Le origini sono evidenti già nel nome. La collezione Harry Winston Emerald deriva dal taglio smeraldo, diffuso in gioielleria per le gemme più preziose. Un taglio rettangolare (qualche volta quadrato), perfettamente simmetrico: con i lati sfaccettati a gradino e la parte superiore smussata, è in grado di rivelare il colore più intrinseco della pietra, di amplificarne lo splendore profondo con giochi di luce. Forma tipica dell’Art Déco, all’inizio era applicato proprio agli smeraldi, per valorizzarne la purezza e l’intensità cromatica. Poi si scoprì che era perfetto anche per i diamanti, di cui metteva in evidenza lo scintillio ed esaltava il fuoco multicolore.
Il taglio favorito di Harry Winston
Secondo la tradizione, il taglio smeraldo era quello preferito da Harry Winston in persona, proprio per la capacità di svelare al massimo lo sfavillare delle gemme. Si dice infatti che il grande gioielliere americano (1896/1978) – non a caso chiamato “il re dei diamanti” – non solo ne apprezzasse la complessa geometria, ma lo considerasse il più elegante in assoluto. Quindi lo scelse come taglio di riferimento per le proprie creazioni: sia nel caso di quelle del tutto nuove, sia per i pezzi storici riaggiornati nelle fogge e nelle montature.
E tale è rimasto fino ai nostri giorni. Tant’è che il taglio smeraldo si ritrova come cornice alle iniziali nel logo della maison. E in molti esemplari contemporanei, soprattutto di alta gioielleria: incredibili solitari ad alta caratura, pendenti sospesi a principeschi collier, sontuosi anelli di fidanzamento… E, in orologeria, nella Harry Winston Emerald Collection, appunto. In cui il taglio smeraldo ritorna stilizzato nella silhouette ottagonale della cassa “di forma”, e nel logo applicato sul quadrante a ore 12. Quest’ultimo sostituito talvolta da una vera e propria pietra preziosa (di solito un diamante o uno zaffiro colorato) – ovviamente taglio smeraldo.
Qualche aneddoto
Nulla però mi toglie dalla mente che dietro questa predilezione ci sia qualcos’altro. Sarà forse un caso, ma nel 1930 Mr. Harry Winston acquistò in una vendita all’incanto un diamante taglio smeraldo da 39 carati. Una pietra che fece scalpore, perché si trattava del più grosso diamante all’epoca mai battuto in un’asta pubblica negli Stati Uniti. Erano trascorsi dieci anni da quando il giovane ucraino aveva aperto la sua prima società a New York, The Premiere Diamond Company, sulla Quinta Strada. Ed era ancora molto lontano dal successo planetario che poi lo portò a competere con le storiche maison della vecchia Europa. Ma quella gemma deve aver segnato una pietra miliare nella sua carriera.
E, prima ancora, sembra stato proprio uno smeraldo a dimostrare lo straordinario dono di cui Mr. Winston pare fosse dotato. La leggenda vuole che, ancora dodicenne, Harry – figlio di un piccolo bijoutier che era venuto in America in cerca di fortuna – avesse acquistato per pochi soldi in un banco dei pegni un anello con una pietra verde. Dopo averlo pulito accuratamente, lo consegnò al padre, che sbalordito lo riconobbe come uno smeraldo e lo rivendette due giorni dopo a 800 dollari. Per molti un segno della conoscenza innata delle pietre preziose posseduta da Harry Winston, quasi fosse la reincarnazione di un esperto diamantaire o di un appassionato collezionista.
La Harry Winston Emerald Collection
Sta di fatto che la passione del fondatore della Maison per il taglio smeraldo oggi appunto rivive nella Harry Winston Emerald Collection. Lanciata nel 2016, la linea di orologi-gioiello è stata via via ampliata nel tempo con tanti modelli; diversi per formato e materiali, talvolta animati da un movimento automatico o forniti di bracciale in maglia milanese (sempre in oro bianco o rosa). Quest’anno poi è stata ulteriormente arricchita da preziosissime versioni “a segreto” – The Ultimate Emerald Signature e The Emerald Signature by Harry Winston – con tormaline Paraiba o zaffiri blu.
Ma sono usciti di recente anche alcuni esemplari “prêt-à-porter”, illustrati nella gallery qui sopra, su cui preferisco concentrarmi per la freschezza del look e l’originalità del decoro. Non vorrei essere fraintesa: la nuova Harry Winston Emerald Collection è composta da quattro referenze con la cassa rigorosamente in oro bianco, sempre incastonata da oltre mezzo carato di diamanti (0.58 per l’esattezza). Ciascun esemplare costa 13.600 euro, quindi non è proprio per tutte. Ma ha un’inclinazione fashion, modernissima ed esuberante, una carica di energia che non può non colpire. Per il carattere iperfemminile, per i colori di tendenza, per il cinturino a doppio giro, per la particolarità del quadrante. O forse per tutte queste cose insieme.
I quattro orologi hanno infatti la cassa di piccole dimensioni, adatta anche ai polsi più esili ma che spicca nella monocromia dell’insieme. Formano una tavolozza di colori vivaci ma non scontati: turchese, arancione, viola e nude; che oltretutto sono tonalità perfette per l’estate, perché risaltano al massimo sulla pelle abbronzata. Quadrante e cinturino in raso presentano esattamente la stessa sfumatura e danno un senso di continuità che accentua l’impatto visivo dell’orologio. Il quadrante poi è ornato da cabochon in madreperla inframmezzati qua e là da piccoli diamanti. L’appeal è ludico e raffinato insieme, l’effetto è frizzante e perfino goloso. Da provare.