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Suunto 9 Peak Pro, la prova al polso

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Squadra che vince non si cambia. O meglio, si cambia solo per migliorarla. Il Suunto 9 Peak Pro è il primo dispositivo presentato al grande pubblico dopo che il marchio finlandese è stato venduto ai cinesi di Liesheng, lo scorso gennaio. E, nelle intenzioni dei nuovi proprietari, si tratta di un modello-ponte tra il passato del brand e i nuovi dispositivi in corso di sviluppo per il futuro. È questo che ho pensato quando, qualche settimana fa, l’ho messo al polso per provarlo e scrivere questa recensione a ragion veduta.

Minimalismo e anima green

Ultimo arrivato della famiglia di sportwatch dell’omonimo marchio, come i precedenti e in linea con la filosofia aziendale, il Suunto 9 Peak Pro si distingue per le scelte improntate a un’estetica fortemente minimalista, tipica del design nord-europeo. Alvar Aalto docet.

Altra caratteristica della mentalità scandinava che si riscontra in questo caso è poi la sensibilità ambientale. Il Suunto 9 Peak Pro è il primo esemplare del brand la cui impronta di emissioni di carbonio nella produzione è completamente verificata e compensata per mezzo di un progetto di riforestazione. Secondo quanto dichiarato, il nuovo sportwatch – nel corso dell’intero ciclo di vita – produce meno di 8 kg di anidride carbonica, equiparabili a un viaggio in auto di una quarantina di chilometri.

La stessa attenzione alla sostenibilità, del resto, Suunto la dimostra anche con una progettazione realizzata in modo da garantire la riparabilità del dispositivo. Proprio con l’obiettivo di ridurre al minimo i rifiuti tecnologici e l’impatto sull’ambiente.

Le caratteristiche esterne del Suunto 9 Peak Pro…

Ma che dire di questo Suunto 9 Peak Pro? A prima vista, esternamente ben poco è cambiato rispetto a suo predecessore, quel Suunto 9 Peak di cui abbiamo avuto già modo di parlare in passato su queste pagine. Il design è robusto ma pulito, dalle linee ultrasottili e dalla leggerezza innata. L’orologio ha un peso di 55 g per i modelli in titanio e 64 g per quelli in acciaio inossidabile. La cassa è fornita di un ampio vetro zaffiro a racchiudere il display da 1,2 pollici e tre pulsanti sul lato destro.

Purtroppo, come il predecessore, anche per questo modello è proprio il display a presentare alcune criticità, dal momento che non è sempre di facile lettura. Suunto si è certamente sforzata per migliorare la leggibilità del testo, sviluppando una nuova interfaccia utente, con icone e caratteri più grandi e l’uso di elementi di sfondo bianchi e colorati. Ciononostante, lo schermo del Suunto 9 Peak Pro, sia in termini di qualità che di dimensioni, continua a essere un elemento di svantaggio nei confronti dei principali concorrenti.

…e le specifiche interne

Discorso completamente differente, però, se passiamo ad analizzare le specifiche interne del dispositivo. Qui le novità non mancano: nuova la Cpu, più veloce e meno energivora; nuovo il chip per il posizionamento Gps, capace di comunicare sia con i satelliti Gps che con quelli nelle orbite di Glonass, Galileo e Beidou. Ancora, nuovo il sensore di frequenza cardiaca, con ossimetria e misurazione della potenza dal polso per il running e il trial runnning. E nuova, infine, è anche l’interfaccia utente, il che potrebbe inizialmente cogliere impreparato, per breve tempo, chi è abituato alla user experience precedente.

Buone le prestazioni della batteria. Con un uso quotidiano, si arriva realisticamente a usare l’orologio per circa 3 settimane. Per un utilizzo più legato a prestazioni agonistiche, invece, Suunto garantisce 40 ore in modalità Performance, 70 nell’Endurance e addirittura 300 ore in quella Tour, con segnali GPS più distanziati. Molto utile la ricarica veloce: a seconda della modalità di utilizzo impostata, 10 minuti di carica possono essere sufficienti a garantire diverse ore di allenamento, mentre basta circa un’ora a garantire la carica totale.

Un’ulteriore novità del Suunto 9 Peak Pro, sicuramente apprezzata dagli amanti delle immersioni in acque poco profonde, è poi la funzionalità Diving Sports. Lo sportwatch infatti è in grado di rilevare le prestazioni subacquee sino a una profondità di 10 metri: caratteristica abbastanza rara negli sportwatch di resistenza, più che sufficiente per chi vuole divertirsi praticando lo snorkeling. Del resto, quello di produrre anche ottimi strumenti per le immersioni subacquee è da sempre un motivo di orgoglio dell’azienda di Vantaaa.

Prezzi e conclusioni

Suunto Peak 9 Pro è disponibile in sei versioni. I quattro modelli in acciaio inossidabile hanno un prezzo di 499 euro, i due in titanio grado 5 costano invece 629 euro. Tutte le referenze sono personalizzabili con un’ampia gamma di cinturini da 22 mm (anche prodotti da terze parti), estremamente facili da sostituire grazie al sistema di intercambiabilità a pin.

In conclusione, il Suunto 9 Peak Pro è un buon prodotto: forse un po’ costoso, a parità di funzionalità, se rapportato ai diretti competitor. Comunque, è uno sportwatch che riprende i fasti del passato e introduce alcune delle caratteristiche su cui il marchio – dopo il passaggio di proprietà – intende concentrare la propria attenzione. Attendiamo, curiosi, di vedere cosa ci riserverà il futuro.