un’alternanza di indici puntiformi e numeri arabi. Sempre riguardo alle funzioni cronografiche, un dispositivo studiato ad hoc – detto Chrono Lock – permette di arrestare l’attivazione dei pulsanti per evitarne pressioni accidentali, e quindi di bloccare il tempo misurato. Una piccola levetta si trova infatti sulla carrure: basta spostarne la posizione in senso orizzontale per bloccare o sbloccare i pulsanti.

Altre peculiarità costruttive

A proposito dei pulsanti, sono realizzati in gomma morbida: antiscivolo, risultano estremamente pratici anche con le mani bagnate. In più sono definiti dal punto di vista cromatico: quello a ore 2 è rosso come gli altri elementi che riguardano le misurazioni cronografiche; quello a ore 4 è blu, in accordo con l’estetica dell’orologio. Inutile ricordare che il blu e il rosso sono i colori ufficiali della manifestazione e che il Seamaster Diver 300M America’s Cup presenta diversi particolari celebrativi. Come la lancetta centrale dei secondi crono, il cui contrappeso riprende la silhouette del trofeo.

Da citare anche il pratico sistema di intercambiabilità del cinturino/bracciale, che ne permette la rapida sostituzione con una semplice pressione sull’apposito pulsantino. Merita un cenno infine il movimento, meccanico a carica automatica: il calibro Co-Axial Master Chronometer 9900. Dotato di autonomia di 60 ore e di spirale in silicio, come i suoi omologhi della stessa famiglia è resistente ai campi magnetici fino a 15mila gauss; e ha ottenuto la certificazione del Metas, l’Istituto federale svizzero di metrologia, che ne attesta la precisione cronometrica. Un’ultima informazione: il prezzo. Il Seamaster Diver 300M America’s Cup costa 10.300 euro.