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Breitling Navitimer Cosmonaute, il ritorno di una leggenda dello spazio

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C’era da aspettarselo: prima il Navitimer, e ora il Cosmonaute. Questione, del resto, di una fortuita coincidenza di date. Perché questo 2022, che celebra i 70 anni del Navitimer, festeggia anche i 60 anni del Cosmonaute. E la doppia ricorrenza non poteva certo sfuggire al marketing di Breitling e al suo entusiasta Ceo, che ha appena terminato la consueta presentazione digitale per il lancio delle novità. Questa volta incentrata appunto sul nuovo Breitling Navitimer Cosmonaute Limited Edition. Con Georges Kern nel ruolo di perfetto padrone di casa di un suggestivo evento che si è tenuto a Zurigo. Dove, fra racconti personali, documenti storici e inedite testimonianze video, è stata rievocata la storia di quell’orologio unico. Nato come prototipo.

Il Navitimer di Scott Carpenter

Torniamo indietro nel tempo, allora, a una sessantina di anni fa. Quando l’astronauta della Nasa Malcom Scott Carpenter chiese a Breitling una speciale versione del Navitimer, all’epoca considerato l’archetipo dell’orologio da aviatore. Come pilota lo conosceva bene, lo aveva indossato ai tempi in cui volava e ne apprezzava le funzionalità, tipo l’utile regolo calcolatore. Ma per essere davvero adatto al suo prossimo incarico nel programma Mercury, l’orologio avrebbe dovuto avere una caratteristica particolare. Niente scala tachimetrica, per lui inutile, sostituita dall’indicazione delle 24 ore sul quadrante, al posto delle 12 ore ordinarie. Così da permettere di distinguere – nell’oscurità dello spazio cosmico – se fosse giorno oppure notte, a colpo d’occhio.

In effetti, il 24 maggio 1962 – esattamente 60 anni fa –, al momento del lancio della missione Mercury-Atlas 7, Carpenter aveva al polso il suo bel Navitimer modificato. Che con lui orbitò per tre volte attorno alla Terra, a bordo della navicella Aurora 7, per poi ammarare nell’Oceano Atlantico. Da allora quell’esemplare prese il nome di Cosmonaute e fu protagonista di diverse campagne pubblicitarie, in quanto primo orologio svizzero nello spazio. E da allora la Referenza 809, con l’affissione a 24 ore, il calibro Venus 178 a carica manuale, la cassa in acciaio di 40 mm di diametro e la lunetta a chicchi di riso, è rimasta un oggetto di culto per i collezionisti.

Quanto all’esemplare di proprietà di Carpenter, invece, subì danni rovinosi al rientro sulla Terra, per la prolungata esposizione all’acqua di mare in attesa delle operazioni di recupero che si protrassero per ore. Willy Breitling quindi ordinò che all’astronauta fosse inviato un nuovo modello, ritirò quel pezzo non più funzionante e lo ripose all’interno della propria raccolta privata senza alcun clamore. Almeno finora. L’orologio utilizzato da Carpenter nello spazio è stato infatti tirato fuori dagli archivi così com’era rimasto, senza alcun restauro, ed esposto in occasione dell’evento organizzato a Zurigo. E ritorna anche nel servizio fotografico realizzato per il lancio del nuovo Navitimer Cosmonaute.

Il nuovo Navitimer Cosmonaute in edizione limitata

Il Breitling Navitimer B02 Chronograph 41 Cosmonaute Limited Edition – questo il suo nome per esteso – di primo acchito è una fedele riproduzione del modello originario. Perlomeno, ha un’estetica molto simile, con il quadrante nero su cui spiccano le tipiche 24 ore, il regolo calcolatore, i tre contatori e il famoso logo dell’Aopa. A un’analisi un po’ più attenta, però, presenta alcune differenze che lo aggiornano dal punto di vista tecnico senza intaccarne lo stile rétro. A cominciare dalla cassa in acciaio, che nella versione attuale misura 41 mm di diametro ed è fornita di una lunetta a grani di riso realizzata in platino. Un dettaglio riservato a questa edizione limitata per renderla ancora più esclusiva.

Diversa è ovviamente la meccanica. Il nuovo Breitling Navitimer Cosmonaute monta un movimento di manifattura: il calibro B02, a carica manuale. Variazione del più celebre B01, privato appunto dell’automatismo di carica ma con le stesse specifiche costruttive. Ovvero ruota a colonne, frequenza di 28.800 alternanze orarie, autonomia di 70 ore. Ma con la possibilità appunto di visualizzare le 24 ore – anzi, progettato appositamente per questo scopo. Qui è impreziosito da una decorazione a Côtes de Genève e personalizzato da scritte commemorative, ben visibili attraverso il vetro zaffiro del fondello. Che ovviamente celebrano l’impresa di 60 anni fa.

Da segnalare, tra l’altro, anche la numerazione progressiva dell’edizione limitata, composta da 362 esemplari. Un numero non casuale, ma evocativo: intende infatti rendere omaggio alle tre rotazioni compiute dalla navicella Aurora attorno al Pianeta e all’anno in cui si svolse la missione spaziale. Un’ultima informazione infine riguarda il prezzo: il Breitling Navitimer Cosmonaute sarà presto in vendita a 10.220 euro.