Il 1973 per Baume & Mercier fu un anno importante. A Baden-Baden tre suoi orologi – Galassie, Mimosa e Stardust – furono premiati per la loro originalità con La Rosa d’Oro. D’altro canto proprio cercando originali soluzioni estetiche, la Maison aveva ideato anni prima il femminile Marquise, orologio-gioiello la cui cassa rettangolare era inserita in un bracciale rigido, cosiddetto “alla schiava”. Ma per Baume & Mercier il 1973 significa soprattutto la nascita del Riviera, un esemplare che sarebbe diventato una pietra miliare dell’orologeria. Sia per l’estetica, sia per il nome legato alla riviera francese, dove vivere indimenticabili vacanze.
5 generazioni del Riviera in 50 anni
I cinquant’anni trascorsi da allora possono così essere riassunti proprio in cinque generazioni del Riviera. Jean-Claude Gueit, che amava definirsi “stilista di orologi” e non designer, era contemporaneo di Gérald Genta, che nel ’72 aveva sdoganato l’acciaio da metallo sportivo a scelta lussuosa. Gueit pensò a una cassa dodecagonale in acciaio con analoga lunetta. Gli indici delle 12 ore, in linea con la metà dei dodici segmenti della lunetta, rompevano lo schema delle classiche casse rotonde. L’estetica era completata da un bracciale integrato a maglie piatte. Così il Riviera in acciaio divenne un passpartout, adatto a essere indossato tutti i giorni e in tutte le occasioni (anche se uno dei primi, con movimento a diapason, ebbe una cassa d’oro). Nel 1975 comunque la produzione dei Riviera comprendeva modelli in acciaio, acciaio/oro e oro.
La seconda generazione ebbe una cassa più sottile, dato che dal 1977 montava un movimento al quarzo. A questo seguirono, negli anni, anche movimenti al quarzo ricchi di funzioni, dando origine a una collezione “Riviera Complications”. Arrivò anche un Riviera “mini” femminile, impreziosito da brillanti. Per dimostrare quanto questo modello fosse un orologio sportivo, robusto e affidabile, il managing dell’Azienda decise, negli anni ’80, di sottoporlo a un test pubblico e lo fissò alla ruota di un’auto che partecipava alla 24 Ore di Le Mans. Al termine si constatò che questo Riviera, della terza generazione, funzionava perfettamente. E in quegli anni va ricordata anche la nascita di un Riviera Diver.
Il successo continuò senza soste, premiando ogni nuova edizione, tanto che nel 1993 il catalogo, che vent’anni prima sfiorava una ventina di proposte, era arrivato ad annoverare ben 218 articoli Riviera. Secondo quanto riportato da JHS, il Giornale delle industrie orologiere svizzere, questo orologio rappresentava allora il 25% del volume delle vendite B&M e oltre il 30% in termini di fatturato. Ne erano stati prodotti oltre 150.000 e le richieste arrivavano da ogni parte del mondo.
Nel 1992 fu realizzata una tiratura di 500 Riviera automatici in oro giallo e 25 in oro bianco. E nel 1993, per il ventennale, l’edizione con quadrante commemorativo contava 200 esemplari in oro e 1000 in acciaio, tutti numerati, dotati di calendario completo.
Nel nostro Millennio, nel 2004, la quarta generazione acquisì quattro viti inserite sulla lunetta del modello Sport. Allora il Riviera uscì anche in versione Magnum XXL Automatic e Flyback Chronograph. E siamo arrivati alla quinta generazione. Durante Watches and Wonders 2021, il Riviera è stato presentato con casse di 36, 42 e 43 mm di diametro; nella versione 42 mm apparve il movimento Baumatic.
I Riviera del 50° anniversario…
Oggi il 50° anniversario è ricordato con molte novità: maschili, femminili con colori pensati per la primavera/estate, con quadranti in cui la lacca trasparente crea motivi insoliti, con casse impermeabili fino a 12 atmosfere e altro ancora. Ne pubblichiamo alcune, scegliendole fra quelle che, in ordine di tempo, arriveranno per prime dai concessionari e sull’e-commerce della Casa. Ad aprile.
… al femminile…
Come d’altronde accadeva in molte case orologiere, rispetto alla produzione di orologi per polsi maschili, quella femminile era piuttosto limitata. Se finora Baume & Mercier non faceva eccezione alla regola, le novità attuali mostrano un’inversione di tendenza. L’offerta al femminile dei Riviera con cassa di 36 mm vede già diversi modelli con quadranti in colori sgargianti propri della bella stagione. Sono invece nuovissime tre versioni con cassa da 33 mm di diametro.
Partiamo allora da due referenze simili, il Riviera M0A10728 e il Riviera M0A10727. Entrambe con cassa in acciaio lucido e satinato, hanno analoga lunetta corredata da quattro viti in acciaio lucido. Sulla corona in rilievo il logo Phi, simbolo della Marca. Interessante la possibilità di personalizzare con un’incisione il fondello chiuso. Il bracciale integrato, a tre file con maglie piatte, è intercambiabile grazie al sistema “Fast Strap” che non richiede strumenti particolari. La differenza fra i due modelli sta nel quadrante, sempre decorato con onde trasparenti applicate, ma di diverse cromie. Nella prima versione il quadrante è viola, una tinta di moda; nell’altra, più classica, è invece blu. In entrambi i casi, gli indici applicati e rivettati sono trattati in Super-LumiNova (C1, a emissione blu), le lancette rodiate sono sfaccettate. In comune hanno anche il movimento al quarzo, Swiss made, la cui batteria ha una durata di dieci anni.
A questi due modelli si aggiunge poi, al top della linea femminile, il Riviera M0A10730, sempre con cassa in acciaio di 33 mm, corona con il simbolo Phi e bracciale facilmente sostituibile. Un orologio sfavillante, che sembra aver catturato la luce del sole con quel quadrante dorato, satinato, lavorato a soleil con onde trasparenti. Invece delle 4 viti in acciaio lucido, la lunetta è impreziosita da 4 diamanti taglio brillante e da un profilo in acciaio Pvd dorato. Il movimento, visibile dal fondello in vetro zaffiro, è un Sellita Sw200, meccanico a carica automatica.
…e al maschile
Per i polsi maschili Baume & Mercier prevede invece tre Riviera con cassa da 39 mm di diametro, del tutto simili ai modelli già in catalogo eccetto per le dimensioni ridotte. All’interno, tutt’e tre custodiscono il calibro Baumatic: l’oblò in vetro zaffiro sul fondello dodecagonale lascia ammirare le finiture particolarmente curate del movimento. Due versioni hanno la cassa in acciaio lucido-satinato con analoga lunetta, la terza ha la lunetta in titanio microbillé con profilo in acciaio Pvd dorato.
Sotto il profilo estetico le differenze si riscontrano soprattutto nei quadranti: in vetro zaffiro blu fumé per il Riviera M0A10714, e grigio fumé per i Riviera M0A10715 e M0A10720; in tutti si riscontra analoga lavorazione con motivi di onde applicate trasparenti. Altra diversità riguarda ancora l’habillage: la Referenza 10715 si indossa con un bracciale in acciaio a tre file; la Referenza 10720 con il cinturino in caucciù; mentre per la terza, M0A10714, l’abbinamento vede un cinturino integrato in caucciù intercambiabile con uno in alligatore blu dalle impunture tono su tono.
Del movimento Baumatic, di manifattura (o per meglio dire prodotto in esclusiva da ValFleurier) abbiamo già pubblicato in passato le caratteristiche. Non è male comunque ricordarne qui i punti salienti: carica automatica, autonomia di 5 giorni, protezione antimagnetica fino a 1500 Gauss, scarto sulla precisione di -4/+6 secondi al giorno. I Baume & Mercier dotati di calibro Baumatic sono coperti da una garanzia totale di 8 anni: i consueti 2 anni più un’estensione di 6 anni proposta ai proprietari che si iscrivono sul sito ufficiale al momento dell’attivazione della garanzia stessa.