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Reine de Naples 9838 e 9835: Breguet e la poesia della meccanica

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Non c’erano alternative: la lancetta “a cuore” di Breguet doveva avere un seguito. Quella forma insolita in continuo mutamento – quel suo allungarsi, comprimersi e modificarsi con la rotazione – ha una tale capacità magnetica da lasciare incantati, senza parole, chi la guarda. No, non poteva restare certo un episodio isolato… Oltretutto deve essere costata anni di studi e ricerche, aver impiegato tempo ed energie di fior di tecnici, e quei capitali investiti nello sviluppo in qualche modo vanno ripagati. Ecco quindi che dopo il lancio del Reine de Naples Coeur, per San Valentino dello scorso anno, ora ritorna in due nuovi modelli della stessa collezione: il Reine de Naples 9838, “di serie” (anche se probabilmente in produzione millesimata); e il Reine de Naples 9835, in edizione limitata di 20 esemplari.

Cuore brevettato

Quando è uscito il Reine de Naples Coeur, Augusto Veroni in queste pagine aveva già fornito una spiegazione tecnica. Ma ora torno sull’argomento. In pratica la lancetta dei minuti a forma di cuore è composta da due segmenti arrotondati, uniti all’estremità da un indice triangolare (rosso) che gira lungo l’ovale del quadrante. Imperniati sullo stesso asse, i due bracci sono però tra loro indipendenti. Collegati a una camma di forma ovoidale, ruotano con ritmi alternati e velocità differenti.

Durante la rotazione, uno trascina l’altro e così deforma la silhouette del cuore, che assume quindi una figura diversa a seconda della posizione. E diventa più lunga e stretta man mano che si avvicina al 12, più tonda e piatta verso il 6. Ovviamente questa descrizione empirica semplifica il dispositivo che governa la lancetta a cuore. In realtà si tratta di un meccanismo ben più complesso, protetto da quattro brevetti.

Poesia e precisione

Particolare è anche l’indicazione delle ore. Posta su un disco rotante (che compie ovviamente un’intera rotazione su se stesso in 12 ore), è visualizzata attraverso una finestrella ad arco di cerchio. Mentre il cuore dei minuti si allunga o si comprime, dunque, il lento procedere delle ore si mostra nella successione dei numeri arabi, dal carattere tipografico che ricorda un corsivo scritto a mano. A mio parere, l’animazione del quadrante tocca livelli di romanticismo raramente raggiunti in orologeria.

Il tutto fa parte drl calibro 78A0. Anch’esso di forma, come la cassa, monta alcuni componenti in silicio (ovvero la spirale e la ruota di scappamento, ad ancora svizzera). Ricordo che questo materiale ha una serie di qualità: non ha bisogno di lubrificazione, è insensibile ai campi magnetici e agli sbalzi di temperatura, è resistente all’usura e alla corrosione. Il che influisce in modo positivo sulla costanza di marcia del movimento. Tanto per gradire, insomma, in questo caso la poesia va di pari passo con la precisione.

Le caratteristiche del Reine de Naples 9838 (e 9835)

Se la meccanica del Reine de Naples 9838 è la stessa del Coeur, diverso però è l’habillage. Il nuovo esemplare si distingue per l’estetica giocata nei toni del bianco e del blu, eccetto per i piccoli indicatori delle ore e dei minuti laccati di rosso. La cassa in oro bianco ha la lunetta e il réhaut decorati da zaffiri blu, di diverso formato ma tutti taglio brillante; sulla corona è incastonato un altro zaffiro briolette. Infine il quadrante è laccato bianco con numeri in dégradé e indici blu.

La variante in tiratura limitata invece sceglie la monocromia blu, appena profilata di bianco. Spettacolare è la madreperla del quadrante, che ricorda un cielo notturno trapunto di nubi. La lunetta, il réhaut e la caratteristica ansa a boule sono interamente tempestati di diamanti taglio brillante, sulla corona spicca un altro diamante briolette. Il totale è di 2.25 carati, comprese le pietre presenti sulla fibbia déployante. A proposito, entrambe le referenze si indossano al polso con un identico cinturino in pelle di alligatore, sempre nel colore della notte. Cambiano (anche se di poco) i prezzi. Il Reine de Naples 9838 costa 51.400 euro, il 9835 57mila. Del resto la poesia è preziosa già di suo…